Usa, Trump incontra Netanyahu alla Casa Bianca
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Katz: "Se si raggiunge un accordo sugli ostaggi, stop all'offensiva di Israele a Gaza"
di Redazione onlineLa guerra in Medioriente tra Israele e Hamas e che coinvolge Libano, Siria, Iran e Yemen, è giunta al giorno 552. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha definito i firmatari della lettera a favore del ritorno degli ostaggi detenuti dal movimento islamista palestinese Hamas a Gaza "un gruppo di estremisti". Il premier li ha accusati di cercare di distruggere "ancora una volta la societa' israeliana dall'interno". Netanyahu ha inoltre espresso il suo sostegno alla decisione del capo dell'Aeronautica militare israeliana, il generale Tomer Bar, di licenziare tutti i riservisti attivi che hanno firmato la lettera in cui criticavano la guerra in corso contro Hamas. Intanto, un funzionario di Hamas ha dichiarato che il gruppo militante ha accolto con favore l'annuncio del presidente francese, Emmanuel Macron, secondo cui Parigi potrebbe riconoscere uno Stato palestinese entro giugno, salutandolo come un "passo importante".
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Per la prima volta, l'esercito libanese è entrato nelle basi di Hezbollah a nord del fiume Litani e ha quasi completato lo smantellamento delle infrastrutture terroristiche dell'organizzazione fondamentalista legata all'Iran nel sud del Paese. Lo riferiscono i media arabi e israeliani. Hezbollah non ha mai ceduto prima basi all'esercito libanese a nord del fiume.
L'espulsione degli ispettori dell'Aiea da parte dell'Iran rappresenterebbe un'"escalation" e un "errore di calcolo". Lo ha detto la portavoce del dipartimento di Stato, Tammy Bruce, in un briefing con la stampa.
"Ci auguriamo che i colloqui di sabato con l'Iran portino alla pace". Lo ha detto il segretario di Stato Marco Rubio in una riunione di governo ribadendo che i contatti saranno "diretti" nonostante la smentita di Teheran.
"Siamo vicini alla liberazione degli ostaggi a Gaza": lo ha detto Donald Trump in una riunione di governo.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha definito i firmatari della lettera a favore del ritorno degli ostaggi detenuti dal movimento islamista palestinese Hamas a Gaza "un gruppo di estremisti". Il premier li ha accusati di cercare di distruggere "ancora una volta la società israeliana dall'interno". Netanyahu ha inoltre espresso il suo sostegno alla decisione del capo dell'Aeronautica militare israeliana, il generale Tomer Bar, di licenziare tutti i riservisti attivi che hanno firmato la lettera in cui criticavano la guerra in corso contro Hamas. "Rifiutarsi di servire è rifiutarsi di servire, anche se solo accennato con un linguaggio edulcorato", ha affermato Netanyahu in una dichiarazione, aggiungendo che "le dichiarazioni che indeboliscono le Forze di difesa israeliane e rafforzano i nostri nemici in tempo di guerra sono imperdonabili".
Un funzionario di Hamas ha dichiarato che il gruppo militante ha accolto con favore l'annuncio del presidente francese, Emmanuel Macron, secondo cui Parigi potrebbe riconoscere uno Stato palestinese entro giugno, salutandolo come un "passo importante". "La Francia, in quanto Paese con peso politico e membro permanente del Consiglio di Sicurezza (Onu), ha la capacità di influenzare il corso di soluzioni eque e di spingere per la fine dell'occupazione e la realizzazione delle aspirazioni del popolo palestinese", ha dichiarato Mahmud Mardawi all'Afp.
"Non c'è molto tempo per fare l'accordo con l'Iran. Non possiamo permettere che abbiamo l'arma nucleare". Lo ha detto Donqald Trump a due giorni dall'inizio dei colloqui con Teheran in Oman sabato.