Gaza, la liberazione dei tre ostaggi israeliani Sharabi, Or Levy e Ohad Ben Ami
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Eli Sharabi, Or Levy e Ohad Ben Ami sono apparsi smagriti e dall'aspetto fragile: le loro condizioni hanno scatenato emozione e indignazione in Israele
di Redazione onlineLa guerra in Medioriente tra Israele e Hamas e che coinvolge Libano, Siria e Iran, è giunta al giorno 492. I fondamentalisti della Striscia hanno liberato a Deir al-Balah i tre ostaggi israeliani Eli Sharabi, Or Levy e Ohad Ben Ami. Prima di consegnarli alla Croce Rossa, Hamas li ha "intervistati" sul palco. Netanyahu, commentando le "immagini scioccanti", ha detto: "Non passeranno inosservate". Le condizioni degli ostaggi, apparsi smagriti e dall'aspetto fragile, hanno scatenato emozione e indignazione in Israele. In cambio della loro liberazione lo Stato ebraico ha rilasciato 183 detenuti palestinesi. Lo scambio (il quinto dall'inizio della tregua) si è tenuto nonostante la proposta a sorpresa di qualche giorno fa del presidente Usa Trump di trasferire la popolazione palestinese da Gaza per trasformare la Striscia nella "Riviera del Medioriente".
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L'ambasciatore di Israele all'Onu, Danny Dannon, chiede al segretario generale Antonio Guterres di condannare "inequivocabilmente il trattamento crudele e disumano degli ostaggi da parte di Hamas". In una lettera al segretario generale delle Nazioni Uniti, Dannon invita a chiedere "il rilascio incondizionato" dei restanti 73 ostaggi che restano nelle mani di Hamas.