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Hamas: "Se Israele porrà fine alla guerra, siamo pronti a rilasciare tutti gli ostaggi in cambio dei detenuti palestinesi"

Iran-Usa, l'Italia disponibile a ospitare i colloqui sul nucleare a Roma. Un raid dell'Idf colpisce l'ospedale di Gaza. Gli Usa bombardano lo Yemen come rappresaglia contro gli Houthi

di Redazione online
14 Apr 2025 - 12:54

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas e che coinvolge Libano, Siria, Iran e Yemen, è giunta al giorno 556.Un alto funzionario di Hamas ha dichiarato che il gruppo fondamentalista è pronto a rilasciare tutti gli ostaggi israeliani in cambio di un "serio scambio di detenuti palestinesi" e se Israele porrà fine alla guerra a Gaza. L'Italia dà la sua disponibilità a ospitare a Roma i colloqui tra Iran e Usa sul nucleare. Il vicepremier Tajani: "Siamo sempre pronti a sostenere i negoziati per costruire la pace". Intanto, gli Houthi hanno lanciato dallo Yemen contro Israele un missile balistico, che è stato intercettato. Non ci sono notizie di vittime o danni causati dall'attacco. Le sirene di allarme si sono attivate in tutto il centro di Israele, a Gerusalemme e a Tel Aviv, dove l'aeroporto Ben Gurion è stato chiuso. Rappresaglia americana nello Yemen, bombardata una fabbrica vicino alla capitale. L'esercito israeliano ha bombardato l'Ospedale Battista di Gaza.

L'ospedale di Gaza City bombardato da Israele: distrutto il pronto soccorso

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"L'Europa ha sempre sostenuto la soluzione dei due Stati, questa posizione conta, ora si deve tradurre in leadership e contribuire a terminare l'occupazione d'Israele, non solo sostegno". Lo ha detto il premier palestinese Mohammad Mustafa al termine del primo dialogo di alto livello Ue-Palestina. "Nella nostra opinione è il momento della verità: a Gaza sono stati uccisi 50mila palestinesi e in Cisgiordania continuano gli espropri della terra. Il silenzio accresce solo l'impunità", ha aggiunto.


"Israele ha il diritto di difendersi ma la sue azioni correnti a Gaza vanno oltre la proporzionale autodifesa". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue, Kaja Kallas, al termine del Consiglio Affari Esteri del Lussemburgo.


Un alto funzionario di Hamas ha dichiarato che il gruppo fondamentalista è pronto a rilasciare tutti gli ostaggi israeliani in cambio di un "serio scambio di detenuti palestinesi" e se Israele porrà fine alla guerra a Gaza. "Siamo pronti a liberare tutti i prigionieri israeliani in cambio di un serio scambio di prigionieri, della fine della guerra, del ritiro delle forze israeliane dalla Striscia di Gaza e dell'ingresso di aiuti umanitari", ha detto all'Afp Taher al-Nunu. Il funzionario di Hamas ha anche accusato: "Il problema non è il numero di ostaggi, ma piuttosto il fatto che l'occupazione sta rinnegando i propri impegni, bloccando l'attuazione dell'accordo di cessate il fuoco e continuando la guerra".


Per ospitare i negoziati Iran-Usa a Roma "abbiamo ricevuto la richiesta da parte delle parti interessate, da parte dell'Oman che svolge il ruolo di mediatore e abbiamo dato una risposta positiva. Siamo pronti ad accogliere, come sempre, incontri che possono essere portatori di risultati positivi, in questo caso sulla questione nucleare". Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. "Roma si conferma capitale di pace e di mediazione. Non è la prima volta che ci sono incontri di questo tipo nel nostro Paese e noi siamo disposti a fare tutto ciò che serve e continueremo a sostenere tutti i negoziati che possono portare a un risolvere la questione del nucleare, ma anche a costruire la pace". 


Secondo quanto affermato dall'esercito israeliano, l'aeronautica militare di tel Aviv ha colpito oltre 35 obiettivi nella Striscia di Gaza. Tra gli obiettivi c'erano un sito di produzione di armi nella zona centrale di Gaza e un sito di lancio di razzi. Nel nord di Gaza, le truppe della 252ª Divisione hanno diretto un attacco aereo contro una cellula di agenti che pianificavano di tendere un'imboscata alle forze.


Un alto funzionario di Hamas ha dichiarato alla tv libanese al Mayadeen che l'organizzazione ha ricevuto una proposta da Israele che chiede il rilascio di dieci ostaggi, tra cui il soldato americano-israeliano prigioniero Idan Alexander. Secondo il report, la proposta include una cessazione dei combattimenti di 45 giorni, durante i quali i valichi di frontiera verrebbero aperti per la consegna di aiuti umanitari, alle condizioni israeliane. Ci sarebbe inoltre il riposizionamento delle forze dell'Idf a Gaza nelle zone occupate prima del 2 marzo e l'impegno a negoziare una seconda fase. Questi negoziati includerebbero la discussione di un cessate il fuoco permanente, del ritiro militare israeliano, del disarmo di Hamas e della futura governance di Gaza. Un alto funzionario ha affermato che Hamas non ha ancora risposto alla proposta e che la sta attualmente esaminando. 


Fonti del governo italiano confermano che sabato prossimo a Roma si terrà un nuovo round negoziale tra Stati Uniti e Iran, con la mediazione dell'Oman, come anticipato da Axios. 


"Il nuovo round di colloqui tra Iran e Stati Uniti si terrà in un Paese europeo con la mediazione dell'Oman", ha dichiarato Ebrahim Rezaei, portavoce della Commissione per la Sicurezza Nazionale e la Politica Estera del Parlamento, citando il deputato iraniano per gli Affari Politici Majid Takht-Ravanchi. Secondo alcune fonti citate da Axios, il prossimo round di negoziati dovrebbe tenersi a Roma sabato prossimo.

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