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Israele, il ministro Smotrich: "Il rilascio degli ostaggi non è l'obiettivo più importante, va risolto il problema di Gaza"

Vertice Iran-Usa a Roma sul nucleare, Washington: "Buoni progressi". Attesi nuovi colloqui in Oman

di Redazione online
22 Apr 2025 - 00:10

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas e che coinvolge Libano, Siria, Iran e Yemen, è giunta al giorno 564. Il ministro delle Finanze, Bezalel Smotrich, esponente dell'estrema destra nel governo israeliano, ha dichiarato che "la liberazione degli ostaggi da Gaza non è l'obiettivo più importante, ma che va risolto il problema di Gaza". Una settimana dopo l'avvio dei negoziati sulla capacità nucleare di Teheran, si è tenuto a Roma il secondo round di colloqui tra Iran e Stati Uniti, con la mediazione dell'Oman. Al termine, Teheran ha parlato di "colloqui costruttivi", mentre per un alto funzionario americano sono stati compiuti "buoni progressi". Il ministro degli Esteri omanita ha parlato di "slancio: ora anche l'improbabile è possibile".

L'ospedale di Gaza City bombardato da Israele: distrutto il pronto soccorso

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© Afp
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Il nuovo ambasciatore statunitense in Israele ha invitato Hamas ad accettare un accordo che garantisca il rilascio degli ostaggi, in cambio dell'ingresso di aiuti umanitari a Gaza. "Invitiamo Hamas a firmare un accordo che consenta agli aiuti umanitari di fluire a Gaza verso le persone che ne hanno disperatamente bisogno", ha dichiarato Mike Huckabee in una dichiarazione video su X. "Quando ciò accadrà, e gli ostaggi saranno rilasciati, il che è una questione urgente per tutti noi, allora speriamo che gli aiuti umanitari affluiscano e lo facciano liberamente".

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