Gaza, rilasciati centinaia di detenuti palestinesi
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Secondo l'intesa, Israele può riprendere le ostilità dopo il 42° giorno dell'accordo con Hamas se ritiene che i negoziati non siano efficaci. Media: "Ufficiale del premier fu informato tre ore prima dell'assalto del 7 ottobre 2023"
di Redazione onlineLa guerra in Medioriente tra Israele e Hamas e che coinvolge Libano, Siria e Iran, è giunta al giorno 512. Israele adotta il piano proposto dal delegato Usa Steve Witkoff, per un "cessate il fuoco temporaneo durante il periodo del Ramadan e della Pasqua ebraica". Lo rende noto l'ufficio del premier israeliano. Nel primo giorno del piano, metà degli ostaggi vivi e dei caduti saranno liberati, e al termine, se si raggiunge un accordo su un cessate il fuoco permanente, saranno liberati gli altri rapiti vivi e i caduti". Hamas si è detta pronta a cedere il potere politico e la governance amministrativa della Striscia di Gaza a "un governo di unità palestinese". Gli ostaggi israeliani non verranno rilasciati completamente finché non sarà certo lo stop alla guerra. Media: "Ufficiale di Netanyahu fu informato tre ore prima dell'assalto di Hamas del 7 ottobre 2023". Anche un'indagine dell'esercito israeliano ha stabilito che gli islamisti palestinesi furono in grado di portare a termine l'attacco del 7 ottobre perché l'esercito valutò male le intenzioni di Hamas, sottovalutandone le capacità.
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L'ufficio del premier israeliano rende noto che "dopo una discussione sulla sicurezza presieduta da Benyamin Netanyahu, Israele adotta il piano proposto dal delegato Usa Steve Witkoff, per un cessate il fuoco temporaneo durante il periodo del Ramadan e della Pasqua. Nel primo giorno del piano, metà degli ostaggi vivi e dei caduti saranno liberati, e al termine - se si raggiunge un accordo su un cessate il fuoco permanente - saranno liberati gli altri rapiti vivi e i caduti".
L'Idf avvisò in un documento di numerosi e preoccupanti segnali di attività di Hamas a Gaza alle 3:30 del mattino del 7 ottobre, tre ore prima dell'azione dei terroristi al festival Nova, e lo ha inviato ai funzionari dell'intelligence di sette leader israeliani chiave, tra cui il primo ministro Benyamin Netanyahu e l'allora ministro della Difesa, Yoav Gallant. Lo riferisce Channel 12. L'ufficiale dei servizi segreti di Netanyahu e gli altri hanno tutti ricevuto il documento. Ma l'ufficiale del primo ministro non ha trasmesso le informazioni, si legge nel rapporto.
I negoziati per il prolungamento dell'accordo sulla tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi, proseguono oggi solo telefonicamente, le delegazioni non sono tornate al Cairo. Lo riferisce Ynet sottolineando che senza l'intervento attivo dell'inviato Usa per il Medioriente Steve Witkoff, non si prevedono sviluppi. Netanyahu ha già ordinato di prepararsi a un ritorno ai combattimenti, mentre l'ipotesi israeliana secondo cui Hamas avrebbe accettato di prolungare la fase uno per paura della ripresa della guerra si è rivelata errata. Hamas infatti ha respinto la richiesta di proroga della fase uno e stamani il portavoce Hazem Qassem ha dichiarato al canale qatariota al Arabi che Israele mira a recuperare gli ostaggi "mantenendo la possibilità di riprendere gli attacchi sulla Striscia di Gaza" e "evitando un impegno per la fine della guerra e il ritiro completo da Gaza". Ieri sera, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha tenuto una riunione straordinaria dopo il ritorno della delegazione negoziale da Il Cairo. Nei colloqui non è stato raggiunto alcun progresso poiché Hamas insiste nell'avviare i negoziati sulla seconda fase e chiede il ritiro dell'Idf dal Corridoio Filadelfia, al confine tra Gaza e l'Egitto.
Una fonte vicina a Hamas, che ha parlato con l'emittente saudita Asharq, ha affermato che Israele sta cercando di estendere l'attuale prima fase della tregua nella Striscia di Gaza, che termina oggi, e che Hamas considera questo "una violazione dell'accordo". Il gruppo palestinese "ha chiesto ai mediatori di obbligare Tel Aviv a implementare tutti i termini dell'accordo, perché Israele è quello che continua a violare e infrangere l'accordo, poiché sta ritardando l'ingresso nella seconda fase dei negoziati", ha aggiunto la fonte, secondo cui i colloqui di ieri al Cairo non sono riusciti ad avanzare su una seconda fase del cessate il fuoco per colpa della "procrastinazione di Israele".
Il portavoce di Hamas, Hazem Qassem, ha affermato che al momento non sono in corso colloqui per una seconda fase di cessate il fuoco a Gaza. La dichiarazione è arrivata dopo che il gruppo islamista ha riferito di respingere la "formulazione" di Israele di estendere la prima fase del cessate il fuoco, nel giorno in cui scade la prima fase dell'intesa.
L'Amministrazione Trump ha approvato la vendita di equipaggiamento militare ad Israele per un totale di 900 milioni di dollari: lo ha reso noto l'agenzia per la Cooperazione della Sicurezza e della Difesa statunitense (Dsca).