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Sospetto attacco terroristico in Israele, auto investe pedoni: feriti | L'Idf ammette fallimento sul 7 ottobre: "Abbiamo sottovalutato Hamas"

Tel Aviv: "Non ci ritireremo dal corridoio Filadelfia",  la zona cuscinetto tra Egitto e Gaza. Il gruppo terroristico avverte: "È una violazione degli accordi" 

di Redazione online
27 Feb 2025 - 18:57

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas e che coinvolge Libano, Siria e Iran, è giunta al giorno 510. Un'indagine dell'esercito israeliano ha stabilito che Hamas è stata in grado di portare a termine l'attacco del 7 ottobre 2023 perché l'Idf ha valutato male le intenzioni di Hamas e ne ha sottovalutato le capacitàSospetto attacco terroristico nel nord di Israele: un auto si è lanciata contro i pedoni causando alcuni feriti. Un funzionario israeliano ha inviato una dichiarazione ai media affermando che l'Idf non si ritirerà dal "corridoio Filadelfia", la zona cuscinetto tra Egitto e Gaza, nonostante l'accordo di cessate il fuoco imponga all'esercito di abbandonare il tratto di confine al termine della prima fase. Hamas avverte Tel Aviv: "Violati gli accordi". Ma il gruppo terroristico si dichiara comunque pronto a negoziare la prossima fase del cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, dopo lo scambio in cui ha consegnato i resti di quattro ostaggi in cambio della liberazione di 643 prigionieri palestinesi detenuti da Israele. 

Gaza, rilasciati centinaia di detenuti palestinesi

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Un'indagine dell'esercito israeliano ha stabilito che Hamas è stata in grado di portare a termine l'attacco del 7 ottobre 2023, quello con più vittime nella storia di Israele, perché l'Idf ha valutato male le intenzioni di Hamas e ne ha sottovalutato le capacità. I risultati dell'inchiesta, pubblicati oggi, potrebbero spingere il primo ministro Benjamin Netanyahu a lanciare un'indagine più ampia e ampiamente richiesta per esaminare il processo decisionale politico che ha preceduto l'attacco. Molti israeliani ritengono che i fallimenti del 7 ottobre vadano oltre l'esercito e accusano Netanyahu di una politica fallimentare di deterrenza e contenimento negli anni precedenti l'attacco, citando per esempio il fatto di avere consentito al Qatar di inviare denaro a Gaza e il fatto che sia stato messo da parte il rivale di Hamas, cioè l'Autorità nazionale palestinese (Anp) internazionalmente riconosciuta. Il primo ministro israeliano non si è assunto la responsabilità, affermando che risponderà alle domande più dure solo dopo la guerra. Nonostante la pressione pubblica, anche da parte delle famiglie delle circa 1.200 persone uccise nell'attacco del 7 ottobre e delle 251 prese in ostaggio a Gaza, Netanyahu ha resistito alle richieste di una commissione d'inchiesta.


Un aereo dell'aeronautica militare israeliana ha attaccato un posto di osservazione di Hezbollah nella zona di Einta, nel Libano meridionale. Secondo un portavoce dell'Idf, "il posto di osservazione costituisce una violazione degli accordi tra Israele e Libano". Lo riporta Ynet.


Sospetto attacco terroristico a sud di Haifa, nel nord del Israele, dove un uomo ha investito alcuni pedoni. Le autorità parlano di dieci feriti, alcuni di loro sono in gravi condizioni. Secondo quanto riportato dal Canale 12, il presunto terrorista, che è stato ucciso dalla polizia, è un arabo israeliano di 24 anni, originario della comunità di Ma'ale Iron.


Il servizio carcerario israeliano ha annunciato che sono stati appena rilasciati 643 detenuti palestinesi, nell'ultimo scambio con Hamas che ieri notte ha consegnato le salme di quattro ostaggi israeliani.


La squadra negoziale israeliana andrà al Cairo dopo l'approvazione del primo ministro Benjamin Netanyahu. Lo riferisce l'ufficio del premier, come riporta Haaretz.


L'affermazione di Israele che resterà nel corridoio Filadelfia tra Egitto e Gaza "viola l'accordo". Lo afferma Hamas, come riporta Haaretz. 


Un funzionario israeliano ha inviato una dichiarazione ai media israeliani affermando che l'Idf non si ritirerà dal corridoio Filadelfia, la zona cuscinetto tra Egitto e Gaza, nonostante l'accordo di cessate il fuoco imponga all'esercito di abbandonare il tratto di confine al termine della prima fase. "Non lasceremo il Philadelphia Corridor. Non permetteremo agli assassini di Hamas di aggirarsi di nuovo per i nostri confini con pick-up e armi, e non permetteremo loro di riarmarsi tramite il contrabbando", afferma il funzionario israeliano, sostenendo che Hamas stava usando la rotta per introdurre le armi nella Striscia.


Hamas ha dichiarato di essere pronta a negoziare la prossima fase del cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, dopo lo scambio in cui ha consegnato i resti di quattro ostaggi in cambio della liberazione di oltre 600 prigionieri palestinesi detenuti da Israele. È stato l'ultimo scambio concordato tra le due parti come parte della tregua che dovrebbe terminare questo fine settimana. I negoziati per una seconda fase, in cui Hamas rilascerebbe decine di ostaggi rimanenti in cambio di altri prigionieri e di un cessate il fuoco duraturo, non sono ancora iniziati. Hamas ha dichiarato che "l'unico modo" per Israele di garantire il rilascio degli ostaggi rimanenti è attraverso i negoziati e il rispetto dell'accordo. L'organizzazione ha avvertito che qualsiasi tentativo di ritrattare la tregua "porterà solo a più sofferenza" per i prigionieri e le loro famiglie.


Israele "non ha altra scelta" se non quella di avviare i negoziati per la seconda fase del cessate il fuoco a Gaza, poiché la prima fase scade sabato: lo ha affermato Hamas su Telegram. "Non ha altra scelta che avviare i negoziati per la seconda fase", si legge in un comunicato stampa diffuso dopo l'ultimo scambio di ostaggi e detenuti nella notte tra mercoledì e giovedì. Il gruppo sostiene che Israele non può avere "false scuse" per far deragliare il processo.


Israele ha ricevuto le bare di "quattro ostaggi caduti" a Gaza: lo rende noto l'ufficio del primo ministro. "Le bare - si legge in una nota - sono state trasferite, con la mediazione egiziana, a un'unità (dell'esercito) al valico di Kerem Shalom. Ora è iniziato un processo di identificazione preliminare sul suolo israeliano".


Un convoglio di autobus della Croce Rossa internazionale con a bordo "dozzine" di prigionieri palestinesi liberati dal carcere israeliano di Ofer, in Cisgiordania, è arrivato a Ramallah. Lo riferisce l'emittente qatariota Al Jazeera. Il rilascio dei palestinesi è avvenuto poco dopo che la Croce Rossa ha preso in custodia le bare di quattro ostaggi israeliani deceduti consegnate da Hamas. Le salme sono attualmente in viaggio verso Kerem Shalom per la consegna alle forze di difesa israeliane (Idf).


Un funzionario della sicurezza israeliano ha detto che Hamas ha consegnato alla Croce Rossa i corpi di 4 ostaggi israeliani. Lo scrive il Times of Israel. Si tratta delle salme di Itzik Elgarat, Tsahi Idan, Shlomo Mantzur e Ohad Yahalomi. Israele ha detto che i corpi verranno identificati al confine con Gaza. Nel frattempo - scrivono media arabi - il personale della Icrc a Gaza è pronto ad accogliere centinaia di detenuti palestinesi che verranno liberati durante la notte a Gaza. Si tratta di circa 400 persone, la maggior parte arrestate dopo il 7 ottobre. 

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