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Hamas libera i tre ostaggi a Khan Younis | In cambio Israele ha rilasciato oltre 300 prigionieri, incluso il "discusso" Ahmed Barghouti

I miliziani si sono presentati all'appuntamento con armi e divise rubate alle Idf. Nella notte attacco a un convoglio Unifil in Libano, ferito un generale nepalese

di Redazione online
15 Feb 2025 - 13:49

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas e che coinvolge Libano, Siria e Iran, è giunta al giorno 498. Hamas ha liberato i tre ostaggi israeliani Sagui Dekel-Chen, Sasha Troufanov e Iair Horn. Il palco è stato allestito a Khan Younis, simbolo della distruzione nella Striscia di Gaza. I tre israeliani sono stati poi consegnati dalla Croce Rossa alle Idf e sono tornati a casa. Da parte sua lo Stato ebraico ha liberato 369 detenuti palestinesi, che sono stati accolti dalle loro famiglia a Ramlaah. Tra questi c'è anche il "discusso" Ahmed Barghouti, che sta scontando 13 ergastoli per aver compiuto una serie di attacchi terroristici durante la seconda intifada in cui persero la vita 12 israeliani. L'Arabia Saudita ospiterà a febbraio un vertice di cinque Paesi arabi per elaborare una risposta congiunta al piano di Donald Trump di svuotare la Striscia di Gaza dei suoi abitanti e ricostruirla sotto il controllo americano. Nella notte è stato compiuto un attacco a un convoglio Unifil in Libano. Un generale nepalese è rimasto ferito, ma nessun militare italiano è stato coinvolto.

Gaza, Hamas rilascia i tre ostaggi israeliani a Khan Younis

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Gaza, detenuti palestinesi scarcerati da Israele

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Almeno una persona è stata uccisa e altre due ferite nell'attacco con drone israeliano su un veicolo nel sud del Libano. Lo riporta L'Orient Le Jour.  


Il movimento islamista palestinese Hamas non parteciperà al governo della Striscia di Gaza nel prossimo periodo. Lo ha riferito oggi l'emittente egiziana "Al Qahera News", citando fonti a conoscenza della questione. "Hamas conferma il proprio impegno nell'accordo di cessate il fuoco in tre fasi con Israele e di non partecipare al governo dell'enclave palestinese per il momento", ha affermato il rapporto. Nel frattempo, continua la medesima fonte, l'Egitto è in contatto con tutte le parti interessate per formare un comitato temporaneo per garantire aiuti umanitari ai palestinesi e il ripristino della Striscia di Gaza.  


Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha commentato il rilascio di dei tre ostaggi israeliani scrivendo sul social Truth di sua proprietà che "la situazione è diversa dalla dichiarazione di Hamas di questa settimana, secondo cui non rilascerà alcun ostaggio". "Gli ostaggi sembrano essere in buone condizioni", "ora spetta a Israele decidere cosa fare sulla scadenza che ho fissato per il rilascio di tutti gli ostaggi oggi, entro le 12:00 (le 18:00 in Italia, ndr): gli Stati Uniti sosterranno qualsiasi decisione prendano".


I prigionieri palestinesi rilasciati da Israele nell'ambito dell'accordo per gli ostaggi sono stati accolti a Ramallah dalle loro famiglie. Tra i 369 detenuti rilasciati, 36 erano condannati all'ergastolo. Tra i prigionieri più noti figura Ahmed Barghouti, stretto collaboratore di Marwan Barghouti, figura iconica della politica palestinese e leader militante. Israele ha condannato Ahmed all'ergastolo con l'accusa di aver organizzato attentati suicidi durante la Seconda Intifada nei primi anni 2000, causando la morte di civili israeliani. È stato arrestato insieme a Marwan nel 2002.


Il bilancio dei morti a Gaza è salito a quota 48.264, tra i quali 25 nelle ultime 48 ore. E' quanto ha reso noto su Telegram il ministero della Sanità di Hamas sottolineando che "diverse vittime sono ancora sotto le macerie e sulle strade". I feriti sono 111.688, secondo la stessa fonte. 


"Anche questa settimana Hamas ha cercato di violare l'accordo e creare una crisi con false accuse. Grazie alle nostre forze dentro e intorno a Gaza e grazie alla dichiarazione inequivocabile del presidente Trump, Hamas ha fatto marcia indietro e il rilascio dei rapiti è proseguito". Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netyahu, aggiungendo: "Stiamo agendo in piena coordinazione con gli Usa per liberare tutti i rapiti - vivi e caduti - nel più breve tempo possibile e ci stiamo preparando con tutte le forze necessarie per proseguire, in ogni modo".


I tre ex ostaggi israeliani sono stati consegnati dalla Croce Rossa alle Idf.


Gli ostaggi israeliani Sagui Dekel-Chen, Sasha Troufanov e Iair Horn sono stati liberati e portati sul palco allestito da Hamas a Khan Younis, per essere mostrati alla folla e pronunciare alcune parole.


Un convoglio di tre veicoli della Croce Rossa è giunto a Khan Younis, nel sud di Gaza, dove Hamas e la Jihad Islamica palestinese stanno per liberare i tre ostaggi israeliani Aleksandr Sasha Trufanov, Saguy Dekel-Hen, israelo-americano e Yair Horen.


I terroristi di Hamas sono arrivati al punto di rilascio degli ostaggi a Khan Yunis indossando uniformi e giubbotti militari delle Idf e portando con sé armi rubate all'esercito israeliano durante il massacro del 7 ottobre. Secondo fonti palestinesi, gli ostaggi saranno portati al punto di rilascio a bordo di un veicolo rubato dai miliziani durante il massacro. Lo riferisce Ynet.


Israele rilascerà oggi 369 detenuti palestinesi tra cui Ahmed Barghouti, 48 anni, che sta scontando 13 ergastoli per aver compiuto una serie di attacchi terroristici durante la seconda intifada, in cui hanno perso la vita 12 israeliani. Barghouti potrebbe essere esiliato all'estero attraverso l'Egitto. In totale saranno scarcerati 36 terroristi ergastolani. Gli altri 333 detenuti sono stati arrestati a Gaza dopo il 7 ottobre. Ahmed Barghouti era uno stretto collaboratore del capo di Fatah e leader terroristico della seconda intifada, Marwan Barghouti, furono arrestati insieme nel 2002.


Centinaia di palestinesi si sono radunati per assistere alla consegna di tre ostaggi israeliani alla Croce Rossa a Khan Younis, nel sud della Striscia. Intorno al palco allestito da Hamas si vedono decine di terroristi armati che hanno formato un cordone attorno alla zona, evidentemente per evitare le scene caotiche e la pressione della folla di quando è stata liberata Arbel Yehud, suscitando l'ira di Israele.


È tutto pronto a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, per il rilascio di altri tre ostaggi israeliani, parte del sesto round della prima fase dell'accordo per il cessate il fuoco a Gaza. Hamas ha già allestito il solito palco, come per i precedenti rilasci, su cui sono presenti bandiere del movimento palestinese e della Jihad Islamica, nonché manifesti di propaganda. Vi è esposta anche una foto del leader di Hamas ucciso da Israele, Yahya Sinwar, rivolta verso la Cupola della Roccia sul Monte del Tempio a Gerusalemme con una didascalia in inglese, ebraico e arabo, che dice "Nessun trasferimento se non a Gerusalemme". Il riferimento è alla proposta di Donald Trump di reinsediare altrove i palestinesi di Gaza.


"Questa sera un convoglio dell'Unifil che portava i peacekeepers all'aeroporto di Beirut è stato violentemente attaccato e un veicolo è stato incendiato. Il vice comandante uscente dell'Unifil, che stava tornando a casa dopo aver concluso la sua missione, è stato ferito". Lo scrive la missione di pace Onu in Libano su Telegram, aggiungendo: "Siamo scioccati da questo attacco oltraggioso contro le forze di pace che hanno prestato servizio per ripristinare la sicurezza e la stabilità nel sud del Libano in un momento difficile".


Secondo fonti informate sentite dall'agenzia Ansa non ci sono militari italiani coinvolti nell'attacco al convoglio Unifil da parte di dimostranti pro-Hezbollah nei pressi dell'aeroporto di Beirut.

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