LIVE
Ultimo aggiornamento: un giorno fa
Speciale Il conflitto in Medioriente

Le notizie in tempo reale

Hamas: "Israele usa il blocco degli aiuti umanitari come un'arma" | Media: "La Cina aiuta gli Houthi a prendere di mira navi Usa"

Netanyahu ordina di continuare a lavorare per liberare gli ostaggi. Putin: "Faremo ogni sforzo"

di Redazione online
17 Apr 2025 - 19:38

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas e che coinvolge Libano, Siria, Iran e Yemen, è giunta al giorno 559. Secondo il Financial Times, una società cinese legata all'esercito della Repubblica Popolare sta fornendo agli Houthi supporto di immagini per prendere di mira navi da guerra americane e internazionali nel Mar Rosso. Hamas ha accusato Israele, che dal 2 marzo blocca l'ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia, di usare "la carestia come arma". Le dichiarazioni del ministro della Difesa israeliano Israel Katz, che ha escluso la possibilità di consentire nuovamente l'ingresso degli aiuti a Gaza, sono "una nuova ammissione pubblica di un crimine di guerra", ha spiegato Hamas in una nota. Il primo ministro israeliano Netanyahu ha dato istruzioni al suo team negoziale di proseguire con le misure per accelerare il rilascio degli ostaggi ancora detenuti a Gaza. E il presidente russo Putin ha assicurato: "La Russia farà ogni sforzo per riportare a casa gli ostaggi rimanenti a Gaza". Intanto il direttore generale dell'Aiea Grossi ha lanciato un monito, sostenendo che l'Iran "non è lontana" dal possedere una bomba atomica.

L'ospedale di Gaza City bombardato da Israele: distrutto il pronto soccorso

1 di 10
© Afp
© Afp
© Afp

© Afp

© Afp


Il ministro delle Finanze di estrema destra Bezalel Smotrich ha chiesto a Israele di intensificare i combattimenti a Gaza, dopo il rifiuto di Hamas all'ultima proposta di cessate il fuoco. "È giunto il momento di aprire le porte dell'inferno su Hamas, di intensificare i combattimenti fino alla completa conquista della Striscia di Gaza", ha dichiarato Smotrich. 


"Se l'Iran non farà un accordo" sul nucleare "si metterà male per loro". Lo ha detto Donald Trump sottolineando che l'intesa firmata all'epoca da Barack Obama "era terribile, per quello vi ho messo fine". 


Una società cinese legata all'esercito del Paese sta fornendo agli Houthi immagini per prendere di mira navi da guerra americane e internazionali nel Mar Rosso. Lo riporta il Financial Times citando fonti statunitensi, secondo le quali l'amministrazione Trump ha più volte messo in guardia Pechino sul fatto che Chang Guang Satellite Technology, gruppo con legami nel People's Liberation Army, stia fornendo intelligence agli Houthi. La Cina, però, ha "ignorato" gli avvertimenti americani.


E' di almeno 40 morti il bilancio odierno dei nuovi attacchi israeliani nella Striscia di Gaza stando ai soccorritori. L'esercito israeliano, che non ha commentato per ora gli attacchi, ha intensificato i bombardamenti aerei. Il portavoce della Protezione civile, Mahmoud Bassal, ha riferito che 16 persone, per lo più donne e bambini, sono rimaste uccise in un raid a un campo profughi a Khan Younis e altri due (un padre e il figlio) in un attacco alla loro tenda vicino ad Al-Mawassi. Sette morti segnalati nel nord della Striscia, e altri tredici a Jabalia. Nella città di Gaza infine in un altro raid sono morti due palestinesi.


"Abbiamo raggiunto un accordo diversi mesi fa, ma purtroppo Israele non lo sta rispettando". Lo ha detto, in merito alla tregua a Gaza, l'Emiro del Qatar, Tamim bin Hamad Al Thani, incontrando al Cremlino il presidente russo Vladimir Putin. "Noi, come Qatar, continuiamo i nostri sforzi di mediazione per avvicinare le posizioni delle parti e raggiungere un'intesa che allevi le sofferenze del popolo palestinese", ha aggiunto l'emiro, citato da Interfax. "La nostra posizione è chiara e stabile - ha detto ancora -, la pace è impossibile senza la creazione di uno Stato palestinese indipendente entro i confini del 1967".


Il movimento islamista Hamas ha accusato Israele, che dal 2 marzo blocca l'ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, di usare "la carestia come arma" Le dichiarazioni del ministro della Difesa israeliano Israel Katz, che ieri ha escluso la possibilità di consentire nuovamente l'ingresso degli aiuti a Gaza, sono "una nuova ammissione pubblica di un crimine di guerra", ha affermato Hamas in una nota.


L'esercito israeliano ha annunciato di avere colpito la scorsa notte "siti infrastrutturali terroristici" di Hezbollah nel Libano meridionale. Secondo Israele "l'organizzazione terroristica Hezbollah sfrutta cinicamente le infrastrutture civili per scopi terroristici e usa i civili libanesi come scudi umani".


La Protezione civile palestinese ha annunciato che un attacco aereo israeliano contro le tende che ospitavano gli sfollati nella Striscia di Gaza ha ucciso "almeno" 16 persone. Altre 23 sono rimaste ferite nell'attacco di due jet da combattimento israeliani nei pressi di Khan Younis, nel sud del territorio palestinese, ha detto il portavoce dell'organizzazione umanitaria, Mahmoud Bassal. 


L'inviato statunitense Adam Boehler ha dichiarato all'emittente Al Jazeera che un cessate il fuoco a Gaza sarà possibile solo una volta liberati tutti gli ostaggi tenuti da Hamas nell'enclave palestinese. La dichiarazione di Boehler giunge mentre proseguono i negoziati per il cessate il fuoco, a fronte del rinnovato e intenso attacco dell'esercito israeliano a Gaza.


"La Russia farà ogni sforzo per riportare a casa gli ostaggi rimanenti a Gaza". Lo ha assicurato il presidente russo Vladimir Putin, secondo quanto riportano le agenzie di stampa russe, incontrando al Cremlino il russo-israeliano Alexander Trufanov, la madre e la fidanzata, liberate il 15 febbraio dalla prigionia a Gaza. Putin ha spiegato che il rilascio "è stato reso possibile grazie alle lunghe relazioni della Russia con la Palestina". "Spero che tutte le persone che si trovano nella situazione che avete patito anche voi saranno libere", ha aggiunto.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri