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Gaza, è il giorno della tregua tra Israele-Hamas e dello scambio ostaggi-prigionieri | Netanyahu: "Ci riserviamo il diritto di tornare in guerra"

Tel Aviv, accoltella diversi passanti: "neutralizzato" dalla polizia 

di Redazione online
19 Gen 2025 - 02:00
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© Afp
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Possibile svolta nella guerra in Medioriente (giorno 471) tra Israele e Hamas e che coinvolge Libano, Siria e Iran. È infatti il giorno dell'accordo tra il governo israeliano e Hamas sul cessate il fuoco a Gaza e sul rilascio degli ostaggi. L'intesa (ECCO COSA PREVEDE) in vigore alle 8:30 (ore locali, le 7:30 in Italia), come precisato dal Qatar. Fonti della sicurezza israeliane dicono che tra i 33 ostaggi destinati a essere rilasciati nella prima fase dell'accordo "si stima che 25 siano ancora vivi". In tutta la prima fase del cessate il fuoco, lo Stato ebraico libererà 1.890 prigionieri palestinesi in cambio dei primi ostaggi israeliani nelle mani di Hamas. Ma Netanyahu frena: "Tregua ferma se Hamas non comunica i nomi degli ostaggi da liberare". Il premier israeliano aggiunge che "il cessate il fuoco è temporaneo" e che Israele si "riserva il diritto di tornare in guerra" se necessario. Intanto Tel Aviv ha compiuto un raid su una tenda che ospitava sfollati nel sud della Striscia, uccidendo cinque persone. Il ministro israeliano Ben Gvir, contrario a trovare un'intesa con Hamas, ha annunciato di essere pronto a dimettersi. Il presidente dell'Anp, Abu Mazen, annuncia di essere pronto ad assumersi la responsabilità della Striscia di Gaza. A Tel Aviv un uomo ha tentato di aggredire con un coltello i passanti, ferendone uno. La polizia lo ha ucciso. 

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