Gaza, il rilascio delle quattro soldatesse israeliane e il ritorno a casa
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Alcuni ostaggi israeliani tenuti prigionieri sottoterra anche per 8 mesi. Libano, Hezbollah: "Non siamo d'accordo sulla proroga del cessate il fuoco"
di Redazione onlineLa guerra in Medioriente tra Israele e Hamas e che coinvolge Libano, Siria e Iran, è giunta al giorno 479. La Jihad islamica ha pubblicato un video di Arbel Yehoud, l'israeliana rapita da Hamas il 7 ottobre 2023 che sarà rilasciata giovedì insieme ad altre due persone. Otto ostaggi dei 33 da liberare sono morti. Intanto il governo di Hamas a Gaza ha affermato che 300mila sfollati sono tornati nel nord della Striscia, nel primo giorno di apertura del corridoio di Netzarim per il passaggio dei palestinesi verso la parte settentrionale dell'enclave. Un ufficiale medico israeliano, citato dal Times of Israel, ha dichiarato che alcuni degli ostaggi rilasciati a Gaza nel cessate il fuoco in corso sono stati tenuti prigionieri nei tunnel di Hamas anche per otto mesi di fila, privati della luce del giorno e con poco o nessun contatto umano. Hezbollah: "Non siamo d'accordo sull'estensione della durata del cessate il fuoco" in Libano fino al 18 febbraio.
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L'esercito israeliano ha annunciato di aver "eliminato più di 15 terroristi e arrestato 40 persone ricercate" durante la vasta operazione militare iniziata la scorsa settimana a Jenin, roccaforte dei gruppi armati palestinesi in Cisgiordania. Decine di armi sono state sequestrate, ha aggiunto l'esercito in un comunicato, denunciando il ritrovamento di una bomba nascosta in un edificio della città e lo smantellamento di ordigni piazzati lungo le strade.
Il governo di Hamas a Gaza ha affermato che 300mila sfollati sono tornati nel nord della Striscia, nel primo giorno di apertura del corridoio di Netzarim per il passaggio dei palestinesi verso la parte settentrionale dell'enclave.
La Jihad islamica ha pubblicato un video di Arbel Yehoud, l'israeliana rapita da Hamas il 7 ottobre 2023 che sarà rilasciata giovedì insieme ad altri due ostaggi sulla base di un accordo tra Israele e Hamas. E' quanto riporta Haaretz.
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"Non siamo d'accordo sull'estensione della durata del cessate il fuoco" in Libano fino al 18 febbraio. Lo ha detto il leader di Hezbollah Naim Qassem in un discorso trasmesso in diretta tv, come riporta L'Orient Le Jour. "Siamo sicuri che il presidente Aoun non accetterà che Israele possa ottenere qualcosa. Né Nabih Berri né Najib Mikati potrebbero accettare una nuova proroga", ha aggiunto, "qualsiasi ritardo nel ritiro israeliano è responsabilità delle Nazioni Unite e degli Stati Uniti. Siamo di fronte a un'occupazione che attacca e rifiuta di ritirarsi. La resistenza ha il diritto di agire come ritiene opportuno riguardo alla forma, alla natura e ai tempi del confronto".
Il Consiglio Affari Esteri dell'Unione Europea ha annunciato la riattivazione della missione Eubam-Rafah, conosciuta come European Union Border Assistance Mission, al valico di Rafah. La riattivazione di Eubam-Rafah è stata fortemente sostenuta dal ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani e dal ministro della Difesa Guido Crosetto, che hanno disposto l'invio di un contingente di personale dei carabinieri entro la fine di gennaio. L'Italia parteciperà con 7 carabinieri, che si aggiungeranno ai 2 italiani già presenti nella missione.
E' salito a 300, tra cui 14 cisterne di carburante, il numero di camion carichi di aiuti umanitari destinati ad entrare a Gaza attraverso i valichi di Nitzana e Kerem Shalom in provenienza dall'Egitto. Lo riferisce l'ufficio stampa del governo egiziano con un messaggio diffuso al Cairo.
"I ministri degli Esteri dell'Ue hanno appena concordato una tabella di marcia per alleggerire le sanzioni Ue sulla Siria. Sebbene il nostro obiettivo sia quello di muoverci rapidamente, la revoca delle sanzioni può essere annullata se si compiono passi sbagliati". Lo annuncia l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas.
"Tutti concordano che la missione Ue a Rafah (Eubam, ndr) può giocare un ruolo decisivo nel sostenere la tregua. Oggi i ministri hanno concordato il suo rilancio. Questo permetterà che un certo numero di persone ferite potranno lasciare Gaza e ricevere cure mediche". Lo annuncia l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas.
Alcuni degli ostaggi rilasciati a Gaza sono stati tenuti prigionieri nei tunnel di Hamas anche per otto mesi di fila, privati della luce del giorno e con poco o nessun contatto umano. E' quanto ha dichiarato un ufficiale medico israeliano, citato dal Times of Israel. "Alcuni di loro ci hanno detto che sono stati nei tunnel sotterranei negli ultimi mesi, altri che ci sono stati tutto il tempo della prigionia", ha dichiarato il vice capo del corpo medico dell'esercito israeliano, colonnello Avi Banov. "Alcuni di loro sono rimasti soli per tutto il tempo che sono stati nei tunnel", ha detto. "Chi è stato insieme a qualcuno, oggi sta meglio", ha aggiunto.
Il ministero della Salute palestinese ha affermato che due persone sono state uccise e tre ferite dopo che le forze israeliane hanno colpito un veicolo nei pressi del campo di Nur Shams, vicino a Tulkarem in Cisgiordania. Lo riporta al Jazeera. Testimoni hanno affermato che il veicolo è stato colpito da un drone, mentre Hamas ha affermato che i due uccisi erano membri della sua ala armata, le brigate Izz ad-Din.
al-Qassam.
Hamas ha identificato i due come Ihab Abu Atwi, un
comandante, e Ramez Damiri, aggiungendo che il loro sangue non è
stato versato "invano" ma incoraggerà "l'escalation della
resistenza e la continuazione delle sue eroiche operazioni"
Otto degli ostaggi israeliani che dovevano essere rilasciati nelle prossime settimane sono morti. Lo conferma il governo israeliano dopo aver ricevuto la lista dei 33 ostaggi che Hamas rilascerà nella prima fase del cessate il fuoco.
Il ministero della Sanità libanese ha dichiarato che il fuoco israeliano ha ucciso un'altra persona e ne ha ferite altre sette nel sud del Paese, poche ore dopo l'estensione del cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah. "Gli attacchi del nemico israeliano mentre i cittadini tentano di tornare nelle loro città ancora occupate hanno causato... un morto e sette feriti", ha dichiarato il ministero della Sanità in un comunicato.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu prevede di partecipare a un incontro alla Casa Bianca con il presidente Donald Trump la prossima settimana. Lo hanno detto tre fonti israeliane e americane al sito israeliano Walla. In questo modo Netanyahu sarebbe il primo leader straniero invitato a un incontro con Trump alla Casa Bianca. I consiglieri del premier israeliano e i funzionari della Casa Bianca stanno ancora cercando di determinare la data esatta dell'incontro tra i due. Secondo i funzionari israeliani, l'arrivo di Netanyahu a Washington dipende innanzitutto dalla salute del premier, dopo l'intervento chirurgico al quale è stato sottoposto.
Hamas ha consegnato una lista da cui risulta che 25 ostaggi sono ancora in vita tra i 33 che dovrebbero essere rilasciati nella prima fase dell'accordo. Lo afferma un funzionario di Hamas, come riporta Sky News. L'elenco sembra che corrisponda al numero di ostaggi sopravvissuti inizialmente stimato da Israele.
Secondo un funzionario della sicurezza di Gaza, più di 200.000 sfollati sono tornati a piedi nel nord di Gaza nelle due ore successive all'apertura del valico. I posti di blocco per le auto sono stati aperti alle 09:00 ora locale, due ore dopo la riapertura degli attraversamenti pedonali, ma l'Afp segnala ritardi per i veicoli.
Il ministero della Salute del Libano ha dichiarato che 24 persone, tra cui sei donne, sono state uccise dagli spari dell'esercito israeliano da quando sono iniziati violenti scontri nella giornata di domenica. Lo riporta Haaretz. Beirut afferma che 134 persone sono state ferite e che due persone, tra cui un bambino, sono state gravemente ferite oggi.
Il ministero della Salute del Libano ha dichiarato che 24 persone, tra cui sei donne, sono state uccise dagli spari dell'esercito israeliano da quando sono iniziati i violenti scontri ieri. Lo riporta Haaretz. Beirut afferma che 134 persone sono state ferite e che due persone, tra cui un bambino, sono state gravemente ferite oggi.
L'esercito israeliano ha aperto il fuoco contro civili libanesi nel sud del Libano. Lo riferisce l'agenzia governativa libanese di notizie Nna. Secondo il ministero della salute libanese, solo ieri Israele ha ucciso 22 civili libanesi e ne ha feriti circa 120. Gli abitanti delle località distrutte del sud del Libano cercano da ieri di tornare alle loro case e alle loro terre in linea i termini dell'accordo di cessate il fuoco che prevedeva il ritiro delle truppe israeliane entro il 26 gennaio. Su richiesta israeliana la nuova data del ritiro israeliano è fissata al 18 febbraio.
Le autorità egiziane hanno monitorato il ritorno degli sfollati palestinesi verso il nord della Striscia di Gaza. Lo ha riferito il movimento islamista palestinese Hamas, precisando che "per evitare qualsiasi problema e ci sarà un pieno coordinamento tra loro e i servizi di sicurezza da parte nostra".
Le forze israeliane hanno ucciso un 18enne palestinese nei pressi del checkpoint militare di Qalandia, a nord di Gerusalemme. Lo ha riferito il ministero della Sanità dell'Autorità nazionale palestinese in un comunicato, secondo cui altre due persone sono state ferite lievemente. Fonti locali hanno riferito all'agenzia di stampa Wafa che le forze israeliane hanno aperto il fuoco contro un gruppo di cittadini palestinesi dalla torretta militare del checkpoint.
Un alto funzionario dell'ufficio politico di Hamas ha dichiarato che l'organizzazione non intende necessariamente governare la Striscia di Gaza dopo la guerra iniziata con Israele il 7 ottobre 2023. In un'intervista al canale saudita Al Arabiya, Moussa Abu Marzouk ha spiegato che Hamas comprende come, in futuro, l'organo di governo della Striscia richiederà un sostegno sia regionale che internazionale, incluso quello del presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese Mahmoud Abbas. Il funzionario ha aggiunto che l'organizzazione sarebbe disposta a negoziare la composizione del governo della Striscia con gli Stati Uniti, poiché ritiene che il presidente Donald Trump sia "un presidente serio", alla luce dell'accordo sul cessate il fuoco e sulla liberazione degli ostaggi che lui e il suo inviato per il Medioriente, Steve Witkoff, hanno contribuito a finalizzare. Abu Marzouk ha comunque criticato Trump per i commenti recenti che suggerivano di svuotare l'enclave e trasferire la sua popolazione in Giordania ed Egitto. "Nessun palestinese o arabo accetterà l'idea di Trump sullo sfollamento", ha avvertito. "Non avrà successo".
Le immagini che emergono da Gaza di decine di migliaia di palestinesi che tornano nella parte settentrionale della Striscia, attraverso il corridoio Netzarim, sono "un'altra parte umiliante dell’incosciente accordo di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi". È quanto afferma il leader israeliano di ultradestra Itamar Ben Gvir. "Non è questa la 'vittoria totale', è la resa totale".
Hamas afferma che il ritorno dei gazawi (gli abitanti di Gaza, ndr) alle loro case è una vittoria contro i "piani di sfollamento".
L'accordo di cessate il fuoco tra Israele e Libano sarà esteso fino al 18 febbraio. In base ai termini dell'accordo di cessate il fuoco, l'esercito israeliano avrebbe dovuto ritirarsi dal Libano entro domenica e consentire all'esercito libanese di schierarsi nella zona. Tuttavia, lo Stato ebraico ha annunciato che le sue forze sarebbero rimaste temporaneamente, citando la mancanza di preparazione dell'esercito di Beirut. "Abbiamo annunciato l'accordo oggi. Il governo israeliano è stato fantastico, è un grande partner degli Stati Uniti, è un alleato di principio per noi e ha fatto un ottimo lavoro in Libano", ha commentato l'inviato di Donald Trump per il Medioriente, Steve Witkoff.
Hamas rilascerà tre ostaggi israeliani entro venerdì 31 gennaio, mentre altri tre saranno rilasciati sabato 1° febbraio. Lo ha riferito il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed al Ansari. Il gruppo fondamentalista ha confermato che libererà Arbel Yehud e altri due ostaggi "prima di venerdì", mentre altre tre persone saranno consegnate l'indomani.
Israele ha iniziato a consentire ai palestinesi di tornare nella zona nord della Striscia di Gaza, pesantemente distrutta, per la prima volta in oltre un anno di guerra. Migliaia di palestinesi si sono diretti a nord, dopo aver aspettato giorni per attraversare il corridoio Netzarim. L'apertura è stata ritardata a causa di una disputa tra Hamas e Israele, secondo cui il gruppo militante aveva cambiato l'ordine degli ostaggi rilasciati in cambio di decine di prigionieri palestinesi.
Il Libano rispetterà l'estensione della tregua con Israele fino al 18 febbraio, annunciata in serata dalla Casa Bianca. Lo ha dichiarato il primo ministro libanese, Najib Mikati, in un comunicato, dopo aver avuto colloqui con il presidente, Joseph Aoun, e il capo del parlamento, Nabih Berri, "sui risultati dei contatti con la parte americana", che ha mediato l'accordo. "Il governo libanese riafferma il suo impegno a continuare ad attuare l'accordo di cessate il fuoco fino al 18 febbraio 2025", ha dichiarato Mikati.
"L'accordo tra Libano e Israele, monitorato dagli Stati Uniti, continuerà a essere in vigore fino al 18 febbraio 2025. I governi del Libano, di Israele e degli Stati Uniti inizieranno anche i negoziati per la restituzione dei prigionieri libanesi catturati dopo il 7 ottobre 2023". Lo afferma in una nota la Casa Bianca.