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Media: "Hamas ha consegnato il corpo di Shiri alla Croce Rossa" | Israele accusa: "I fratellini Bibas uccisi a mani nude" | Netanyahu: "Non avrò pace finché non sarà fatta giustizia"

Giovedì Hamas ha riconsegnato le salme di quattro ostaggi: identificati i due bimbi Bibas, ma il terzo corpo non era della madre. Ordigni sui bus a Tel Aviv: Israele lancia raid in Cisgiordania

di Redazione online
21 Feb 2025 - 21:32

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas e che coinvolge Libano, Siria e Iran, è giunta al giorno 504. Netanyahu annuncia che il Paese "agirà con determinazione per riportare a casa Shiri, insieme a tutti i nostri prigionieri, sia i vivi sia i caduti, e garantiremo che Hamas paghi il prezzo pieno per questa crudele violazione dell'accordo". E avverte: "Non avrò pace finché non sarà fatta giustizia per la morte di questi bambini". Giovedì il movimento islamista aveva consegnato allo Stato ebraico, col consueto "show" sul palco, i primi quattro corpi senza vita dall'inizio della guerra: i piccoli gemelli Bibas, che - secondo Israele - sono stati uccisi a mani nude, e l'86enne Oded Lifshitz, che fu catturato in un kibbutz al confine. L'altro corpo non si è però rivelato quello della madre dei due bambini. L'Idf ha precisato che il Dna non corrisponde a quello di nessun ostaggio ancora a Gaza. Media: "Hamas ha consegnato il corpo di Shiri alla Croce Rossa", ma Israele ancora non conferma.

Gaza, Hamas espone sul palco le bare degli ostaggi morti

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Le aurorità israeliane non confermano al momento la notizia data da Al Jazeera secondo cui Hamas avrebbe restituito poco fa il corpo di Shiri Bibas, la mamma dei piccoli Kfir e Ariel uccisi a Gaza dopo essere stati rapiti il 7 ottobre. Lo riferiscono i media israeliani, aggiungendo che l'Idf sta verificando. 


Hamas ha consegnato poco fa il corpo di Shiri Bibas alla Croce Rossa. Lo riferisce Al Jazeera, citando fonti. Le autorità israeliane non hanno confermato la notizia. 



Un esponente di Hamas, Taher al-Nunu, ha accusato il premier israeliano Benjamin Netanyahu di alimentare con una "serie di bugie" la controversia nata dalla mancata consegna del corpo di Shiri Bibas. "Diciamo chiaramente che siamo impegnati a rispettare l'accordo. Gli errori possono accadere. Stiamo indagando su questa questione", ha detto al-Nunu ad Al Jazeera. Netanyahu ha accusato Hamas di aver violato l'accordo del cessate il fuoco, non avendo restituito il corpo della donna.


Ofri, la zia di Kfir e Ariel Bibas, ha accusato Benjamin Netanyahu di "non aver ricevuto parole di scuse da voi in questo momento doloroso. Per il bene di Ariel e Kfir, e per il bene di Yarden, non stiamo cercando vendetta in questo momento. Stiamo chiedendo Shiri. La loro crudeltà sottolinea solo l'urgente necessità di riportarci Shiri, salvare le vite degli ostaggi vivi e riportare tutti i caduti per la sepoltura".


Una 13enne palestinese è stata uccisa dalle forze israeliane nella città di Jenin, nel nord della Cisgiordania, dove dal 21 gennaio è in corso l'operazione militare "Muro di ferro". Secondo quanto riferito dal ministero della Sanità palestinese, Rimas al-Amouri, 13 anni appena, è stata raggiunta da colpi di arma da fuoco all'addome ed è deceduta al suo arrivo all'ospedale di Jenin. Secondo il bilancio dell'agenzia di stampa palestinese Wafa, il decesso della ragazzina fa salire a 27 il numero dei morti a Jenin dall'inizio dell'operazione israeliana. 


Il primo ministro israeliano Netanyahu ha visitato il campo profughi di Tulkarem, in Cisgiordania. Lo riferisce il suo ufficio. La visita avviene dopo che ieri sera tre bombe sono esplose su altrettanti autobus vicino Tel Aviv, senza provocare vittime. Su uno degli ordigni c'era la scritta in arabo 'vendetta per Tulkarem'. Le forze di sicurezza ritengono che i terroristi arrivassero anche dal campo profughi. 


"Ariel e Kfir sono stati brutalmente uccisi a Gaza nelle prime settimane della guerra a sangue freddo. Non li hanno uccisi con il fuoco, li hanno uccisi con le mani, e poi hanno compiuto atti orribili per nascondere ciò". Lo ha dichiarato il generale di brigata Daniel Hagari, portavoce dell'esercito israeliano.


"Hamas non ha rispettato l'accordo, noi chiediamo che Shiri Bibas venga riportata in patria al più presto. Il corpo è quello di una donna anonima e di nessun altro rapito. La mancata restituzione di Shiri è una violazione flagrante dell'accordo." Lo ha detto il portavoce dell'Idf Daniel Hagari.


Due israeliani sono stati arrestati con l'accusa di complicità nelle esplosioni avvenute su due autobus vuoti nell'area di Tel Aviv. Lo riporta Haaretz, precisando che i due sospettati sono stati consegnati allo Shin Bet per essere interrogati. Giovedì sera tre ordigni sono esplosi su autobus vuoti nel sobborgo Bat Yam di Tel Aviv, mentre altri due ordigni sono stati rinvenuti e disinnescati nella vicina città di Holon. Non ci sono state vittime. La polizia distrettuale di Tel Aviv ha riferito di ordigni "rudimentali", affermando che "sembrano provenire dalla Cisgiordania". Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha ordinato alle Forze di difesa israeliane di intensificare le operazioni in corso dal 21 gennaio scorso in Cisgiordania.


La famiglia Bibas in un video ha denunciato la "responsabilità di Israele" per la morte dei loro due bambini e ha detto di "aspettare" il ritorno di Shiri. "Stiamo ancora aspettando Shiri e siamo estremamente preoccupati per lei", ha detto Ofri Bibas Levy, sorella di Yarden Bibas, in un video pubblicato su X dal Forum delle famiglie degli ostaggi e degli scomparsi. Denunciando la "responsabilità di Israele" nella morte dei bambini Ariel e Kfir Bibas, i cui corpi sono stati restituiti ieri, Bibas Levy ha ricordato che lo Stato ebraico si era impegnato a "riportarli a casa vivi". "Primo ministro Benjamin Netanyahu, non abbiamo nemmeno ricevuto le sue scuse in questi tempi difficili", ha aggiunto. "Non stiamo cercando vendetta adesso, vogliamo Shiri".



Hamas ha dichiarato che Israele rilascerà 602 detenuti palestinesi in cambio di sei ostaggi israeliani che torneranno a casa sabato. Secondo Hamas, l'elenco comprende 50 detenuti che scontano condanne all'ergastolo, 60 che scontano condanne lunghe. Saranno rilasciati anche 47 detenuti riarrestati dopo essere stati rilasciati in cambio del soldato israeliano Gilad Shalit nel 2011, così come 445 detenuti arrestati a Gaza durante la guerra. 


L'ufficio del primo ministro Benyamin Netanyahu ha dichiarato di aver ricevuto da Hamas la lista dei nomi degli ostaggi vivi che saranno rilasciati sabato. Le famiglie sono state informate.


"Oggi è un giorno tragico, di sconfinata tristezza, indescrivibile dolore. Ariel Bibas, il suo fratellino Kfir e Oded Lifshitz sono stati brutalmente assassinati dai selvaggi di Hamas. Chi rapisce un bambino e un neonato e li uccide? I mostri. Ecco chi. Questi mostri di Hamas si sono anche rifiutati di restituire indietro la madre Shiri, e hanno inviato il corpo di una donna gazawi, violando l'accordo. Come primo ministro, giuro che non avrò pace finché i selvaggi che li hanno giustiziati non saranno consegnati alla giustizia. Non meritano di camminare su questa terra. Niente mi fermerà. Niente". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu. 


Hamas chiede a Israele di restituire il corpo della donna di Gaza consegnata giovedì al posto di Shiri Bibas. Hamas ha respinto le "minacce" del primo ministro israeliano Netanyahu di farla pagare al gruppo islamico palestinese, accusato di aver violato il cessate il fuoco non restituendo l'ostaggio Shiri Bibas. "Respingiamo le minacce lanciate da Netanyahu come parte dei suoi tentativi di migliorare la propria immagine", ha detto Hamas in un comunicato.


Il braccio armato di Hamas conferma il rilascio di sei ostaggi israeliani sabato.


"L'esame dell'istituto di patologia ha chiarito ieri che i due bambini Ariel e Kfir Bibas sono stati brutalmente uccisi in cattività da Hamas e non sono morti a causa dei bombardamenti delle forze di difesa israeliane". Lo riferisce l'ufficio del primo ministro israeliano.


Il movimento islamista palestinese Hamas sostiene che i resti dell'ostaggio Shiri Bibas consegnati ieri sono stati "mescolati" con altri resti umani recuperati dalle macerie dopo che un attacco aereo israeliano aveva colpito il luogo in cui era tenuta prigioniera. Ad annunciarlo, secondo quanto riportano i media israeliani, il funzionario di Hamas Ismail al Thawabteh, dopo che le autorità israeliane hanno negato che la salma consegnata ieri appartenesse alla madre dei bambini Ariel e Kfir, di 4 anni e 9 mesi. Il corpo di Bibas "è stato ridotto in pezzi dopo essere stato apparentemente mescolato ad altri corpi sotto le macerie", ha affermato Al Thawabeth, ribadendo che Israele e' responsabile della morte della donna.


"Agiremo con determinazione per riportare a casa Shiri, insieme a tutti i nostri prigionieri, sia i vivi che i caduti, e garantiremo che Hamas paghi il prezzo pieno per questa crudele e malvagia violazione dell'accordo". Lo ha affermato il premier israeliano Benjamin Netanyahu, dopo la scoperta che uno dei corpi consegnati giovedì non è quello di Shiri Bibas, la madre dei due bambini rapiti.


Le Forze di difesa israeliane hanno annunciato di aver colpito stanotte punti di attraversamento del confine tra Siria e Libano, utilizzati dal movimento islamista "Hezbollah per cercare di introdurre illegalmente armi nel territorio libanese". "Queste attività costituiscono una flagrante violazione degli accordi di cessate il fuoco tra Israele e Libano", si legge in un comunicato delle Idf. Media libanesi hanno riferito da parte loro che "aerei nemici hanno volato a bassa quota sopra la città di Hermel" e sui villaggi nordorientali della Valle della Bekaa.


Israele esige che Hamas restituisca il corpo di Shiri Bibas, accusando il movimento islamista palestinese di aver consegnato i resti di una persona sconosciuta al posto dell'ostaggio madre dei piccoli Ariel e Kfir. "Chiediamo ad Hamas di restituire Shiri Bibas e tutti coloro che sono stati rapiti", ha scritto su Telegram il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf) Avichay Adraee.


Le Forze di difesa israeliane (Idf) affermano che i due bambini tenuti in ostaggio da Hamas nella Striscia di Gaza, Ariel e Kfir Bibas, i cui corpi sono stati riconsegnati a Israele, sono stati uccisi dai loro rapitori e non nei bombardamenti dello Stato ebraico come sostiene invece il movimento islamista. "Ariel e Kfir Bibas sono stati brutalmente uccisi durante la prigionia nel novembre 2023 da terroristi palestinesi", ha affermato un portavoce delle Idf.


L'esercito israeliano ha identificato i resti dei piccoli Kfir e Ariel Bibas, restituiti giovedì da Hamas, ma ha riferito che il terzo corpo consegnato non è quello della madre, Shiri Bibas. Lo riportano i media israeliani. Secondo il portavoce dell'Idf, il Dna del terzo corpo non corrisponde a quello di nessuno degli ostaggi ancora a Gaza.


"Dopo il tentativo di perpetrare una serie di attentati di massa sugli autobus, il primo ministro Benyamin Netanyahu ha appena completato una valutazione della sicurezza con il Ministro della Difesa, il Capo di Stato Maggiore dell'Idf, il Direttore dello Shin Bet e l'Ispettore Generale della Polizia Israeliana, e ha ordinato all'Idf di condurre un'intensa operazione contro i centri del terrorismo in Giudea e Samaria". Lo rende noto l'ufficio del premier israeliano aggiungendo che Netanyahu "ha anche ordinato alla polizia israeliana e allo Shin Bet di aumentare l'attività preventiva contro ulteriori attacchi nelle città israeliane".


L'Osservatorio siriano per i diritti umani ha affermato che Israele ha condotto raid aerei al confine tra Siria e Libano. "I bombardamenti israeliani hanno preso di mira attraversamenti illegali tra Siria e Libano a Wadi Khaled", nella provincia di Homs, ha affermato l'Ong, segnalando danni materiali. Anche media libanesi e siriani hanno riferito di raid israeliani su entrambi i lati del confine.

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