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Speciale Il conflitto in Medioriente

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Onu: "La situazione nel nord di Gaza è apocalittica" | Iran: "Risponderemo a Israele nel momento e nel modo giusti"

Le agenzie umanitarie dell'Onu: "Gli abitanti rischiano la morte per malattia, fame o violenza". Hamas boccia la tregua breve

01 Nov 2024 - 18:00

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 392. La drammatica denuncia delle agenzie umanitarie Onu: "La situazione nel nord di Gaza è apocalittica. Gli abitanti rischiano la morte per malattia, fame o violenza". L'Iran sta per sferrare una risposta "brutale" al raid israeliano di sabato 26 ottobre: "Risponderemo a Israele nel momento e nel modo giusti". L'ayatollah Khamenei, infatti, ha dato ordine al Consiglio per la sicurezza nazionale di prepararsi: "La portata dell'attacco di Israele è stata troppo grande per essere ignorata e non rispondere significherebbe ammettere la sconfitta". Secondo la Cnn, che cita fonti militari, Israele si trova in un "alto livello di prontezza" in vista di un possibile attacco da Teheran. Da Hamas intanto è arrivata l'ennesima spallata alle prospettive di un cessate il fuoco a Gaza: "Sosteniamo una fine permanente della guerra, non una temporanea", ha detto il leader senior del movimento. I negoziati invece sembrano fare timidi passi avanti sul fronte nord: il segretario di Stato americano Blinken ha confermato che sono stati fatti "buoni progressi" verso un'intesa con Hezbollah

Guerra in Libano, l'impatto sulla salute mentale e fisica degli sfollati

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© Msf @ Dalia Khamissy e Antoni Lallican/Hans Lucas
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Gli Stati Uniti hanno annunciato un nuovo pacchetto di aiuti militari in Medio Oriente per affrontare la minaccia dell'Iran.


Il ministero della Sanità libanese afferma che 52 persone sono state uccise oggi negli attacchi israeliani nell'est del Paese, attacchi per i quali l'esercito israeliano non aveva emesso avvisi di evacuazione. Lo riporta il Times of Israel, specificando che senza fare distinzione tra civili e combattenti, il ministero riporta "52 persone uccise e 72 ferite in un bilancio aggiornato degli attacchi nemici israeliani di oggi nella regione di Baalbek-Hermel". Dodici delle vittime sono state uccise nel villaggio di Amhaz, mentre altre nove sono state uccise a Yunin e otto a Bednayel.


Il presidente del parlamento libanese, Nabih Berry ha dichiarato in un'intervista ad Asharq al-Awsat che l'iniziativa statunitense per un cessate il fuoco in Libano è fallita in quanto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha respinto la road map concordata con l'inviato americano Amos Hochstein. Lo riporta L'Orient le Jour. Berry ha aggiunto che tutte le eventuali trattative sono rinviate fino a dopo le elezioni presidenziali americane previste per il 5 novembre. 


L'Iran risponderà all'attacco israeliano del 26 ottobre "al momento giusto, nel modo giusto". Lo ha detto Kamal Kharrazi, consigliere della Guida suprema iraniana Ali Khamenei, alla tv filo-iraniana Al Mayadeen ripreso dalla Tass. 


La situazione nel nord di Gaza, dove da alcune settimane l'esercito israeliano ha lanciato una nuova offensiva di terra e raid aerei, "è apocalittica" e l'insieme dei suoi abitanti corre il "rischio imminente di morire di malattia, fame e violenza". Lo denunciano i capi delle agenzie umanitarie dell'Onu chiedendo a Israele "di cessare il suo assalto contro Gaza e gli operatori umanitari". 


Gli aerei da caccia israeliani hanno lanciato "diversi missili" su due edifici situati vicino al complesso Imam Hussein nella città di Tiro, nel sud de Libano. Lo riferisce il giornale libanese L'Orient Le Jour. Altri raid dell'Idf hanno preso di mira diverse località nel sud del Paese, tra cui una casa nel viaggio di Arab Salim nella zona di Nabatieh, aggiunge il sito. 


Almeno 10 palestinesi sono stati uccisi in un attacco israeliano che ha preso di mira l'ingresso di una scuola che ospita sfollati nel campo di Nuseirat nella Striscia di Gaza centrale. Lo scrivono i media regionali tra cui Al Jazeera.


Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha avuto "l'impressione che Israele sia pronto in qualche modo a togliere la pressione militare su Gaza e quindi a consentire il ripristino della normalita'" nella Striscia. Lo ha detto lo stesso Crosetto alla stampa in occasione dell'inaugurazione del "Villaggio Difesa" al Circo Massimo.


Il premier libanese Najib Mikati ha criticato oggi "l'espansione" degli attacchi di Israele contro il suo Paese, affermando che essi indicano un rifiuto degli sforzi per una tregua. "La rinnovata espansione della portata dell'aggressione del nemico israeliano alle regioni libanesi, le sue ripetute minacce di evacuare intere città e villaggi, e il suo rinnovato attacco dei sobborghi meridionali di Beirut sono tutti indicatori che confermano il rifiuto del nemico israeliano di tutti gli sforzi compiuti per assicurare un cessate il fuoco", ha detto Mikati dopo i raid a sud di Beirut, primo attacco di questo tipo dopo una settimana. 


Quarantasette palestinesi sono stati uccisi e decine sono rimasti feriti, la maggior parte bambini e donne, nei raid notturni israeliani della Striscia di Gaza centrale. Lo riferisce l'agenzia palestinese Wafa spiegando che gli attacchi hanno preso di mira la città di Deir al-Balah, il campo profughi di Nuseirat e la città di Al-Zawaida. "Molte vittime sono state uccise a Nuseirat, dove gli attacchi colpito diverse case, comprese quelle che ospitavano famiglie sfollate", scrive la Wafa. L'Idf ha affermato che le sue truppe hanno eliminato "diversi terroristi" nel centro di Gaza e hanno eliminato "decine di terroristi" a Jabalia. 


Israele si trova in un "alto livello di prontezza" in vista di un possibile attacco dall'Iran. Lo scrive la Cnn citando una fonte militare israeliana, che tuttavia ha aggiunto che stanno "ancora valutando il processo decisionale in Iran" per determinare se e quando avrà luogo una rappresaglia per i raid israeliani contro la Repubblica islamica della scorsa settimana. Secondo la fonte, i recenti attacchi israeliani alle strutture di produzione missilistica e alla difesa aerea iraniana hanno "creato un dilemma per Teheran", poiché la sua capacità di colpire Israele e difendersi da futuri attacchi israeliani è stata diminuita. 


Israele riceverà una "risposta inimmaginabile" per l'attacco contro i siti militari iraniani di sabato scorso, in reazione al lancio di missili contro il territorio israeliano dell'1 ottobre. Lo ha affermato il capo delle Guardie della rivoluzione iraniana, Hossein Salami, come riferisce Mehr, dopo che, secondo il New York Times, la Guida suprema Ali Khamenei avrebbe dato lunedì scorso l'ordine di prepararsi a colpire Israele. 


Due persone sono state uccise e altre quattro sono rimaste ferite in seguito ai raid aerei israeliani delle ultime ore sul quartiere Ain el-Remmaneh di Beirut, nella periferia sud-orientale della capitale libanese: lo riferiscono i media locali, come riporta Al Jazeera. Si tratta dei primi attacchi israeliani contro Beirut in quasi una settimana. 


Il segretario di Stato americano Antony Blinken chiede a Israele di facilitare il secondo ciclo di vaccinazioni antipolio a Gaza. "E' urgente che sia completato nei prossimi giorni", ha detto Blinken, come riportano i media. Il primo ciclo è stato completato e il secondo, necessario per ottenere l'immunità, doveva iniziare il 14 ottobre ma è stato sospeso a causa degli intensi bombardamenti di Israele.


Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, ha avuto un colloquio telefonico con l'omologo israeliano, Yoav Gallant, con cui ha discusso possibili opportunità per porre fine all'escalation in Medioriente. Lo riferisce il Pentagono in una nota. Austin ha ribadito che gli Stati Uniti sono "pronti a difendere il personale statunitense, Israele e i partner regionali contro attacchi provenienti dall'Iran e dalle organizzazioni sostenute da Teheran".


"Utilizzando delle ruspe, l'esercito israeliano ha gravemente danneggiato l'ufficio dell'Unrwa nel campo di Nur Shams, nel nord della Cisgiordania. L'ufficio non può più essere utilizzato". Lo denuncia su X il capo dell'Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, Philippe Lazzarini. L'ufficio "era il fulcro della fornitura di servizi di base a oltre 14.000 rifugiati palestinesi nel campo, tra cui istruzione per i bambini, servizi sanitari, igienico-sanitari e protezione sociale. Durante l'operazione militare israeliana, nel campo sono state distrutte anche le strade, le reti idriche ed elettriche - ha aggiunto Lazzarini -. Ancora una volta, le strutture delle Nazioni Unite vengono sistematicamente ignorate, mentre dovrebbero essere protette in ogni momento, anche in tempo di conflitto". Nei giorni scorsi il Parlamento israeliano ha approvato una legge che bandisce le attività dell'Unrwa in Israele, Gerusalemme Est e Cisgiordania. 

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