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Israele: l'operazione di terra si espanderà | Gaza: slitta il voto all'Onu, l'Italia non si astiene | Usa: non colpite ospedali e chiese

Il presidente israeliano Herzog: ponti a "un'altra pausa umanitaria per consentire il rilascio degli ostaggi". Tajani: "Sosterremo iniziative per ridurre subito le vittime civili"

20 Dic 2023 - 00:05

La guerra in Medioriente giunge al giorno 74. Il voto del Consiglio di sicurezza dell'Onu sulla situazione a Gaza, già rinviato più volte, slitta ancora, a mercoledì, per consentire il proseguimento dei negoziati sul testo. Israele avverte che "l'azione di terra nella Striscia si espanderà" mentre gli Usa avvertono: "Non colpite ospedali e chiese". "L'Italia - dice il vicepremier Tajani - è disponibile ad appoggiare le iniziative che portino a una riduzione immediata delle vittime civili". Intanto il presidente israeliano Herzog riferisce che il Paese "è pronto a stipulare un'altra pausa umanitaria per consentire il rilascio degli ostaggi. La responsabilità ricade interamente sulla leadership di Hamas". Secondo i media israeliani, in precedenza i fondamentalisti avevano già respinto una proposta di Israele per il rilascio degli ostaggi.


Il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, guiderà mercoledì in Egitto una delegazione di "alto livello" per colloqui con il capo dell'intelligence egiziana Abbas Kamel, tra gli altri, incentrati "sullo stop all'aggressione e alla guerra, sulla preparazione di un accordo sul rilascio dei prigionieri e sulla fine dell'assedio imposto alla Striscia di Gaza". Lo ha precisato una fonte del gruppo palestinese alla France presse.


Il voto del consiglio di sicurezza dell'Onu sulla situazione a Gaza, già rinviato più volte, slitta ancora, a mercoledì, per consentire il proseguimento dei negoziati sul testo. Lo riporta Afp citando fonti diplomatiche. L'ultima bozza, preparata dagli Emirati Arabi Uniti, chiede la "sospensione" delle ostilità nel territorio palestinese per consentire la consegna di maggiori aiuti umanitari.


"L'operazione di terra si espanderà in altre località" della Striscia. Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ribadendo che Israele porterà i capi di Hamas negli unici posti che meritano, "il cimitero o la prigione". I piani operativi dell'esercito prevedono la continuazione dell'operazione di terra a Khan Yunis, nel sud della Striscia, e in altri teatri di guerra. "Khan Yunis - ha spiegato Gallant - è diventata la nuova capitale del terrorismo". 


"Abbiamo parlato con Israele del fatto che non vogliamo vedere chiese, moschee, scuole e ospedali attaccati". Lo ha comunicato il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller rispondendo a chi gli chiedeva della recenti affermazioni di papa di Francesco quando, durante l'Angelus, ricordando le due donne uccise in una parrocchia a Gaza ha detto: "Qualcuno dice è il terrorismo: è la guerra. Sì, è la guerra, è il terrorismo".


Il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha sospeso la riunione per consentire consultazioni sulla bozza di risoluzione preannunciata dagli Emirati Arabi per "una pausa ampia ed estesa dei combattimenti finalizzata ad aumentare gli aiuti umanitari", anche via cielo e mare. Il voto, previsto per la mattinata di oggi dopo il rinvio di ieri, potrebbe quindi slittare ulteriormente. 


"Ci siamo astenuti perché i testi proposti non esprimevano alcuna condanna nei confronti di Hamas, che è la vera responsabile della crisi in Medioriente. Adesso, invece, il Consiglio di sicurezza potrebbe votare un testo proposto dagli Stati Uniti che invita Israele a lavorare per la fine delle operazioni militari, riconoscendo le responsabilità di Hamas". Lo dice Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri. Alla domanda se l'Italia sosterrà la proposta americana risponde affermativamente: "Sì, siamo disponibili ad appoggiare iniziative che portino a una riduzione immediata delle vittime civili".


Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha iniziato a discutere la situazione in Medioriente, compresa la questione palestinese, in vista di una bozza di risoluzione formulata dagli Emirati Arabi (per conto dei Paesi arabi e musulmani) per chiedere una sospensione delle ostilità e un forte aumento degli aiuti umanitari a Gaza. I rappresentanti dei Paesi membri dell'organismo stanno esponendo le loro posizioni.


I passi di Israele per consentire gli aiuti a Gaza sono "molto al di sotto di ciò che è necessario". Lo ha detto il coordinatore speciale delle Nazioni Unite per il processo di pace in Medioriente, Tor Wennesland, intervenendo al Consiglio di sicurezza dell'Onu sulla Striscia.


"La Striscia di Gaza è il luogo più pericoloso al mondo per un bambino. E giorno dopo giorno, questa brutale realtà viene rafforzata. Nelle ultime 48 ore, il più grande ospedale che era rimasto pienamente funzionante è stato bombardato due volte. Quell'ospedale - Al Nasser a Khan Yunis - non solo ospita un gran numero di bambini già gravemente feriti negli attacchi alle loro case, ma anche centinaia di donne e bambini che cercano sicurezza". Lo ha affermato il portavoce dell'Unicef James Elder.


"A Israele chiediamo di riconoscere e capire che deve ridurre al minimo le vittime civili e rispettare le leggi umanitarie sempre, andando avanti nella campagna contro Hamas" con "attacchi mirati e chirurgici". Lo ha detto il ministro degli Esteri britannico David Cameron in conrferenza stampa con Antonio Tajani, a margine della Conferenza degli ambasciatori alla Farnesina. 


"Abbiamo accolto molto positivamente le parole del presidente Herzog che annuncia la disponibilità di Israele a un'interruzione delle attività militari per favorire una soluzione sia per quanto riguarda gli ostaggi sia per gli aiuti umanitari. E' un messaggio molto positivo che arriva da Israele così come avevamo tutti quanti auspicato". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in conferenza stampa con l'omologo britannico David Cameron a margine della Conferenza degli ambasciatori alla Farnesina.


Ahmed Kahlot, il direttore dell'ospedale Kamal Adwan di Jabalya (Gaza) che è stato arrestato la settimana scorsa dall'esercito israeliano, ha ammesso che nel suo istituto si svolgono attività dell'ala militare di Hamas. Lo afferma un comunicato dell'esercito e dello Shin Bet, il servizio di sicurezza interno israeliano. Kahlot ha rivelato di essere stato reclutato da Hamas nel 2010 col grado di generale di brigata. Membri dell'ala militare del gruppo islamista "fungono da dottori, paramedici, impiegati e personale d'ufficio. Hanno anche a disposizione una propria ambulanza".


"Israele è pronto per un'altra pausa umanitaria e per altri aiuti in modo da rendere possibile il rilascio degli ostaggi". Lo ha detto, in una riunione con gli ambasciatori stranieri, il presidente israeliano Isaac Herzog, sottolineando che "la responsabilità ricade ora interamente su Sinwar e su la leadership di Hamas".


"Per gli abitanti di Terra Santa si preannuncia un Natale di dolore, di lutto. Non vogliamo lasciarli soli. Siamo loro vicini con la preghiera, con l'aiuto concreto. La sofferenza di Betlemme è una ferita aperta per il Medio Oriente e per il mondo intero". Lo afferma il Pontefice su X.


Il ministero della Sanità di Hamas ha annunciato che le operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza hanno causato 19.667 vittime dall'inizio della guerra, il 7 ottobre. I feriti sono 52.586.


Le sirene di allarme anti missili da Gaza hanno risuonato per la prima volta da giorni a Tel Aviv e nella zona centrale di Israele.


L'Idf "in un'operazione mirata nel centro di Rafah, nel sud di Gaza, ha eliminato Subhi Ferwana", uno dei maggiori finanzieri, insieme al fratello, di Hamas. Lo ha detto il portavoce militare secondo cui Ferwana "era coinvolto negli ultimi anni nel trasferimento di decine di milioni di dollari all'organizzazione terroristica di Hamas e alla sua ala militare attraverso la sua compagnia di cambio di soldi 'Hamsat'".


"Netanyahu si fermi a Gaza. L'Italia all'Onu non si asterrà piu'". Così il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani, in un'intervista a La Stampa. "All'Onu mai più astensioni. Come gli Usa vogliamo la tregua", afferma il vicepremier. L'Italia però si è astenuta due volte quando l'Onu ha chiesto un cessate il fuoco a Gaza. "Ci siamo astenuti - spiega Tajani - perché i testi proposti non esprimevano alcuna condanna nei confronti di Hamas, che è la vera responsabile della crisi in Medioriente. Adesso, invece, il Consiglio di sicurezza potrebbe votare un testo proposto da Stati Uniti che invita Israele a lavorare per la fine delle operazioni militari, riconoscendo le responsabilità di Hamas".


Hamas avrebbe respinto una proposta avanzata da Israele per un accordo per il rilascio degli ostaggi. Lo riporta il quotidiano britannico Al-Araby Al-Jadeed, con sede nel Regno Unito. Citando una fonte egiziana, il giornale afferma che Israele ha proposto uno scambio tra importanti membri del gruppo terroristico Hamas, che stanno scontando lunghe condanne nelle carceri israeliane, e donne soldato e ostaggi maschi a Gaza. La fonte ha anche detto che Hamas insisterà in ogni futuro negoziato per includere leader palestinesi di altre fazioni.


Due soldati israeliani sono morti ieri in combattimento nel nord della Striscia di Gaza. Lo rende noto oggi l'esercito di Israele, portando a 131 il bilancio dei militari uccisi dall'inizio dell'operazione di terra contro Hamas. Atri due soldati sono rimasti feriti negli stessi scontri, specificano le Forze di difesa israeliane (Idf).


Gli Usa si sono detti "profondamente preoccupati" per il pestaggio di un fotografo palestinese dell'agenzia turca Anadolu da parte di agenti di polizia israeliani a Gerusalemme est.

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