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Israele: "Ucciso a Gaza un capo Hamas che guidò l'attacco del 7 ottobre" | "Avanti con i combattimenti per tutto il 2024"

Il premier israeliano: "La guerra continuerà per molti mesi, l'obiettivo è controllare il confine con l'Egitto". L'Onu: "Il 40% di Gaza è a rischio carestia". L'Idf: "Cinque brigate stanno per lasciare la Striscia"

02 Gen 2024 - 00:07

La guerra in Medioriente giunge al giorno 87. L'esercito di Israele annuncia che i combattimenti proseguiranno a Gaza per tutto il 2024 dopo che anche Netanyahu aveva detto che la guerra sarebbe proseguita per mesi. Ucciso a Gaza un comandante Hamas che guidò l'attacco ai kibbutz. Almeno il 40% della popolazione della Striscia è a rischio carestia, secondo l'Agenzia Onu per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi (Unrwa). Il premier israeliano: "L'obiettivo è riprendere il controllo della zona di confine tra la Striscia di Gaza e l'Egitto". Poi lancia un monito: "Noi assestiamo duri colpi agli Hezbollah. Se loro estenderanno la guerra, subiranno colpi che nemmeno si immaginano. Lo stesso vale per l'Iran". Morto un soldato israeliano a Gaza, il bilancio delle vittime sale a 173.


L'esercito israeliano ha annunciato la morte di un soldato in combattimenti avvenuti nel nord della striscia di Gaza. Sale così a 173 il bilancio dei caduti israeliani dall'inizio delle operazioni terrestri lanciate nella Striscia alla fine di ottobre. Cinque altri soldati sono stati feriti in modo grave a Gaza, mentre altri 5 militari sono stati feriti a loro volta al confine con il Libano dalla esplosione di un razzo lanciato dagli Hezbollah.


I negoziati fra Israele e Hamas per un nuovo accordo sugli ostaggi sarebbero "molto difficili". Lo ha detto la Tv israeliana Channel 12. L'emittente ha fatto sapere che Hamas avrebbe fatto richieste "esorbitanti" che - secondo alti funzionari israeliani - sarebbero "difficili" da accettare. A quanto riporta Channel 12 Hamas vuole che Israele ritiri tutte le sue truppe da Gaza.



Sale a 21.978 il bilancio delle vittime a Gaza da quando Israele ha iniziato a colpire la Striscia in risposta agli attacchi del 7 ottobre dei miliziani di Hamas. Lo riferisce il ministero della Sanità di Hamas, senza chiarire quante sono le vittime civili e quanti sono morti nei combattimenti. Il nuovo bilancio, afferma il ministero, include 156 persone uccise nelle ultime 24 ore, mentre i feriti sono 57.697. 


L'esercito israeliano ritiene che sarà impegnato in combattimenti per l'intero 2024. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari. "Gli obiettivi della guerra - ha dichiarato - comportano combattimenti prolungati e noi ci organizziamo adeguatamente. Dobbiamo gestire la distribuzione delle forze sul terreno in maniera complessa, con particolare riferimento alle unità dei riservisti e alle necessità dell'economia. Unità di riservisti torneranno a casa questa settimana, sapendo che la guerra continua e che avremo ancora bisogno di loro nel 2024". 


E' iniziata oggi l'uscita graduale di forze israeliane dal settore nord della Striscia di Gaza, nel contesto di un ridispiegamento che prevede il ritorno in Israele di cinque brigate (fra cui due di riservisti) nel corso di questa settimana. Lo ha riferito la radio militare, secondo cui al tempo stesso i combattimenti si intensificano nel settore sud, in particolare a Khan Yunis, a Deir el-Balah e a Bani Suheila.


Un comandante militare di primo piano di Hamas è stato ucciso oggi a Deir el-Balah, nel settore meridionale della Striscia di Gaza, da un aereo da combattimento israeliano dopo che il suo nascondiglio era stato localizzato dall'intelligence. Lo ha reso noto il portavoce militare secondo cui si tratta di Adel Masmah, comandante locale della unita' di elite di Hamas 'Nukbe'. Il 7 ottobre, secondo il portavoce militare, comando' di persona la cruenta incursione nel kibbutz Kissufim ed inviò due altre unità di 'Nukhbe' contro i vicini kibbutz di Beeri e Nirim.


L'esercito israeliano ha deciso di riportare nel territorio nazionale cinque brigate (di cui una composta da riservisti) che erano impegnate in operazioni di terra nella Striscia di Gaza. Lo ha annunciato la radio militare secondo cui la decisione - che a quanto pare sarà realizzata nei prossimi giorni - è stata presa in seguito a un esame della situazione sul terreno. Secondo i media nell'ultima settimana sono molto calati i lanci di razzi da Gaza verso Israele. La televisione commerciale Canale 13 ha appreso da fonti militari che questo ridispiegamento riguarda il settore nord della striscia di Gaza.


Gli Stati Uniti ritireranno nei prossimi giorni il gruppo d'attacco della portaerei Gerald Ford dal Medioriente, dopo più di due mesi di presenza nel Mar Mediterraneo. Lo riferisce ABC News, citando genericamente due funzionari statunitensi. La Ford è la portaerei più nuova e più grande della marina statunitense, e si stava avvicinando alla fine del suo primo dispiegamento operativo quando è stata reindirizzata verso il Mediterraneo orientale il giorno dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre.


Più di 20 razzi sono stati lanciati da Hamas contro il centro e il sud di Israele proprio all'inizio del nuovo anno. La maggior parte è stata intercettata dal sistema di difesa missilistico Iron Dome, scrive il Times of Israel. Le sirene hanno suonato in varie località del centro del Paese, tra cui Rehovot, Ness Ziona, Holon, Lod e Modiin, così come Ashdod, Sderot e altre cittì del sud.

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