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Netanyahu: "Pronti a discutere la fase finale della tregua, Hamas deponga le armi e lasci la Striscia"
di Redazione online© Afp
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La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas e che coinvolge Libano, Siria, Iran e Yemen, è giunta al giorno 542. Donald Trump: "La scelta per gli Houthi è chiara: smettete di sparare alle navi statunitensi e noi smetteremo di colpire voi. Altrimenti, abbiamo appena iniziato, e il vero dolore deve ancora arrivare, sia per gli Houthi che per i loro sponsor in Iran". Teheran chiarisce: "L'Iran non sta cercando di dotarsi di armi nucleari, ma non avrà altra scelta nel caso di un attacco. Un leader di Hamas, Sami Abu Zuhri, invita i sostenitori del movimento in tutto il mondo a imbracciare le armi e a combattere il piano del presidente americano Donald Trump di trasferire più di due milioni di abitanti di Gaza in Paesi confinanti come Egitto e Giordania. I fondamentalisti affermano inoltre che sono almeno 1.001 le persone rimaste uccise nella Striscia dopo la ripresa dei raid israeliani (18 marzo). Nel frattempo il premier Benjamin Netanyahu, durante una riunione del governo, afferma che Israele è disposto a parlare della "fase finale" di un accordo con Hamas per il rilascio degli ostaggi e il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. "Siamo pronti. Hamas deporrà le armi. Ai suoi leader sarà permesso di andarsene", dichiara il premier israeliano. Intanto, sul campo continua la battaglia. I miliziani accusano: "Raid di Israele sugli sfollati a Gaza, 8 morti di cui 5 bimbi". La Mezzaluna rossa palestinese: trovati i corpi di soccorritori dopo gli spari dell'esercito di Tel Aviv contro una squadra di ambulanze. Folla alla cerimonia funebre.
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L'Iran non sta cercando di dotarsi di armi nucleari, ma "non avrà altra scelta" nel caso di un attacco al Paese. Lo ha detto Ali Larijani, stretto consigliere della guida suprema dell'Iran.
"I terroristi Houthi sostenuti dall'Iran sono stati decimati dai continui attacchi delle ultime due settimane. Molti dei loro combattenti e leader non sono più tra noi. Li colpiamo ogni giorno e ogni notte, sempre più duramente. Le loro capacità di minacciare la navigazione e la regione stanno rapidamente scomparendo. I nostri attacchi continueranno finché non cesseranno di essere una minaccia per la libertà di navigazione". Lo ha scritto su Truth il presidente Donald Trump. "La scelta per gli Houthi è chiara: smettete di sparare alle navi statunitensi e noi smetteremo di colpire voi. Altrimenti, abbiamo appena iniziato, e il vero dolore deve ancora arrivare, sia per gli Houthi che per i loro sponsor in Iran", ha spiegato.
Centinaia di manifestanti contro il governo e favorevoli al rilascio immediato degli ostaggi hanno bloccato tutti gli ingressi alla Knesset, il Parlamento israeliano, a Gerusalemme. Lo riferisce Haaretz. E' il quattordicesimo giorno di proteste, iniziate con l'annuncio della destituzione del capo del servizio di sicurezza dello Shin Bet, Ronen Bar.
Almeno dieci persone sono state uccise e altre sono rimaste ferite in un raid israeliano che ha colpito Gaza City. Lo riferisce Al Jazeera sottolineando che tra i morti ci sono anche tre bambini. Secondo quanto riferisce l'emittente, il bombardamento ha colpito una casa residenziale in Yaffa Street a Gaza City.
Decine di persone si sono riunite al funerale di alcuni dei 15 soccorritori uccisi dal fuoco israeliano durante un'operazione di terra a Rafah la scorsa settimana. La Federazione internazionale delle Società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (FICR) l'ha definito l'attacco più mortale contro i suoi medici da diversi anni. Raed al-Nems, portavoce della Mezzaluna Rossa palestinese, ha detto che i paramedici sono stati "uccisi a sangue freddo" nonostante indossassero uniformi e operassero in ambulanze chiaramente contrassegnate. Durante le preghiere funebri, i loro sudari erano ricoperti da striscioni della Mezzaluna Rossa. L'ufficio umanitario delle Nazioni Unite ha riferito che tra i morti ci sono otto operatori della Mezzaluna Rossa, sei membri della Difesa civile di Gaza, che opera sotto il governo di Hamas, e un lavoratore delle Nazioni Unite. I soccorritori hanno potuto accedere all'area solo dopo quasi una settimana per recuperare i corpi. Le riprese dell'operazione di recupero avvenuto ieri, diffuse dall'Onu, mostrano i lavoratori della Protezione Civile che scavano in un cumulo di sabbia e tirano fuori un corpo che indossava lo stesso giubbotto arancione dei loro. L'esercito israeliano ha ammesso che le sue forze hanno aperto il fuoco su diversi veicoli che destavano sospetti avanzando senza fari o segnali di emergenza. L'esercito ha precisato che tra le vittime c'erano un membro di Hamas e altri otto militanti.
"La Corte fa affidamento sugli Stati per l'esecuzione delle sue decisioni. Non si tratta solo di un obbligo giuridico nei confronti della Corte stessa come previsto dallo Statuto di Roma, ma anche di una responsabilità verso gli altri Stati parte". Così un portavoce della Corte penale internazionale, in merito alla visita in Ungheria del premier israeliano Benyamin Netanyahu, atteso mercoledì da Viktor Orban nonostante il mandato d'arresto internazionale a suo carico. "Non spetta ai singoli Stati valutare unilateralmente la legittimità o la validità delle decisioni della Cpi", aggiunge il portavoce.
Il ministero della Sanità di Hamas ha riferito che sono 1.001 i morti dalla ripresa dei raid israeliani su Gaza, registrata il 18 marzo. I fondamentalisti precisano che 80 persone sono rimaste uccise nelle ultime 48 ore, facendo salire a 50.357 morti il bilancio totale delle vittime dal 7 ottobre 2023.
Un alto leader di Hamas ha invitato i sostenitori del movimento in tutto il mondo a imbracciare le armi e a combattere il piano del presidente americano Donald Trump di trasferire più di due milioni di abitanti di Gaza in Paesi confinanti come Egitto e Giordania. "Di fronte a questo piano sinistro, che unisce massacri e carestia, chiunque possa portare armi, in qualsiasi parte del mondo, deve agire", ha affermato Sami Abu Zuhri. "Non trattenere un esplosivo, un proiettile, un coltello o una pietra. Lasciate che tutti rompano il loro silenzio".
L'esercito israeliano ha emesso un ordine di evacuazione che riguarda la maggior parte della città meridionale di Rafah nella Striscia di Gaza. Lo scorso maggio Israele ha lanciato una grande operazione a Rafah, al confine con l'Egitto, lasciando gran parte della città in rovina. Le forze israeliane si sono impossessate di una zona cuscinetto strategica lungo il confine e non si sono ritirate come previsto dall'accordo di cessate il fuoco. Israele ha dichiarato di aver bisogno di mantenere una presenza in quella zona per impedire il contrabbando di armi.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato di avere deciso di nominare l'ex comandante della Marina, il maggiore generale Eli Sharvit, come prossimo capo dello Shin Bet. Sharvit ha prestato servizio per 36 anni nelle Idf, cinque dei quali come comandante della Marina. "In questa posizione, ha guidato la costruzione della forza di difesa marittima nelle acque economiche e ha gestito complessi sistemi operativi contro Hamas, Hezbollah e Iran", ha affermato l'ufficio del primo ministro. "Lo Shin Bet è un'organizzazione con ampi diritti, che ha subito un forte scossone il 7 ottobre. Il primo ministro è convinto che il maggiore generale Sharvit sia la persona giusta per la posizione".
La Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa ha annunciato la sua "indignazione" per l'uccisione di otto colleghi medici in servizio a Gaza, chiedendo: "Quando finirà?" "Siamo affranti. Questi operatori dedicati delle ambulanze stavano soccorrendo i feriti. Erano operatori umanitari. Indossavano emblemi che avrebbero dovuto proteggerli; le loro ambulanze erano chiaramente contrassegnate. Avrebbero dovuto tornare dalle loro famiglie, ma non l'hanno fatto", ha affermato il segretario generale della Ficr Jagan Chapagain in una dichiarazione.