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È il secondo giorno di tregua. Necessaria una nuova mediazione del Qatar dopo una fase di stallo. Biden: "La soluzione a due Stati è ora più importante che mai"
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Secondo giorno di tregua nella guerra in Medioriente. Venerdì è cominciata la liberazione degli ostaggi di Hamas: sono stati rilasciati 12 thailandesi e 13 israeliani (in cambio di 39 prigionieri palestinesi). La Croce Rossa assicura che "stanno tutti bene". Oggi dovrebbe essere la volta di 14 israeliani e di 42 prigionieri palestinesi ma si sono verificati dei ritardi. Dopo una nuova mediazione del Qatar, è giunta la notizia che in sono stati liberati 13 ostaggi israeliani e 4 stranieri. Per rispettare gli accordi Tel Aviv ha rilasciato 39 detenuti palestinesi. Hamas, poche ore prima, aveva affermato che Israele rischia di far saltare l'accordo poiché lo viola, ma "siamo pronti a nuove intese". Il presidente americano Joe Biden ricorda che la "soluzione dei due Stati ora è più importante che mai". A Gaza sempre venerdì sono entrati i primi camion con aiuti umanitari, attraverso il valico di Rafah: circa 200 mezzi carichi di cibo, medicine, acqua e carburante. Secondo i media internazionali, Israele "aveva informazioni da un anno sul piano di Hamas".
Gli ostaggi hanno lasciato la Striscia di Gaza e sono arrivati in Egitto. Lo fa sapere l'Idf (Forze di difesa israeliane). Si ritiene che la maggior parte degli ostaggi israeliani siano stati rapiti dal Kibbutz Béeri.
Il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar ha affermato che Israele ha iniziato a rilasciare 39 prigionieri palestinesi in cambio della liberazione del secondo gruppo di ostaggi israeliani. Il portavoce ha aggiunto che il Qatar spera che "lo slancio delle ultime 48 ore consentirà di estendere il cessate il fuoco anche quando scadrà l'attuale accordo".
Le Brigate Ezzedine al-Qassam, il braccio armato di Hamas, hanno annunciato in un comunicato di aver consegnato 13 ostaggi israeliani e sette stranieri al Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr), poco prima di mezzanotte (locale), termine ultimo per rispettare l'accordo con
Israele. Il trasferimento è avvenuto "nel contesto della pausa umanitaria".
Il portavoce militare israeliano ha confermato il rilascio di un gruppo di ostaggi da parte di Hamas. "Sulla base delle informazioni ricevute dalla Croce Rossa, gli ostaggi sono attualmente in viaggio verso il valico di Rafah nella Striscia di Gaza", ha annunciato.
Circa 100mila persone si sono radunate a Tel Aviv per sostenere le famiglie degli ostaggi nel giorno in cui ricorrono 50 giorni dal massacro del 7 ottobre e dal rapimento di circa 240 persone. La folla, riferisce il quotidiano Haaretz, si è radunata nella piazza antistante il Museo d'Arte di Tel Aviv, che i manifestanti hanno soprannominato 'Piazza degli Ostaggi'.
Joe Biden ha parlato direttamente con l'emiro del Qatar e il premier del Qatar in seguito al ritardo del rilascio degli ostaggi di Hamas nel secondo giorno della tregua a Gaza. Lo ha riferito Adrienne Watson, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale. Dopo quella chiamata, alti funzionari statunitensi sono entrati in contatto con israeliani, qatarioti ed egiziani per superare gli ostacoli e far rispettare l'accordo per la consegna dei prigionieri.
Otto bambini e cinque donne israeliane saranno presto rilasciati da Hamas. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed al-Ansari. Verranno rilasciati anche sette cittadini stranieri tenuti in ostaggio a Gaza, ha aggiunto al-Ansari, mentre saranno 33 minori e 6 donne palestinesi a lasciare le carceri israeliane.
Imminente il rilascio del secondo gruppo di prigionieri palestinesi. Lo ha detto il corrispondente dell'emittente statale egiziana Qahera News
davanti alla prigione di Ofer. Nel pomeriggio davanti al carcere c'erano stati dei tafferugli e alcuni palestinesi sono rimasti feriti.
Sia Hamas che Israele hanno confermato che stanotte avverrà il rilascio dei nuovi ostaggi israeliani, come aveva riferito in precedenza il Qatar. Lo riferisce la Kan tv israeliana. Il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar ha confermato che stasera saranno rilasciati 39 detenuti palestinesi in cambio del rilascio di 13 ostaggi israeliani e sette stranieri.
Il Qatar è in trattative con Israele e Hamas per risolvere il ritardo nel rilascio degli ostaggi "il più presto possibile": lo riporta Reuters sul suo sito citando un funzionario informato sulla situazione.
Osama Hamdan, membro dell'ufficio politico di Hamas con sede a Beirut, afferma che "le minacce vuote di Israele non cambieranno la nostra posizione", dopo che Israele ha minacciato di riprendere la guerra a Gaza se il secondo gruppo di ostaggi non verrà liberato entro mezzanotte. "Ribadiamo il nostro impegno ad attuare e garantire il successo dell'accordo di tregua raggiunto attraverso la mediazione del Qatar e dell'Egitto", ha detto Hamdan in una conferenza stampa, come riporta Al Jazeera, "l'accordo sulla tregua umanitaria e sullo scambio di ostaggi e prigionieri non sarebbe stato raggiunto se non fosse stato per la fermezza del nostro popolo". "L'occupazione non riuscirà a liberare i suoi prigionieri con la forza", ha aggiunto.
Meno della metà dei camion carichi di aiuti umanitari ha raggiunto la parte settentrionale della Striscia di Gaza, in contrasto con quanto stabilito negli accordi tra Israele e Hamas mediati da Qatar ed Egitto. Lo ha riferito Osama Hamdan, funzionario del movimento islamista palestinese Hamas in Libano, in una conferenza stampa indetta a Beirut.
Gli ostaggi israeliani sono stati consegnati da Hamas alla Croce Rossa. Lo ha fatto sapere l'esercito citato da Haaretz.
"Hamas sa che se gli ostaggi non saranno rilasciati entro la mezzanotte, l'esercito riprenderà le operazioni di guerra. E quindi sta cercando di controllare la narrativa". Lo hanno detto funzionari della sicurezza israeliana, citati da Ynet.
Il rilascio del secondo gruppo di ostaggi da parte di Hamas è stato ritardato in parte a causa di una disputa riguardante la quantità di camion con aiuti che stanno entrando a Gaza. È quanto fanno sapere alla Cnn funzionari israeliani e statunitensi. Secondo le fonti, Hamas sta aspettando che altri camion di aiuti arrivino nell'enclave prima di completare il trasferimento degli ostaggi liberati. Alla domanda sul ritardo, il portavoce delle forze di difesa israeliane, il tenente colonnello Richard Hecht, ha detto solo che si tratta di un "processo lento". "Ci vorrà tempo e stiamo tutti aspettando che questa situazione vada avanti", ha aggiunto.
Le Brigate al Qassam, ala militare di Hamas, hanno annunciato che ci "sarà un ritardo nella liberazione degli ostaggi perché Israele non ha attuato gli elementi dell'accordo". Tra questi - hanno indicato - "l'aiuto umanitario a Gaza e al nord della Striscia e il rilascio dei prigionieri palestinesi". In precedenza l'Idf, citato da Haaretz, aveva annunciato che gli ostaggi israeliani erano stati consegnati da Hamas alla Croce Rossa.
Una fonte politica israeliana ha negato che "Israele abbia violato l'accordo", come denunciato da Hamas annunciando di ritardare la liberazione della seconda tranche di ostaggi prevista oggi. Lo ha riferito Ynet.
C'è un "leggero ritardo" nel rilascio del secondo gruppo di ostaggi israeliani rapiti nella Striscia di Gaza il 7 ottobre. Lo ha fatto sapere Times of Israel (Toi) ricordando che il processo avrebbe dovuto iniziare alle 16 (le 15 in Italia). Il sito ha citato una fonte anonima israeliana che ha definito "tecnico" il ritardo, causato forse dai negoziati sul numero di 13 o 14 ostaggi israeliani da liberare oggi.
Fonti egiziane riferiscono che sono in corso negoziati per prolungare il cessate il fuoco di un giorno o due, al fine di liberare più ostaggi israeliani da Gaza e prigionieri palestinesi in Israele. Secondo al Qahera, l'Egitto ha ricevuto "indicazioni positive da entrambe le parti".
Non si prevede che ci siano americani tra gli ostaggi che verranno rilasciati oggi da Hamas. Lo riferisce la Cnn citando un alto dirigente americano.
"Oggi intorno alle 12 (ora locale) una pattuglia dell'Unifil è stata colpita da colpi di arma da fuoco dell'Idf nei pressi di Aytaroun, nel sud del Libano. Nessun operatore di pace è rimasto ferito, ma il veicolo è stato danneggiato. Questo incidente è avvenuto durante un periodo di relativa calma lungo la Linea Blu". Lo riferisce il contingente Onu in una nota. "Questo attacco alle forze di pace, impegnate a ridurre le tensioni e ripristinare la stabilità nel sud del Libano, è profondamente preoccupante. Condanniamo questo atto e sottolineiamo la responsabilità delle parti nel salvaguardare le
forze di pace".
Gran parte degli ostaggi israeliani che saranno liberati oggi sono del kibbutz di Beeri, uno dei più colpiti dalla razzia di Hamas dello scorso 7 ottobre. Lo ha riferito la tv Canale 12.
Duecento camion carichi di aiuti umanitari entrano nella Striscia di Gaza e parte dei rifornimenti arriveranno anche nella zona nord per la prima volta dall'inizio della guerra tra Israele e Hamas. Oltre cinquanta camion sono destinati alla zona settentrionale della Striscia di Gaza, comprese le aree che non sono state evacuate, con l'approvazione di Israele, afferma il Coordinatore per le attività governative nei territorio.
Il consigliere del capo dell'ufficio politico di Hamas, Taher al-Nunu, ha dichiarato ad Al Jazeera che "ci sono molte violazioni dell'accordo da parte di Israele". "Siamo aperti alle proposte dei mediatori e siamo pronti per esaminare proposte di nuovi accordi", ha dichiarato proprio poche ore dopo l'arrivo della delegazione del Qatar in Israele, che dovrebbe discutere i possibili sviluppi dell'intesa per la liberazione degli ostaggi. Secondo il consigliere, scrive Haaretz, Israele non ha rispettato gli accordi relativi al rilascio dei prigionieri e all'ingresso dei camion con gli aiuti umanitari nella Striscia. "Se Israele non si impegna a fornire aiuti al nord di Gaza, mette a rischio l'intero accordo" e inoltre "Israele ha anche violato l'accordo facendo aprire il fuoco ai soldati in diverse località, provocando la morte di due persone".
Un palestinese è stato ucciso e altri due sono rimasti feriti nel corso di scontri con l'esercito israeliano avvenuti a sud di Jenin, in Cisgiordania.
Il primo convoglio con gli aiuti umanitari è partito da Khan Younis, diretto verso il nord della Striscia. Dopo settimane stanno per arrivare i primi nuovi rifornimenti necessari: cibo, acqua e materiale medico sanitario. Lo si apprende dalla Croce Rossa.
Una nave porta-container di proprietà di un imprenditore israeliano è stata attaccata da un drone, probabilmente iraniano, nell'Oceano indiano. Lo ha riferito un funzionario della Difesa Usa, precisando che l'episodio, avvenuto nel primo giorno della tregua tra Hamas e Israele, ha coinvolto un'imbarcazione che batte bandiera maltese in acque internazionali.
Il servizio penitenziario israeliano ha ricevuto una lista di 42 detenuti palestinesi, donne e minori, da liberare oggi in vista dello scambio con gli ostaggi israeliani trattenuti di Hamas a Gaza. Secondo i media internazionali, i rapiti israeliani a essere liberati oggi potrebbero essere 14, sulla base del rapporto stabilito di un ostaggio per tre detenuti palestinesi.
Nella notte tra venerdì e sabato Israele ha ricevuto la lista degli ostaggi che verranno liberati oggi. Lo ha annunciato l'ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Dopo aver esaminato l'elenco, i funzionari della sicurezza israeliani hanno informato le famiglie dei prigionieri.
I quattro giorni di pausa nei combattimenti, concordati in cambio della liberazione di una parte degli ostaggi offrono "un'opportunità fondamentale per fornire cibo, medicine, acqua e carburante necessari ai civili di Gaza. E non stiamo perdendo un solo minuto dal mio viaggio in Israele il mese scorso". Lo ha detto il presidente americano, Joe Bide
L'intelligence militare israeliana aveva da oltre un anno informazioni dettagliate sul piano di Hamas di sfondare il confine di Gaza in dozzine di punti e attaccare dozzine di comunità e postazioni dell`esercito. Lo scrive il quotidiano Haaretz citando come fonti funzionari della Difesa.
Funzionari israeliani hanno confermato che otto dei 13 ostaggi israeliani che saranno rilasciati oggi sono bambini. Lo scrive il portale Ynet.
"La liberazione degli ostaggi a Gaza è solo l'inizio. Ci aspettiamo che altri siano rilasciati sabato e domenica". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ricordando che la bimba americana di 4 anni, Abigail, è ancora nelle mani di Hamas.