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Save the Children: 10 bambini al giorno amputati a Gaza | Israele ammette: uccisa per errore una bambina

Il capo dell'esercito dello Stato ebraico: "Combatteremo a Gaza tutto l'anno". Morti due reporter in una raid a Khan Younis

07 Gen 2024 - 21:57

La guerra in Medioriente giunge al giorno 93. La polizia israeliana ha ammesso di aver ucciso per errore una bambina palestinese di 4 anni durante il tentativo di neutralizzare l'uomo alla guida di un'auto schiantatosi contro un checkpoint in Cisgiordania. Save the Children: "Più di 10 bambini al giorno, in media, hanno perso una o entrambe le gambe a Gaza dall'inizio del conflitto tre mesi fa". Due giornalisti sono stati uccisi in un attacco israeliano a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Il capo dell'esercito dello Stato ebraico: "Combatteremo a Gaza tutto l'anno".


I due giornalisti di Al Jazeera morti in un attacco aereo israeliano sulla Striscia di Gaza viaggiavano in auto con miliziano che stava manovrando un drone. Lo ha detto a The Times of Israel un portavoce delle forze israeliane di difesa. Un aereo militare, ha spiegato, "ha identificato e colpito un terrorista che utilizzava un drone aereo in modo tale da mettere a rischio le forze dell'Idf".


Hamas ha chiesto al governo egiziano di aprire il valico di Rafah per evacuare circa seimila persone gravemente ferite che hanno bisogno di cure mediche fuori dalla Striscia di Gaza. Lo riporta Haaretz.


Un attacco hacker ha preso di mira i monitor dell'aeroporto internazionale di Beirut, su cui sono comparsi messaggi anti-Hezbollah. Le informazioni sulle partenze e sugli arrivi sono state sostituite da una dichiarazione nella quale Hezbollah è stato accusato di mettere in pericolo il Libano che rischia una guerra aperta con Israele. "Hassan Nasrallah, non avrai piu' sostenitori se maledirai il Libano con una guerra di cui ti assumerai la responsabilità e le conseguenze", si leggeva nel messaggio diretto al leader di Hezbollah.


Il capo di Stato maggiore delle Forze di difesa israeliane, Herzl Halevi, ha detto che l'esercito "combatterà a Gaza tutto l'anno, questo è certo". Lo riporta Haaretz, aggiungendo che Halevi ha affermato che il 2024 sarà un anno impegnativo. Secondo l'Idf, i combattimenti finiranno solo quando gli abitanti del nord potranno tornare a casa sani e salvi. Il capo di Stato maggiore ha aggiunto che se ci sarà una guerra in Libano, "lo faremo con distinzione" e "sapremo combatterla in modo eccellente".


Israele ha il diritto di colpire Hamas per assicurarsi che il gruppo non possa più lanciare attacchi contro lo Stato ebraico ma è "imperativo" proteggere i civili. Lo ha detto il segretario di Stato americano, Antony Blinken, durante la sua visita in Qatar. Lo riporta Al Jazeera. "La graduale riduzione delle operazioni renderà sicuramente più semplice garantire che i civili non vengano danneggiati e garantirà anche che maggiore assistenza possa arrivare alle persone che ne hanno bisogno", ha affermato Blinken. "Ma è anche molto, molto importante che, nella misura in cui le operazioni continueranno, esse siano pianificate in modo da proteggere i civili e di assicurare l'assistenza umanitaria di cui le persone hanno bisogno".


Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha detto che è "imperativo" che Israele faccia di più per proteggere i civili palestinesi a Gaza, che devono poter "tornare a casa". "I civili palestinesi devono poter tornare a casa non appena le condizioni lo consentono", ha detto a Doha insieme al primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdelrahmane Al-Thani, nell'ambito del suo tour nei Paesi arabi e in Israele.


"Una tragedia inimmaginabile". Così il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha commentato l'uccisione oggi a Gaza di due giornalisti di Al Jazeera.


Il reinsediamento dei palestinesi fuori da Gaza "non è ufficialmente" la posizione di Israele. Lo ha detto il presidente israeliano Isaac Herzog a Nbc News, commentando le dichiarazioni di alcuni membri del governo. Lo sfollamento forzato dalla Striscia "non è assolutamente" la posizione di Israele, ma ha aggiunto che "in una società in cui la libertà di parola è la base del nostro Dna, le persone possono dire ciò che vogliono". 


Una bambina palestinese di 4 anni è rimasta uccisa a Bidu dal fuoco di militari israeliani, nel secondo attentato palestinese della giornata su arterie della Cisgiordania. Lo afferma l'agenzia di stampa palestinese Maan secondo cui è stata colpita dal fuoco di agenti della Guardia di frontiera in direzione dell'automobile di un palestinese che aveva appena travolto due agenti. L'autista è stato "neutralizzato" e le sue condizioni non sono note. Un'agente israeliana è rimasta ferita in modo non grave.


Più di 10 bambini al giorno, in media, hanno perso una o entrambe le gambe a Gaza dall'inizio del conflitto tre mesi fa. A denunciarlo è Save the Children, riportando in una nota che dal 7 ottobre, secondo l'Unicef, a più di 1.000 bambini sono state amputate una o entrambe le gambe. Molte di queste operazioni - ricorda l'Ong - sono state effettuate senza anestesia, a causa della paralisi del sistema sanitario nella Striscia provocata dal conflitto e della grave carenza di medici e infermieri e di forniture mediche come anestetici e antibiotici, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità.


Un'israeliana è stata ferita in Cisgiordania quando un'automobile guidata da un palestinese l'ha travolta all'altezza del villaggio palestinese di Bidu. Lo ha riferito la radio militare secondo cui l'assalitore è stato "neutralizzato". Si tratta del secondo attentato in poche ore in arterie della Cisgiordania.


Due giornalisti sono rimasti uccisi in un raid Israeliano a Khan Yunis, riferisce l'agenzia Wafa. Le vittime si chiamavano Mustafa Abu Thraya e Hamza Dahdouh. Quest'ultimo era il figlio di un noto giornalista di Al Jazeera, Wael Al-Dahdouh, la cui storia fece il giro del mondo: apprese, mentre era in un ospedale per girare un servizio sugli attacchi israeliani, la notizia che un raid aveva ucciso la moglie e altri due figli.


Un massiccio lancio di razzi dal Libano meridionale viene segnalato nella alta Galilea, in particolare nella città di Kiryat Shmona e nei villaggi vicini. Lo riferiscono i media secondo cui in quell'area risuonano in continuazione sirene di allarme. Sotto attacco anche un'area vicina al monte Hermon (al confine fra Siria, Libano e Israele) dove sono esplosi almeno otto razzi provenienti dal Libano. L'esercito israeliano ha risposto a quegli attacchi, aggiorna la radio pubblica Kan. Finora non si ha notizia di vittime. 


Al Jazeera condanna l'uccisione di giornalisti palestinesi "presi di mira" a Gaza dopo che due reporter che lavoravano per la tv con sede in Qatar sono morti in un attacco contro la loro auto. Hamza Wael Dahdouh, figlio del corrispondente da Gaza Wael Al-Dahdouh, e Mustafa Thuria, un videostringer per l'agenzia Afp che lavorava per Al Jazeera, sono morti nell'attacco a Rafah. "Al Jazeera Media Network condanna fermamente gli attacchi delle forze di occupazione israeliane contro le auto dei giornalisti palestinesi", ha affermato l'emittente in un comunicato, accusando Israele di "violazione dei principi della liberta' di stampa".


Fonti dei media palestinesi rilanciate da Times of Israel riportano la morte, in un attacco aereo israeliano di oggi nel sud di Gaza, di Ali Salem Abu Ajwa, nipote dello sceicco Ahmed Yassin, che fondò Hamas a Gaza nel 1987 e ne fu il leader spirituale finché non fu ucciso da Israele nel 2004. Abu Ajwa, secondo alcune fonti, avrebbe lavorato come giornalista a Gaza, scrive il portale israeliano. 


Sale ancora il bilancio dei morti a Gaza nel conflitto in corso dal 7 ottobre secondo il ministero della Sanità della Striscia guidato da Hamas, che ad oggi conta 22.835 uccisi.


All'indomani dei duri bombardamenti dal territorio libanese verso la Galilea, il premier Benyamin Netanyahu ha lanciato oggi, aprendo il consiglio dei ministri, un avvertimento agli Hezbollah: "Dovrebbero imparare quanto Hamas ha già appreso negli ultimi mesi. Nessun terrorista è immune".


In esattamente tre mesi di guerra Israele ha ucciso "circa 8.000 terroristi" di Hamas: è quanto afferma l'esercito. Nel settore nord della Striscia, all'interno di un'area fittamente popolata da 1,2 milioni di persone, è stata "gradualmente smantellata una struttura militare composta da 2 brigate che comprendevano 12 battaglioni, con una forza complessiva di 14mila uomini". In totale nella Striscia di Gaza le forze armate israeliane "hanno trovato e distrutto finora 30-40.000 armi e altri mezzi da combattimento custoditi nei bunker di Hamas ma anche in scuole, ospedali, moschee e in case".


Un attacco aereo israeliano ha ucciso sei persone a Jenin, in Cisgiordania. Secondo il ministero della Sanità palestinese, il bombardamento ha colpito un assembramento di cittadini nella città situata nel nord del territorio palestinese. Secondo Israele le persone uccise facevano parte di un gruppo di uomini armati palestinesi che stavano lanciando esplosivi contro truppe impegnate in un'operazione antiterrorismo in Cisgiordania.


Almeno 16 persone sono morte e 50 sono rimaste ferite nei nuovi bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza.


Durante le perquisizioni a Gaza, i soldati israeliani hanno individuato alcune gabbie che si ritiene siano state costruite da Hamas per tenere gli ostaggi israeliani nella Striscia. Lo riporta l'emittente Khan 11, sottolineando che "ciò è coerente con i risultati sul campo, che indicavano che le gabbie erano utilizzate dai terroristi per tenere ostaggi e anche per spostarli da un posto all'altro all'interno della Striscia. Le stesse gabbie che Hamas usa anche per i suoi detenuti".



Proteste contro il governo sono scoppiate in diverse località di Israele, con i manifestanti che chiedono le elezioni anticipate. Il corteo più grande è sceso in piazza Habina, a Tel Aviv. Agistazioni più piccole, per numero di partecipanti, sono state registrate anche ad Haifa e nella città costiera settentrionale di Cesarea, davanti all'abitazione del premier Benjamin Netanyahu.


L'esercito israeliano ha dichiarato di aver "completato lo smantellamento" delle capacità militari di Hamas nel nord di Gaza. "Continueremo ad approfondire i risultati, a rafforzare la barriera e le difese al confine", ha dichiarato il portavoce militare. Nonostante la sconfitta di Hamas nel nord della Striscia, è tuttavia probabile che da quelle aree verranno ancora effettuati sporadici lanci di razzi verso Israele.


Medici Senza Frontiere è stata costretta a evacuare il suo personale e le loro famiglie dall'area dell'ospedale Al-Aqsa, dopo giorni di combattimenti nella zona centrale di Gaza e in seguito all'ordine di evacuazione diffuso dalle forze israeliane in tarda mattinata con volantini nei quartieri limitrofi. "Con un grosso peso sul cuore siamo costretti a evacuare mentre i pazienti, il personale ospedaliero e molte persone in cerca di un posto sicuro rimangono nei locali dell'ospedale", ha dichiarato Carolina Lopez, coordinatrice dell'emergenza di Msf.


Le Forze di difesa israeliane e lo Shin Bet hanno annunciato che il comandante del battaglione Nuseirat di Hamas, Ismail Siraj, e il suo vice, Ahmed Wahaba, sono stati uccisi in un attacco aereo stasera nella Striscia di Gaza. Il battaglione Nuseirat è responsabile del massacro nel Kibbutz Be'eri e in altre comunità di confine del 7 ottobre, scrive il Times of Israel.

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