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Netanyahu alla Casa Bianca: "Sul nucleare o l'Iran accetta di smantellare le sue strutture o c'è l'opzione militare"

Il premier israeliano: "Siamo d'accordo con il presidente Trump che Teheran non deve avere armi nucleari"

di Redazione online
08 Apr 2025 - 17:21
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© Afp
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La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas e che coinvolge Libano, Siria, Iran e Yemen, è giunta al giorno 550. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha incontrato Donald Trump alla Casa Bianca: "Siamo d'accordo che l'Iran non deve avere armi nucleari", ha detto. E questo può avvenire con un accordo del tipo Libia (cioè distruggere le strutture e smantellare tutti i dispositivi sotto la supervisione americana) oppure, ha aggiunto Netanyahu, "l'opzione militare è sul tavolo". Per il presidente Usa, inoltre, "la guerra a Gaza finirà in un futuro non troppo lontano. Stiamo valutando un altro cessate il fuoco, libereremo gli ostaggi". L'emittente Al Jazeera riporta che caccia israeliani hanno bombardato una moschea nel centro di Khan Younis, nel sud della Striscia, causando decine di morti, almeno 5 sarebbero bambini.


Dopo che l'Alta Corte di Israele ha emesso un'ordinanza provvisoria che mantiene in carica il capo dello Shin Bet, Ronen Bar, l'ufficio del primo ministro Netanyahu ha definito la sentenza "sconcertante". In una dichiarazione rilasciata dall'aereo di Netanyahu, dove il primo ministro è in viaggio di ritorno in Israele dagli Stati Uniti, l'ufficio del premier ha sottolineato che i giudici hanno confermato l'autorità del governo di rimuovere il capo dell'agenzia di spionaggio Shin Bet. "Pertanto, la decisione dell`Alta Corte di posticipare di 10 giorni la fine del mandato dello Shin Bet è sconcertante", ha affermato l`ufficio del primo ministro. Tuttavia, la dichiarazione non indica se Netanyahu rispetterà la sentenza, anche se i membri del governo hanno detto di volerla ignorare.


Un funzionario di Hamas ha detto all'Afp che è "necessario raggiungere un cessate il fuoco" nella Striscia di Gaza, tre settimane dopo che Israele ha ripreso i bombardamenti sul territorio palestinese. "Questa guerra non può continuare indefinitamente, ed è quindi necessario raggiungere un cessate il fuoco", ha detto all'Afp Hossam Badran, membro dell'ufficio politico di Hamas, aggiungendo che "la comunicazione con i mediatori è ancora in corso" ma che "finora non ci sono nuove proposte".


I prossimi colloqui tra Stati Uniti e Iran di sabato non sono un negoziato, ma un incontro che mira a determinare "cosa è possibile" nelle conversazioni con Teheran. Lo ha chiarito la portavoce del Dipartimento di Stato americano, Tammy Bruce. "Questa non è una negoziazione. Non ci sono cose in fase di negoziazione a questo riguardo. Mi è stato descritto come qualcosa che riguarda la determinazione di cosa è possibile nelle conversazioni. È un touchback, e questa è la portata di quello che accadrà", ha affermato Bruce commentando i prossimi colloqui.


La Corte Suprema israeliana ha stabilito che il capo dello Shin Bet, Ronen Bar, resterà al suo posto "fino a una decisione successiva", dopo un'udienza durata ore sulla contestata decisione del governo di licenziarlo. "È stato emesso un ordine preliminare che stabilisce che Ronen Bar, il capo dello Shin Bet, continuerà a svolgere i suoi compiti fino a una decisione successiva", ha affermato la Corte, aggiungendo che "non c'è nulla che impedisca i colloqui con i candidati per la carica, senza annunciare una nomina". Durante l'udienza ci sono stati urla e caos in aula da parte degli oppositori al premier Netanyahu.


Il segretario generale Onu Antonio Guterres ha accusato Israele per aver trasformato Gaza in un "campo di sterminio". "L'attuale percorso è un vicolo cieco, totalmente intollerabile agli occhi del diritto internazionale e della storia, e il rischio che la Cisgiordania occupata si trasformi in un'altra Gaza lo rende ancora peggiore. È tempo di porre fine alla disumanizzazione, proteggere i civili, liberare gli ostaggi, garantire aiuti salvavita e rinnovare il cessate il fuoco", ha aggiunto.


"È trascorso più di un mese senza che un solo aiuto sia arrivato a Gaza. In quanto potenza occupante, Israele ha obblighi inequivocabili ai sensi del diritto internazionale umanitario, ma niente di tutto ciò sta accadendo, nessuna fornitura umanitaria può entrare nella Striscia". Lo ha detto il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres. "Le agenzie delle Nazioni Unite e i nostri partner sono pronti e determinati a consegnare gli aiuti - ha proseguito - ma le autorità israeliane hanno recentemente proposto meccanismi di autorizzazione che rischiano di limitare in modo spietato gli aiuti fino all'ultima caloria e all'ultimo granello di farina. Voglio essere chiaro: non parteciperemo ad alcun accordo che non rispetti pienamente i principi umanitari, ossia umanità, imparzialità, indipendenza e neutralità". Guterres ha poi sottolineato che "deve essere garantito un accesso umanitario senza ostacoli e al personale umanitario deve essere fornita la protezione che gli è accordata dal diritto internazionale". 


"Il secondo argomento di cui abbiamo parlato con il presidente Trump, dopo l'Iran, è Gaza. Siamo determinati a distruggere Hamas, e allo stesso tempo siamo determinati a riportare a casa tutti i nostri ostaggi. Abbiamo anche discusso della visione del presidente Usa perché siamo attualmente in contatto con Paesi che vedono la possibilità di accogliere molti abitanti di Gaza. È importante, perché alla fine è quello che deve accadere". Lo afferma in un video il premier israeliano Benyamin Netanyahu dopo l'incontro di ieri sera alla Casa Bianca con il presidente Trump. 


"Siamo d'accordo con il presidente Trump che l'Iran non deve avere armi nucleari. Questo può avvenire con un accordo, ma solo se l'accordo è del tipo Libia: entrare, distruggere le strutture, smantellare tutti i dispositivi, sotto la supervisione e con l'esecuzione americana va bene. La seconda possibilità è che non accada. Che continuino a tirare avanti i negoziati, e in tal caso l'opzione militare è sul tavolo. Tutti capiscono questo. Ne abbiamo parlato a lungo". Lo dice il premier israeliano Benyamin Netanyahu in un video appena pubblicato dopo avere incontrato ieri sera il presidente Usa alla Casa Bianca. 


"Non si possono spostare e privare le persone dei loro diritti, primo tra tutti quello alla vita e poi a stare nella loro terra, di avere assistenza e proprietà, i loro affetti e i loro affari. La pace vera si deve costruire sulla giustizia e non sull'ingiustizia". Così il parroco cattolico di Gaza, padre Gabriel Romitelli, replica all'ipotesi formulata da Donal Trump di trasformare la Striscia in una riviera turistica trasferendo la popolazione altrove. "Bisogna rispettare il diritto di ogni essere umano, a prescindere dalla sua cittadinanza, dalla sua religione, la sua situazione - dice a Vatican News -. Il popolo palestinese di questa parte di Terra Santa è costituito da due milioni e 300 mila persone, sono persone umane!" E "uno dei diritti umani riconosciuto universalmente - conclude - è il diritto ad avere la propria terra". 


Il Cremlino accoglie con favore l'annuncio di negoziati in Oman tra gli Usa e l'Iran sul nucleare. Lo ha detto il portavoce Dmitry Peskov, citato dalla Tass. 


Il Commissario generale dell'Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa), Philippe Lazzarini, ha lanciato un appello per la situazione di Gaza denunciando il comportamento di Israele. "A causa dell'assedio delle autorità israeliane, a un'intera popolazione vengono negati i beni di prima necessità per la sopravvivenza - ha detto -. Aiuti umanitari, forniture mediche e commerciali, cibo e carburante sono vietati a Gaza da oltre un mese. I leader mondiali devono agire, con fermezza, urgenza e decisione, per sostenere i principi fondamentali del diritto umanitario internazionale".


Il capo dell'intelligence degli Houthi Abdul Nasser Sarhan Al-Kamali è stato ucciso in un raid degli Stati Uniti. Lo riporta l'emittente Al-Arabiya, citando lo stesso gruppo yemenita. L'emittente inoltre, citando fonti, riferisce di diversi raid aerei lanciati dagli Usa nella serata di lunedì su postazioni degli Houthi in Yemen. 


La Protezione civile di Gaza, controllata da Hamas, ha affermato che 19 persone sono state uccise negli attacchi israeliani nella Striscia da lunedì sera.


"Sabato si terranno in Oman colloqui indiretti ad alto livello" tra Stati Uniti e Iran. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri iraniano Seyed Abbas Araghchi. "Questa è tanto un'opportunità quanto un test. La palla è nel campo americano", ha scritto Araghchi su X dopo che il presidente statunitense Donald Trump ha affermato da parte sua che Washington inizierà sabato colloqui "diretti" con Teheran sul suo programma nucleare. 


Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha ribadito il suo impegno a concordare la liberazione degli ostaggi che si trovano ancora nella Striscia di Gaza. Lo ha detto parlando ai giornalisti nello Studio Ovale, dopo il bilaterale di oggi con il premier israeliano, Benjamin Netanyahu. "Stiamo valutando un altro cessate il fuoco", ha aggiunto. 


"Sabato inizieranno colloqui diretti con l'Iran. Speriamo abbiano successo". Lo ha detto Donald Trump nello Studio Ovale. "Siamo in un territorio pericoloso, è per il bene dell'Iran che i colloqui si concludano in modo positivo", ha aggiunto il presidente americano. 

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