Gaza, rilasciati centinaia di detenuti palestinesi
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Lunedì a Doha partono le trattative per la fase due della tregua. Hamas pronta a liberare ostaggi in cambio di due mesi di cessate il fuoco
di Redazione onlineLa guerra in Medioriente tra Israele e Hamas e che coinvolge Libano, Siria e Iran, è giunta al giorno 520. Il ministro dell'Energia israeliano ha ordinato di interrompere la fornitura di energia elettrica alla Striscia di Gaza. Hamas: "Ricatto inaccettabile". Lunedì a Doha partono le trattative per la fase due della tregua. Israele ha inviato la propria delegazione. Dal canto suo Hamas ha fatto sapere di essere pronta a liberare altri ostaggi vivi in cambio di altri due mesi di cessate il fuoco. Nel frattempo Italia, Francia, Germania e Gran Bretagna promuovono il piano arabo per Gaza definendolo "realistico" e giudicandolo valido per la ricostruzione della Striscia. Violenti scontri in Siria, Jolani: "Nessuna clemenza per chi ha ucciso i civili".
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Hamas ha accusato Israele di "ricatto a buon mercato e inaccettabile" per la sua decisione di interrompere la fornitura di elettricità alla Gaza devastata dalla guerra, nel tentativo di fare pressione sui militanti palestinesi affinchè rilascino gli ostaggi. "Condanniamo fermamente la decisione dell'occupazione di tagliare l'elettricità a Gaza, dopo averla privata di cibo, medicine e acqua", ha affermato Izzat al-Rishq, un membro dell'ufficio politico di Hamas in una dichiarazione, aggiungendo che si trattava di "un disperato tentativo di fare pressione sul nostro popolo e sulla sua resistenza attraverso tattiche di ricatto a buon mercato e inaccettabili".
Il presidente ad interim della Siria Al Jolani ha giurato che il suo governo riterrà responsabile chiunque è coinvolto nelle uccisioni dei civili, dopo giorni di violenza nel paese. "Riterremo responsabile, con fermezza e senza clemenza, chiunque è coinvolto nello spargimento di sangue di civili, o che ha oltrepassato i poteri dello Stato", ha detto in un video pubblicato dall'agenzia di stampa statale Sana, aggiungendo che sarebbe stato formato un comitato per "proteggere la pace civile".
Un nuovo accordo per un cessate il fuoco a Gaza durante il quale saranno rilasciati tutti gli ostaggi di Hamas è possibile anche nell'arco di settimane. Lo ha detto l'inviato di Donald Trump per gli ostaggi, Adam Boehler, in un'intervista a Cnn. "Penso che qualcosa potrebbe esserci in settimane", ha aggiunto. "Direi che c'è abbastanza per fare un accordo fra quello che Hamas vuole e ha accettato e quello che Israele vuole e accetta", ha messo in evidenza.
GIl ministro dell'Energia e delle Infrastrutture israeliano, Eli Cohen, ha firmato un ordine che impone la cessazione della trasmissione di elettricità nella Striscia di Gaza. Il documento, che ha la data del 9 marzo 2025, afferma che il provvedimento è stato adottato in base ai poteri conferiti dalla licenza concessa alla Israel Electric Corporation nel 1997, specificando che il ministro ha autorizzato la sospensione immediata della fornitura di energia elettrica all'enclave palestinese. "Con la presente ordino al licenziatario di cessare la vendita di elettricità alla Striscia di Gaza", si legge nell'ordine firmato, secondo quanto riferisce il quotidiano israeliano "Israel Hayom".
Due persone sono rimaste ferite dopo l'esplosione di un'autobomba nel sud di Tel Aviv. Lo riferiscono le autorità, citate dal Times of Israel. L'esplosione si è verificata sulle corsie in direzione sud dell'autostrada Ayalon vicino allo svincolo La Guardia, secondo la polizia, che indaga sulle cause dell'esplosione. Dalle riprese video si vedono diverse auto gravemente danneggiate sull'autostrada, che è stata chiusa, causando molto traffico. Stando ad alcuni media in lingua ebraica uno dei feriti è Shlomo Lahiani, ex sindaco di Bat Yam, un sobborgo a sud della città. Le autobomba in Israele, riferisce Times of Israel, sono comunemente associate alla criminalità della malavita piuttosto che al terrorismo.
Le uccisioni di civili in Siria "devono cessare immediatamente". Lo afferma in un comunicato Volker Turk , Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti umani.
Il ministro delle Finanze israeliano Smotrich ha dichiarato che il governo, sotto la guida del primo ministro Netanyahu e del ministro della Difesa Katz, sta lavorando per creare una "amministrazione per la migrazione" che sovrintenderà all'esodo dei residenti palestinesi dalla Striscia di Gaza. Lo scrivono i media israeliani. Rivolgendosi al Caucus della Terra di Israele alla Knesset, Smotrich ha affermato che la questione del bilancio per il piano "non sarà un ostacolo" e ha definito il compito logisticamente "complesso": "Se facciamo uscire 5mila gazawi al giorno, ci vorrà un anno", ha spiegato.
L'Unione europea "accoglie con favore il piano arabo di ripresa e ricostruzione presentato al vertice del Cairo il 4 marzo e adottato anche dall'Oci. Questo piano rappresenta una base seria per le discussioni sul futuro della Striscia di Gaza, e l'UE discuterà queste idee con i suoi partner arabi". Così, in una nota, l'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza della Ue, Kaja Kallas, in merito al piano arabo per Gaza. "Qualsiasi piano per il futuro di Gaza deve fornire soluzioni credibili per la ricostruzione, la governance e la sicurezza. Gli sforzi di recupero e ricostruzione devono basarsi su un solido quadro politico e di sicurezza accettabile sia per gli israeliani che per i palestinesi, che garantisca pace e sicurezza a entrambe le parti", prosegue la nota.
Dopo l'annuncio del presidente Donald Trump che gli Stati Uniti si ritireranno dall'Organizzazione mondiale della sanità, i legislatori israeliani sono pronti a incontrarsi per discutere della possibilità che Israele segua l'esempio americano. Secondo il sito web della Knesset, il Parlamento israeliano, la Commissione sanitaria terrà un dibattito speciale sul "ritiro di Israele dall'Organizzazione mondiale della sanità" domani. Il sito di notizie Walla riporta che il dibattito dovrebbe tenersi su richiesta dei membri del Likud del primo ministro Benjamin Netanyahu e dei parlamentari dei partiti di estrema destra Religious Zionism e Otzma Yehudit. "La politica dell'organizzazione è spesso macchiata da antisemitismo e chiara discriminazione contro Israele e costituisce una grave violazione della legittimità dello Stato di Israele come stato sovrano", dicono i legislatori citati dal sito.
L'esercito israeliano ha reso noto di aver condotto un attacco aereo contro militanti che piazzavano un ordigno esplosivo nel nord di Gaza. "Stamattina, diversi terroristi sono stati identificati mentre operavano in prossimità delle truppe dell'Idf e tentavano di piazzare un ordigno esplosivo nel terreno nel nord di Gaza", ha affermato l'esercito in un comunicato, aggiungendo che un aereo da guerra israeliano "ha colpito i terroristi".