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Israele, Netanyahu: "Veto Usa giusto, la guerra a Hamas non si ferma"

Il voto contrario degli Stati Uniti ha bloccato la risoluzione Onu su Gaza: ira di Abu Mazen. Il bilancio dei morti a Gaza sale a 17.700

10 Dic 2023 - 00:06
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La guerra in Medioriente giunge al giorno 64. Gli Usa hanno bloccato con il veto la risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu che chiedeva il "cessate il fuoco umanitario a Gaza" e definiva la situazione umanitaria "catastrofica". "Aggressivo, immorale e una palese violazione di tutti i valori e i principi umanitari", commenta il presidente palestinese Abu Mazen. Per il premier israeliano Netanyahu, invece, "la posizione degli Usa è giusta. La guerra a Hamas non si ferma". Il bilancio dei morti a Gaza, intanto, sale a 17.700.


L'Idf, le forze di difesa israeliane, annunciano che l'aviazione ha attaccato obiettivi di Hezbollah in Libano. Tra questi, come riferiscono i media locali, posizioni militari da cui sono stati effettuati lanci in territorio israeliano.


Il governo americano ha approvato "con urgenza", senza passare dal Congresso, la vendita a Israele di quasi 14mila munizioni da 120 mm per carri armati Merkava utilizzati nella guerra contro Hamas a Gaza, per un valore di 106,5 milioni di dollari. Lo hanno reso noto il Dipartimento di Stato e il Pentagono.


I morti a Gaza sono arrivati a 17.700. Lo ha comunicato il ministero della Sanità gestito da Hamas, fornendo il nuovo bilancio delle vittime dall'inizio della guerra.


Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha rilasciato una dichiarazione dove ha espresso apprezzamento per il veto posto ieri dagli Stati Uniti alla risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Onu sul cessate il fuoco a Gaza definendola "corretta". "Anche altri Paesi devono capire che e' impossibile sostenere l'eliminazione di Hamas da un lato, e dall'altro chiedere la fine della guerra, cosa che impedirebbe l'eliminazione di Hamas", ha aggiunto.


L'esercito israeliano ha annunciato di aver colpito un centro di comando di Hezbollah nel sud del Libano in risposto al lancio di razzi verso il nord di Israele. Lo riporta il Times of Israel. Gli ultimi raid di Hezbollah hanno portato al ferimento di tre soldati israeliani. Poco fa altri razzi sono stati lanciati dal Libano verso il nord del Paese.


Oltre un milione di bambini sono "sfollati a forza" nella Striscia di Gaza. Lo afferma l'Unicef. "La Striscia di Gaza è il luogo più pericoloso al mondo per i bambini", dichiara Adele Khodr, direttrice del Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia (Unicef) in Medio Oriente e Nord Africa, in un comunicato. "Quasi un milione di bambini sono stati sfollati a forza. Ora vengono spinti sempre più a sud, in aree minuscole e sovraffollate, senza acqua, cibo e protezione, esponendoli a un rischio maggiore di infezioni respiratorie e malattie trasmesse dall'acqua. Le loro vite sono ulteriormente minacciate dalla disidratazione, dalla malnutrizione e dalle malattie", continua il comunicato.


L'esercito israeliano ha pubblicato un video che mostra terroristi di Hamas mentre saccheggiano a Gaza rifornimenti destinati ai civili. A diffondere il filmato sul suo account X è stato il portavoce dell'Idf in lingua araba, Avichay Adraee. "Le nuove immagini che riveliamo oggi provano la distanza fra gli uomini di Hamas e i residenti della Striscia di Gaza, con membri di Hamas che picchiano cittadini di Gaza nel quartiere di Shujaiya e saccheggiano borse di forniture umanitarie portate nella Striscia di Gaza", scrive Adraee, precisando che i video sono stati girati dall'Idf ma senza riferire a quando risalgano le immagini.


Gli aerei da guerra israeliani hanno colpito parti della Striscia di Gaza durante la notte e sabato mattina con bombardamenti tanto nel nord quanto nel sud, anche in alcune delle poche zone di terra verso le quali è stato ordinato ai palestinesi di evacuare. Gli ultimi attacchi sono giunti all'indomani del veto imposto dagli Stati Uniti al Consiglio di sicurezza dell'Onu a una risoluzione che chiedeva un immediato cessate il fuoco umanitario a Gaza. Sabato i residenti di Gaza hanno riferito di attacchi aerei e bombardamenti nella parte settentrionale della Striscia e nel sud, compresa la città di Rafah, che si trova vicino al confine con l'Egitto e dove l'esercito israeliano aveva ordinato ai civili di evacuare.
 


Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha criticato il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite definendolo il "Consiglio di protezione israeliano", dopo il veto americano alla risoluzione che chiedeva il cessate il fuoco a Gaza. "Dal 7 ottobre il Consiglio di sicurezza è diventato un consiglio per la protezione e la difesa di Israele", ha denunciato il capo di Stato in occasione del 75esimo anniversario della dichiarazione dei diritti umani.
 


Due ospedali della Striscia di Gaza, quello dei martiri di Al-Aqsa che si trova nella città centrale di Deir al-Balah e l'ospedale Nasser di Khan Younis nel sud, hanno ricevuto i corpi di 133 persone morte in bombardamenti israeliani nelle ultime 24 ore. Lo riferisce il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas. Nell'ospedale di Deir al-Balah sono stati portati i corpi di 71 persone e anche 160 feriti; decine di persone hanno tenuto le preghiere funebri sabato mattina nel cortile dell'ospedale, prima di portare i corpi alla sepoltura, una scena che è diventata routine negli ultimi due mesi di guerra. Inoltre nella città meridionale di Khan Younis, che è stata al centro delle operazioni militari israeliane nell'ultima settimana, l'ospedale Nasser ha ricevuto i corpi di 62 persone, ha fatto sapere ancora il ministero della Sanità della Striscia; si tratta di una delle principali strutture mediche ancora operative nel sud di Gaza e ha ricevuto anche 99 persone ferite.
 


Un grande orsacchiotto di peluche in una scuola contenente "fucili di precisione e munizioni" e "armi nascoste nelle aule delle scuole, alcune in borse dell'Unrwa", l'Agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi. Le ha trovate l'esercito israeliano secondo il portavoce militare che ha fornito anche dei video. Hamas - ha aggiunto - "utilizza i giochi dei piccoli per nascondere armi, mettendo deliberatamente a rischio i bambini di Gaza". 


"Aggressivo, immorale e una palese violazione di tutti i valori e i principi umanitari". Così il presidente palestinese Abu Mazen, citato dalla Wafa, ha definito il veto degli Usa al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sulla Risoluzione che "obblighi Israele a fermare la sua aggressione contro la Striscia di Gaza". "Gli Usa - ha aggiunto - sono responsabili dello spargimento di sangue di bambini, donne e anziani palestinesi a Gaza per mano dell'occupazione".


Un palestinese di 25 anni, Sari Amr, è stato ucciso la scorsa notte a Dura (presso Hebron, in Cisgiordania) quando militari israeliani hanno fatto irruzione nella sua abitazione per arrestarlo. Lo riferisce la agenzia di stampa palestinese Wafa. L'esercito israeliano non ha ancora fornito una propria versione dell'accaduto. Wafa precisa che con questa morte è salito a 273 il numero dei palestinesi uccisi in Cisgiordania in scontri con l'esercito a partire dall'inizio della guerra a Gaza. 


Israele ha effettuato un raid aereo in Libano la scorsa notte. Lo ha annunciato l'Idf. "Aerei da combattimento hanno attaccato una serie di obiettivi dell'organizzazione terroristica Hezbollah sul territorio libanese, tra cui diversi quartier generali operativi", ha affermato l'Idf in un comunicato. "Inoltre, durante la notte, sono stati rilevati numerosi attacchi dal territorio libanese verso il territorio israeliano. L'Idf ha risposto sparando verso i siti da cui sono originati gli attacchi, ha aggiunto.
 


L'esercito israeliano continua a premere, con le truppe di terra e i raid aerei, contro obiettivi di Hamas in tutta la Striscia e soprattutto nel nord. Lo ha fatto sapere il portavoce militare, sottolineando in particolare l'episodio avvenuto nell'area di Beit Hanun, nel nord dell'enclave, dove nella notte "i soldati hanno colpito terroristi che avevano sparato da una scuola dell'Unrwa (agenzia dell'Onu) e da una moschea". La stessa fonte ha segnalato combattimenti a Shuyaia nel centro di Gaza, anche in questo caso "nell'area di una scuola". 


Il ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen, ha ringraziato gli Usa per il veto al Cds Onu sul cessate il fuoco a Gaza. Al tempo stesso ha attaccato il segretario generale Antonio Guterres accusandolo di stare dalla parte di Hamas. Cohen ha espresso "la gratitudine di Israele all'alleato americano per il suo sostegno nel continuare la lotta per riportare a casa gli ostaggi e eliminare Hamas". Per Cohen la posizione di Guterres è "una vergogna e un marchio di Caino per l'Onu.


"E' più che deplorevole, è disastroso, che al Consiglio di Sicurezza sia stato ancora una volta impedito di sollevarsi fino a questo momento per sostenere le sue chiare responsabilità di fronte a questa grave crisi che minaccia vite umane e minaccia la pace e la sicurezza regionale e internazionale". Ad affermarlo è Riyad Mansour, osservatore permanente dello Stato di Palestina presso l'Onu, dopo il veto degli Stati Uniti su una risoluzione per chiedere un cessate il fuoco umanitario a Gaza. La scelta americana è stata definita dal diplomatico "un punto di svolta nella storia", in un discorso dalle parole forti al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

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