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Israele: "L'Iran dovrà aspettare nervosamente senza sapere quando attaccheremo" | Gaza, rinviata l'operazione a Rafah

Crosetto: "I militari italiani in Libano non sono bersagli dell'Iran, ma aumentano i rischi". Tajani: "Pronti a misure contro Teheran, ma Israele non reagisca"

di Redazione online
15 Apr 2024 - 23:11

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 192. Resta alta la tensione tra Stato ebraico e Iran dopo l'attacco con centinaia di droni e missili da crociera lanciato nella notte tra sabato e domenica e neutralizzato da Iron Dome e jet alleati. Il gabinetto di guerra israeliano si è riunito: sono state discusse "diverse opzioni", ognuna delle quali rappresenta "una risposta dolorosa" all'attacco di Teheran ma senza scatenare "una guerra regionale". Anche il capo di Stato maggiore dell'esercito Herzi Halevi ha confermato: "Risponderemo all'attacco". Intanto, dopo l'attacco dell'Iran, l'esercito israeliano ha deciso di rinviare l’operazione a Rafah. Il presidente Emmanuel Macron ha detto che la Francia ha "intercettato" dalla Giordania missili e droni iraniani lanciati contro Israele nella notte fra sabato e domenica. 


Il portavoce delle forze armate iraniane ha riferito che Teheran "non cerca di espandere la guerra, ma taglierà ogni mano che attacca il nostro Paese. Qualsiasi aggressione da parte di Israele o dei suoi sostenitori incontrerà una risposta più forte di prima".


L'Iran dovrà aspettare "nervosamente senza sapere quando potrebbe arrivare l'attacco, proprio come ha fatto fare lo stesso a Israele". Lo ha detto il premier Benjamin Netanyahu, aggiungendo che il Paese risponderà all'attacco dell'Iran, "ma lo farà in maniera saggia e non di pancia".


La crisi umanitaria in atto a Gaza "è gravissima non solo per la popolazione della Striscia, ma per l'intera regione, esposta a un incremento esponenziale di rifugiati. Penso soprattutto a Egitto e Giordania, interlocutori cruciali e pilastri per la stabilità in Medioriente". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nell'audizione alle Commissioni riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato.


"Chiediamo che l'Iran e i gruppi affiliati cessino i loro attacchi. Siamo pronti ad adottare ulteriori misure in risposta a eventuali nuove iniziative destabilizzanti". Lo afferma il ministro degli Esteri Antonio Tajani in audizioni alle Commissioni Esteri congiunte. "Auspichiamo che, forte della vittoria militare, Israele voglia far prevalere il buon senso evitando ulteriori reazioni che potrebbero innescare una spirale di violenza dannosa per tutti".


Dopo l'attacco dell'Iran a Israele, "aumentano i rischi di potenziali danni collaterali relativamente al Mar Rosso e, soprattutto, al Libano". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in audizione alle Commissioni congiunte Affari esteri e Difesa di Senato e Camera. "Stabilito che i nostri militari non sono obiettivi deliberati, permane il rischio di un loro coinvolgimento, seppur non intenzionale, nello scambio di fuoco tra le parti".


Le difese aeree dell'Iran sono state poste in stato di massima allerta, in previsione di un possibile attacco israeliano che potrebbe essere "imminente". Lo riferiscono alcuni media iraniani.


Joe Biden "non vuole che ci sia una escalation del conflitto in Medio Oriente e sono fiducioso che Netanyahu, con cui ha parlato diverse volte, sia consapevole delle sue preoccupazioni". Lo ha detto il portavoce della Casa Bianca, John Kirby.


"Il governo israeliano deciderà da solo se ci sarà una risposta" all'attacco iraniano "e quale sarà la risposta". Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza Usa, John Kirby, sottolineando che gli Stati Uniti "non sono coinvolti nell'eventuale risposta" dello Stato ebraico.



La Casa Bianca punta il dito sulle ricostruzioni giornalistiche secondo le quali gli iraniani "volevano fallire" nel loro attacco contro Israele, fornendo un "avvertimento preventivo". Si tratta, ha detto il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale, John Kirby, di notizie "categoricamente false". L'attacco iraniano, ha detto il funzionario, è stato neutralizzato "al 99%" e non ha praticamente causato danni alle infrastrutture grazie alla "spettacolare" risposta di Israele, degli Usa e dei partner della coalizione.
 


Israele risponderà all'attacco dell'Iran. Lo ha detto il capo di Stato maggiore dell'esercito Herzi Halevi parlando nella base dell'aviazione di Nevatim, uno degli obiettivi dei droni e dei missili di Teheran sabato. "Il lancio di così tanti droni e missili nel territorio israeliano - ha detto - avrà la sua risposta". 


La risposta di Israele all'attacco di sabato dell'Iran potrebbe essere "imminente". Lo riferisce una fonte israeliana, citata dalla Nbc, dopo la riunione del gabinetto
di guerra israeliano.


"Il Consiglio Europeo condanna con forza e senza equivoci l'attacco dell'Iran contro Israele e rinnova la sua piena solidarietà con il popolo israeliano e l'impegno alla sicurezza di Israele". Lo si legge nella bozza di conclusioni del vertice dei leader del 17-18 aprile. Nel documento è stato aggiunto un intero capitolo sul Medioriente. I leader, chiedendo alle parti di "esercitare la massima moderazione", rinnovano anche la volontà di "lavorare con i partner" per mettere fine alla crisi a Gaza, "raggiungendo una tregua immediata e il rilascio degli ostaggi". 


Joe Biden ha ribadito di voler evitare una escalation del conflitto in Medioriente, ricevendo alla Casa Bianca il premier iracheno Mohammed Shiaa Al-Sudani.
 


"Non c'è altra scelta se non quella di rispondere all'attacco dell'Iran". Lo ha detto, secondo il sito Axios che cita fonti informate, il ministro della Difesa Yoav Gallant in una conversazione con il capo del Pentagono Lloyd Austin. La stessa fonte ha ricordato che l'amministrazione Biden e diversi altri Paesi occidentali alleati con Israele stanno esortando il governo di Benyamin Netanyahu a non precipitarsi in una ritorsione contro l'Iran che potrebbe portare a una guerra regionale.


Il programma nucleare dell'Iran non è "mai stato a uno stadio così avanzato". Lo ha sostenuto il premier britannico Rishi Sunak, aggiornando la Camera dei Comuni sugli sviluppi in Medioriente dopo la rappresaglia di Teheran contro Israele. Sunak ha poi sollecitato la comunità internazionale all'unità, ribadendo la necessità di evitare un'escalation, ma sottolineando anche "la risposta" comune assicurata dal G7 alla Repubblica Islamica. Non ha invece raccolto la sollecitazione della sua ex ministra Suella Braverman, dell'ultradestra Tory, a etichettare come "terrorista" la Guardia Rivoluzionaria iraniana (i cosiddetti pasdaran). 


Il gabinetto di guerra israeliano ha concluso la sua riunione sull'Iran. Secondo la tv Canale 12, sono state discusse "diverse opzioni" ognuna delle quali rappresenta "una risposta dolorosa" all'attacco di Teheran ma senza scatenare "una guerra regionale". Secondo la stessa fonte, l'obiettivo è di scegliere un'opzione che "non sia bloccata dagli Usa". Il gabinetto, secondo i media, tornerà a riunirsi domani.


Israele avrebbe deciso di rinviare l'offensiva militare nella città di Rafah, nel sud di Gaza, dopo l'attacco missilistico iraniano del fine settimana contro lo Stato ebraico. Lo riporta la Cnn, citando fonti israeliane. La stessa notizia era stata riportata ieri sera dall'emittente pubblica israeliana Kan ma il Likud, il partito del primo ministro Benjamin Netanyahu aveva smentito.
 


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La Francia ha "intercettato" dalla Giordania missili e droni iraniani lanciati contro Israele nella notte fra sabato e domenica. E' quanto ha confermato a BFM TV il presidente Emmanuel Macron. "Noi - ha detto - abbiamo una base aerea in Giordania. Lo spazio aereo giordano è stato violato da questi lanci. Abbiamo fatto decollare i nostri aerei e abbiamo intercettato quello che dovevamo intercettare".


"Il mio giudizio su Netanyahu è pessimo, dentro il governo ci sono estremisti che negano l'esistenza dei palestinesi, è il primo governo della storia di Israele che mette apertamente in discussione la politica dell'esistenza di uno Stato palestinese, di due popoli due Stati. Stanno sbagliando, stanno isolando Israele", ma "il mio giudizio su di lui e sul suo governo non significa aderire o simpatizzare con chi ritiene che lo Stato d'Israele non abbia diritto di esistere". Lo ha detto la segretaria Pd, Elly Schlein.







Il governo tedesco ha convocato l'ambasciatore iraniano a Berlino. Lo ha detto un portavoce del ministero degli Esteri in conferenza stampa. 


Il presidente francese, Emmanuel Macron, spera in una tregua durante i Giochi olimpici, in programma a Parigi dal 26 luglio all'11 agosto, mentre proseguono le guerre in Ucraina e a Gaza. "Lavoreremo per una tregua olimpica", ha dichiarato in un'intervista rilasciata a Rmc e Bfmtv a poco più di 100 giorni dall'inizio delle Olimpiadi, aggiungendo che "chiederà" al presidente cinese Xi Jinping di "aiutarlo" su questo tema.


Il ministero della Sanità di Hamas a Gaza ha rivisto il bilancio delle vittime nella Striscia a quasi 33.800 morti dal 7 ottobre. I morti - ha annunciato - sono saliti a 33.797 mentre i feriti sono 76.465. Lo riportano i media internazionali, precisando che il bilancio non fa distinzione tra le vittime civili e militari. Solo nelle ultime 24 ore sono stati portati negli ospedali i corpi di 68 persone morte in bombardamenti israeliani e altre 94 persone sono rimaste ferite.


Il gabinetto di guerra israeliano si riunirà nuovamente oggi, alle 14 ora locale (le 13 in Italia) per discutere la sua risposta all'attacco dell'Iran di sabato sera. Lo riferisce la stampa locale.
 


"L'attacco limitato dell'Iran contro Israele di sabato sera mirava ad avvertire, scoraggiare e punire il regime sionista. Ma se Israele intraprenderà una nuova azione contro l'Iran, dovrà sicuramente affrontare una risposta molto forte". Lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano Hossein  Amirabdollahian, in un colloquio telefonico con l'omologo russo Serghei Lavrov.


"Ieri ho parlato con gli altri partner del G7, nel corso di una conferenza telefonica su cosa fare, e sono stato lieto di appurare che la nostra valutazione sia identica e il nostro appello è chiaro: l'Iran deve archiviare questa aggressione". Lo ha detto il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, in un incontro con la stampa a Shangai, trasmesso da Ntv in Germania. A una domanda sull'eventuale reazione di Israele, Scholz ha aggiunto: "Il nostro consiglio è di partecipare loro stessi alla de-escalation".


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L'Agenzia dell'Unione europea per la sicurezza aerea (Easa) ha diffuso un avviso invitando all'attenzione sullo spazio aereo su Iran e Israele, incluso quello circostante per una distanza di 100 miglia nautiche. L'invito è a seguire tutte le pubblicazioni aeronautiche disponibili in vigore, compresi gli aggiornamenti dalla piattaforma europea per la condivisione e la cooperazione delle informazioni.


Negli attacchi contro Israele la Francia ha effettuato "intercettazioni" (di droni e missili) su richiesta della Giordania, ha dichiarato il presidente francese Emnmanuel Macron. E ha accusato l'Iran di aver "deciso di colpire Israele", provocando "una profonda lacerazione". "Faremo di tutto per evitare un'escalation in Medio Oriente", ha aggiunto.


"Noi lo auspichiamo e lavoriamo per questo, ma non è così facile. Ritengo improbabile che Israele si fermi, viste le proporzioni dell'attacco iraniano, come non si è fermato di fronte alle nostre richieste di una tregua a Gaza, per salvaguardare le vite dei civili. Quindi mi aspetto un'ulteriore risposta". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervistato dal Corriere della sera a proposito della possibilità che Israele accolga gli appelli lanciati dal G7.


Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha assicurato stamattina di voler "fare di tutto per evitare un incendio" in Medioriente dopo l'attacco dell'Iran contro Israele. Rispondendo in un'intervista a RMC Sport e BFM TV a 100 giorni dalle Olimpiadi, Macron ha detto: "Abbiamo condannato, siamo intervenuti, faremo di tutto per evitare un incendio e un'escalation. Bisogna isolare l'Iran, aumentare le sanzioni e ritrovare un cammino di pace nella regione".


Parlando in un'intervista a 100 giorni dalle Olimpiadi su RMC Sport e BFM TV, il presidente francese Emmanuel Macron ha accusato l'Iran di aver risposto "in modo sproporzionato" all'attacco al suo consolato a Damasco.


Secondo un rapporto della rete Al Mayadeen News, collegata a Hezbollah, Israele sta attaccando obiettivi alla periferia delle citta' di Dhayra e Naqoura, nel sud del Libano.


Secondo funzionari statunitensi citati dal Wall Street Journal, per metà dei missili balistici dell'Iran contro Israele il lancio non è riuscito o sono caduti prima di raggiungere l'obiettivo. Secondo Israele, Teheran ha lanciato più di 170 droni carichi di esplosivo, circa 120 missili balistici e circa 30 missili da crociera, quasi tutti sono stati intercettati.


Almeno nove dei missili lanciati ieri dall'Iran contro Israele sono andati a segno colpendo basi militari nello Stato ebraico, senza causare pero' danni ingenti. Lo ha riferito all'emittente televisiva "Abc News" un "alto funzionario" statunitense anonimo.


"Tra il 13 e il 14 aprile le forze del Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom), supportate dai cacciatorpediniere del comando europeo degli Stati Uniti, hanno ingaggiato e distrutto con successo più di 80 veicoli aerei senza equipaggio di attacco unidirezionale e almeno sei missili balistici destinati a colpire Israele provenienti dall'Iran e dallo Yemen". Lo riferisce lo stesso Centcom in un post su X. "Ciò include un missile balistico sul suo veicolo di lancio e sette Uav distrutti a terra nelle aree dello Yemen controllate dagli Houthi, sostenute dall'Iran, prima del loro lancio".


Il massiccio attacco sferrato dall'Iran contro Israele nelle primissime ore di ieri, con il lancio verso lo Stato ebraico di oltre 300 tra droni suicidi e missili, sembra essere stato deliberatamente pianificato "per fallire". Lo scrive l'emittente televisiva "Cnn", secondo cui l'operazione offensiva compiuta ieri dall'Iran, assai complessa sul piano operativo, era tesa a massimizzare l'effetto d'immagine e ridurre al minimo i danni concreti contro Israele.


Il presidente americano Joe Biden ha avuto un incontro virtuale con il leader della maggioranza democratica al Senato, Chuck Schumer, quello della minoranza repubblicana Mitch McConnell, lo speaker della Camera Mike Johnson e il leader della minoranza dem alla Camera Hakeem Jeffries. L'intento era quello di "discutere dell'attacco senza precedenti dell'Iran contro Israele". Durante la chiamata, Biden ha parlato "dell'urgente necessità che la Camera approvi il prima possibile" la legge sulla sicurezza nazionale, che dispone i nuovi aiuti a Ucraina, Israele e Gaza.


L'Iran "non ha avuto altra scelta che esercitare il proprio diritto all'autodifesa". Lo ha detto l'ambasciatore di Teheran all'Onu, Saed Iravani, durante la riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza. "Le Nazioni Unite hanno mancato al loro dovere di mantenere la pace e la sicurezza internazionale, non condannando l'attacco israeliano del 1° aprile contro il consolato iraniano a Damasco".


"L'Iran non ha intenzione di impegnarsi in un conflitto con gli Stati Uniti nella regione. Tuttavia, se gli Stati Uniti avviassero operazioni militari contro l'Iran, i suoi cittadini, o la sua sicurezza e i suoi interessi, l'Iran utilizzerà il suo diritto intrinseco a rispondere in modo proporzionato". Lo ha detto l'ambasciatore iraniano all'Onu, Saed Iravani, parlando al Consiglio di Sicurezza.


"Il regime iraniano non è diverso dal Terzo Reich e l'ayatollah Ali Khamanei non è diverso da Hitler". Lo ha dichiarato l'ambasciatore israeliano all'Onu, Gilad Erdan, al Consiglio di Sicurezza chiedendo "tutte le sanzioni possibili" contro Teheran. "L'escalation senza precedenti di sabato notte mostra cosa succede quando gli avvertimenti non vengono ascoltati. Il fatto che poi Israele si sia mostrato superiore non toglie la brutalità dell'attacco".


"La risposta iraniana sarà molto più ampia dell'azione militare" della scorsa notte, "se Israele reagirà contro l'Iran". Lo ha detto il capo di Stato maggiore dell'esercito dell'Iran, il maggiore generale Mohammad Bagheri, avvertendo Israele e Usa che qualsiasi sostegno alla ritorsione israeliana comporterebbe che le basi militari statunitensi nella regione saranno prese di mira.


Il Medio Oriente "è sull'orlo del baratro". Lo ha dichiarato il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres alla riunione del Consiglio di Sicurezza. La popolazione "si trova ad affrontare il pericolo reale di un devastante conflitto su vasta scala. Ora è il momento di allentare la tensione, della massima moderazione e di fare un passo indietro dal baratro. Abbiamo la responsabilità condivisa di coinvolgere attivamente tutte le parti interessate per prevenire un'ulteriore escalation. Né la regione né il mondo possono permettersi altre guerre".


"Le organizzazioni estremistiche islamiche da sempre vogliono cacciare ogni ebreo e cittadino di Israele da Israele e riportare Gerusalemme sotto il dominio dell'Islam. Questo è uno dei periodi più pericolosi degli ultimi decenni, perché quanto successo a Gaza ha infiammato gli animi". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervenendo su Rete 4.


"Resto preoccupato, ma i segnali mi sembrano incoraggianti sia dall'Iran sia da Israele. Mi pare sia stato accolto l'appello del G7 a essere più ragionevoli e prudenti. Noi lavoriamo tutti per la pace". Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervenendo su Rete 4.



Gerusalemme "sarà nelle mani dei musulmani e il mondo musulmano celebrerà la liberazione della Palestina". Lo ha scritto in ebraico su X la Guida Suprema dell'Iran, Ali Khamenei, pubblicando un video di droni iraniani che sorvolano la Spianata delle Moschee e vengono intercettati, durante l'attacco dell'Iran di sabato notte contro Israele.

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