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Israele, Katz: "Se si raggiunge un accordo sugli ostaggi, stop all'offensiva" | Macron: "La Francia potrebbe riconoscere la Palestina a giugno"

Secondo fonti della sicurezza israeliana, l'Idf ha finora distrutto solo un quarto della rete di tunnel di Hamas nella Striscia di Gaza, quindi il 75% è ancora intatto

di Redazione online
09 Apr 2025 - 22:40

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas e che coinvolge Libano, Siria, Iran e Yemen, è giunta al giorno 551. Se si dovesse raggiungere un accordo sugli ostaggi, "l'offensiva israeliana si fermerà immediatamente. Ma nel frattempo l'esercito si sta preparando a una grande mossa per sconfiggere Hamas, che include la mobilitazione di un ampio numero di riservisti". Lo ha dichiarato il ministro della Difesa, Israel Katz. Secondo fonti della sicurezza israeliana, l'Idf ha finora distrutto solo un quarto della rete di tunnel di Hamas nella Striscia di Gaza, quindi il 75% è ancora intatto. Intanto il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato che la Francia potrebbe riconoscere uno Stato palestinese ''a giugno'', in occasione di una conferenza copresieduta insieme all'Arabia Saudita a New York.

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Emmanuel Macron ha annunciato che la Francia potrebbe riconoscere uno Stato palestinese ''a giugno'', in occasione di una conferenza copresieduta insieme all'Arabia Saudita a New York. ''Dobbiamo andare verso un riconoscimento e quindi nei prossimi mesi lo faremo", ha detto Macron intervistato da France 5. ''Il nostro obiettivo - ha aggiunto - è da qualche parte a giugno, insieme all'Arabia saudita, presiedere questa conferenza (sulla Palestina, ndr), dove potremo finalizzare questo movimento di riconoscimento reciproco".


Se si dovesse raggiungere un accordo sugli ostaggi, "l'offensiva israeliana si fermerà immediatamente. Ma nel frattempo l'esercito si sta preparando a una grande mossa per sconfiggere Hamas, che include la mobilitazione di un ampio numero di riservisti". Lo ha dichiarato il ministro della Difesa, Israel Katz.


È salito a 29 morti e quasi 80 dispersi il bilancio di un attacco delle Forze di difesa di Israele (Idf) che ha colpito il quartiere di Shujaya, nella parte orientale di Gaza City, nel nord della Striscia. Lo ha riferito l'emittente panaraba di proprietà qatariota "Al Jazeera". Il movimento islamista palestinese Hamas ha commentato l'accaduto affermando che "i massacri in corso contro il nostro popolo, con il sostegno statunitense, sono una macchia sul volto della comunità internazionale". "I brutali crimini commessi sotto gli occhi di tutto il mondo contro civili innocenti e indifesi non rimarranno impuniti e non saranno dimenticati", si legge nella nota del gruppo armato.


Secondo fonti della sicurezza israeliana citate da Channel 12, l'Idf ha finora distrutto solo un quarto della rete di tunnel di Hamas nella Striscia di Gaza, quindi il 75% è ancora intatto. Le stesse fonti riferiscono che anche un numero significativo di tunnel usati per i contrabbando di armi che attraversano il confine tra Egitto e Gaza risulta ancora intatto. Due settimane fa, l'unità Yahalom dell'Idf ha smantellato un tunnel lungo un chilometro, e attualmente, tre divisioni dell'Idf sono operative nell'area.


L'Iran "ha il diritto di sviluppare un'industria nucleare pacifica e qualsiasi aggressione o minaccia da parte dei nemici contro l'industria riceverà una risposta seria, decisa e devastante". Lo ha dichiarato la Commissione per la Sicurezza Nazionale del Parlamento iraniano. "Invece di usare il linguaggio della forza e delle minacce contro Teheran, i Paesi arroganti dovrebbero onorare il loro impegno e costruire reattori atomici per la produzione di energia in Iran, a compensazione del loro debito", si legge nella dichiarazione.


L'Indonesia è pronta a dare rifugio temporaneo ai palestinesi colpiti dalla guerra a Gaza: lo ha dichiarato il presidente Prabowo Subianto, stimando che nella prima ondata potrebbero esserci 1.000 persone. Il presidente indonesiano, che in questi giorni si recherà in Medio Oriente e Turchia, ha dichiarato di aver dato istruzioni al suo ministro degli Esteri di discutere con la parte palestinese e le altre parti: "Siamo pronti a evacuare i feriti, i traumatizzati, gli orfani", ha detto. L'Indonesia è un Paese a maggioranza musulmana ed è il primo a dichiarare pubblicamente la disponibilità ad accogliere i palestinesi di Gaza.


Il capo dello Shin Bet, Ronen Bar, resta al suo posto "fino alla prossima decisione". La Corte Suprema israeliana decide che, per ora, Netanyahu non può silurare il capo della sicurezza interna, rimandando la decisione dell'esecutivo che ha aperto l'ennesimo terreno di scontro tra Bibi e la magistratura e provocato un'ondata di proteste in tutto Israele, diventando simbolo dell'opposizione al premier. Una sentenza "sconcertante", l'ha definita il primo ministro.

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