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Israele, Netanyahu ordina di continuare gli sforzi per liberare gli ostaggi | Aiea: "L'Iran non è lontano dalla bomba nucleare"

Il ministro Katz: "Le truppe israeliane a tempo indeterminato nella Striscia di Gaza, in Libano e Siria"

di Redazione online
16 Apr 2025 - 23:29

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas e che coinvolge Libano, Siria, Iran e Yemen, è giunta al giorno 558. Il primo ministro israeliano Netanyahu ha dato istruzioni al suo team negoziale di proseguire con le misure per accelerare il rilascio degli ostaggi ancora detenuti a Gaza. E il presidente russo Putin ha assicurato: "La Russia farà ogni sforzo per riportare a casa gli ostaggi rimanenti a Gaza". Il ministro della Difesa israeliano Katz ha affermato che le truppe rimarranno nelle cosiddette zone di sicurezza nella Striscia di Gaza, in Libano e in Siria a tempo indeterminato. Il direttore generale dell'Aiea Grossi ha lanciato un monito, sostenendo che l'Iran "non è lontana" dal possedere una bomba atomica.

L'ospedale di Gaza City bombardato da Israele: distrutto il pronto soccorso

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"La Russia farà ogni sforzo per riportare a casa gli ostaggi rimanenti a Gaza". Lo ha assicurato il presidente russo Vladimir Putin citato dalla Tass. Il leader del Cremlino ha poi affermato che il rilascio degli ostaggi da Gaza, tra cui i "Trufanov, è stato reso possibile grazie alle lunghe relazioni della Russia con la Palestina". Oggi - scrive Ria Novosti - Putin ha incontrato il russo-israeliano Alexander Trufanov, la madre e la fidanzata, liberate il 15 febbraio scorso dalla prigionia a Gaza. "Spero che tutte le persone che si trovano nella situazione che avete patito anche voi saranno libere", ha detto.


Il primo ministro israeliano Netanyahu ha dato istruzioni al suo team negoziale di proseguire con le misure per accelerare il rilascio degli ostaggi ancora detenuti a Gaza. "Il primo ministro ha impartito direttive per proseguire con le misure per accelerare il rilascio dei nostri ostaggi", ha dichiarato il suo ufficio in una nota, aggiungendo di aver svolto una valutazione sulla questione con il team negoziale e i vertici dell'apparato di sicurezza.


Un funzionario di Hamas ha affermato che il gruppo sta ancora preparando la risposta alla proposta israeliana su Gaza. La stessa fonte ha insistito sul fatto che le armi del movimento "non sono soggette a negoziazione" nell'accordo di Gaza. 


La visita di ieri nel nord della Striscia di Gaza del premier israeliano, Benjamin Netanyahu, è stata "un'incursione provocatoria". Lo ha riferito il ministero degli Affari esteri e degli Espatriati dell'Autoritànazionale palestinese (Anp), citato dall'agenzia di stampa palestinese "Wafa". Secondo il dicastero dell'Anp, questa "incursione" non rispetta gli ordini emessi dalla Corte internazionale di giustizia e le risoluzioni delle Nazioni Unite, allontanando la possibilità "di una cessazione immediata dell'aggressione". 


Le proteste contro Hamas sono riprese oggi a Beit Lahia, nel nord della Striscia di Gaza, dove hanno manifestato migliaia di persone. La ripresa delle proteste è stata documentata con diversi filmati pubblicati su X e Telegram dagli oppositori di Hamas. "Vogliamo vivere in pace", "Gaza è umiliata" e "sì alla fratellanza, no al terrorismo" sono alcuni degli slogan gridati dai manifestanti.


Il movimento islamista palestinese della Jihad Islamica ha diffuso un video girato nelle ultime settimane, che mostra ancora in vita l'ostaggio 21enne Rom Braslavski, detenuto nella Striscia di Gaza da ottobre 2023. All'epoca 19enne, Braslavski è stato catturato durante l'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 mentre lavorava come agente della sicurezza al festival musicale Nova, vicino al kibbutz israeliano di Re'im, nei pressi del confine con Gaza. Hamas detiene ancora 59 ostaggi a Gaza, di cui solo 24 sono ritenuti vivi.


Secondo fonti di Sky Arabia, il ministro degli esteri italiano Antonio Tajani incontrerà sabato, a margine del secondo round di negoziati che si svolgeranno nella capitale, l'inviato di Donald Trump, Steve Witkoff, il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi e il ministro degli Esteri omanita, Badr Albusaidi. Il vicepremier ha invitato a Roma il direttore generale della Aiea (Agenzia internazionale per l'energia atomica) Rafael Grossi.


L'Iran "non è lontano" dal possedere una bomba atomica. È l'avvertimento del direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), Rafael Grossi, in un'intervista al quotidiano Le Monde pubblicata oggi, poche ore prima di una visita a Teheran. "È come un puzzle: hanno i pezzi e forse un giorno potrebbero rimetterli insieme. C'è ancora molta strada da fare prima di arrivarci. Ma non sono lontani, dobbiamo ammetterlo", ha detto. "Non basta dire alla comunità internazionale 'non abbiamo armi nucleari' perché ci credano. Dobbiamo essere in grado di verificarlo", ha aggiunto.


Si terrà a Roma, sabato prossimo, il secondo round di colloqui sul nucleare iraniano, dopo il primo che si è svolto il 12 aprile in Oman. Lo riferiscono media arabi. All'incontro dovrebbero partecipare l'inviato di Donald Trump, Steve Witkoff, il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi e il ministro degli Esteri omanita, Badr Albusaidi, a cui spetta la mediazione nei colloqui indiretti tra Washington e Teheran. 


Una giornalista palestinese e dieci membri della sua famiglia sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano che ha preso di mira la loro casa a Gaza City. Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese Wafa. Fonti locali hanno raccontato che i caccia israeliani hanno bombardato la casa della giornalista Fatima Hassouneh nel quartiere di Al-Tuffah, a est di Gaza City, uccidendola insieme a dieci membri della sua famiglia, tra cui donne e bambini. 


Israele non ha intenzione di far riprendere l'ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza in questa fase, ma questo accadrà in futuro una volta costruito un meccanismo per l'utilizzo di aziende civili. Lo ha precisato il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, sul suo profilo X, che in un post pubblicato in precedenza ha sottolineato che "la politica di Israele è chiara e nessun aiuto umanitario sta per entrare a Gaza". Secondo quanto spiegato da Katz, impedire l'ingresso degli aiuti nell'enclave palestinese è "uno dei principali strumenti" utilizzati per fare pressione sul movimento islamista Hamas, "oltre alle altre misure che Israele sta adottando".


L'agenzia di protezione civile di Gaza ha riferito che i raid aerei israeliani nelle prime ore di oggi hanno ucciso almeno 11 persone, tra cui donne e bambini. Un raid aereo prima dell'alba a Gaza City ha ucciso 10 persone, tra cui diverse donne e bambini, secondo il portavoce dell'agenzia di protezione civile, Mahmud Bassal. In un altro attacco, un bambino è stato ucciso nella città meridionale di Khan Yunis, secondo quanto hanno riferito le squadre di soccorso. 


Il ministro della difesa israeliano Israel Katz ha affermato che le truppe dell'esercito israeliano rimarranno nelle cosiddette zone di sicurezza nella Striscia di Gaza, in Libano e in Siria a tempo indeterminato. "A differenza del passato, l'esercito israeliano non sta evacuando le aree che sono state liberate e conquistate", ha detto Katz, ma l'esercito "rimarrà nelle zone di sicurezza come cuscinetto tra il nemico e le comunità israeliane in qualsiasi situazione temporanea o permanente a Gaza, come in Libano e in Siria". 


La Striscia di Gaza "è diventata una fossa comune per i palestinesi e quelli che vengono in loro aiuto". Lo ha detto Amande Bazerolle, coordinatrice dell'organizzazione non governativa Medici senza frontiere a Gaza. "Assistiamo in tempo reale alla distruzione e allo spostamento forzato di tutta la popolazione di Gaza", ha detto la coordinatrice, aggiungendo che l'attività umanitaria è "gravemente ostacolata dall'insicurezza costante e dalle penurie critiche". 


Hamas subirà "colpi sempre più duri" a Gaza. Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu durante una visita nel nord della Striscia insieme a truppe dell'Idf. Lo riferisce Times of Israel. "Insistiamo affinché vengano rilasciati i nostri ostaggi e insistiamo per raggiungere tutti i nostri obiettivi di guerra", ha detto Netanyahu ai soldati radunati. 

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