Casa Bianca, Trump incontra Netanyahu: "Gaza per i palestinesi è un inferno"
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Israele: "Colpiti in Libano due siti con armi di Hezbollah". Tajani al ministro degli Esteri isralieno Sa'ar: "Due Stati è la soluzione per il futuro"
di Redazione onlineLa guerra in Medioriente tra Israele e Hamas e che coinvolge Libano, Siria e Iran, è giunta al giorno 490. Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha ordinato all'esercito di preparare un piano per consentire agli abitanti di Gaza di "andarsene volontariamente", dopo le dichiarazioni di Donald Trump su un potenziale spostamento dei palestinesi da questo territorio. Il piano per Gaza di Trump prevede il controllo americano della Striscia per ricostruirla. Il presidente Usa auspica che Gaza venga consegnata da Israele agli Stati Uniti dopo la guerra in modo che i palestinesi vengano "reinsediati in comunità più sicure e belle, con case nuove". Per il segretario generale dell'Onu Guterres, "qualsiasi pace duratura richiederà progressi tangibili, irreversibili e permanenti verso la soluzione dei due Stati". Tajani al ministro degli Esteri israeliano Sa'ar: "Due Stati è la soluzione per il futuro". Israele: "Colpiti in Libano due siti con armi di Hezbollah".
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L'esercito israeliano ha reso noto di aver colpito "due siti militari in territorio libanese che contenevano armi di Hezbollah, in violazione dell'accordo di cessate il fuoco". Nella sua dichiarazione trasmessa su X, l'esercito ha aggiunto che "continua a operare per eliminare ogni minaccia contro lo Stato di Israele".
Raid israeliani in Libano sono stati confermati dall'Idf. Secondo la nota ufficiale israeliana si è trattato di "attacchi miarati" contro siti con funzione di deposito di armi di Hezbollah. Ifd sottolinea infatti che "impedirà qualsiasi tentativo da parte dell'organizzazione terroristica di Hezbollah di riarmarsi, in conformità con gli accordi di cessate il fuoco".
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha presentato, nel corso dei suoi incontri a Washington, un piano per porre fine alla guerra a Gaza ponendo come condizione base che Hamas rinunci al potere e i suoi leader vadano in esilio fuori dalla Striscia. Lo riporta Axios citando alcune fonti, secondo le quali Netanyahu ha spiegato di non vedere un post-guerra per Gaza fino a quando Hamas resterà al comando. Se Hamas lasciasse il potere e i suoi leader andassero in esilio, ha messo in evidenza Netanyahu, allora si potrebbe aprire il post-guerra, che potrebbe includere la presa di controllo di Gaza da parte degli Stati Uniti come proposto da Trump.