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Speciale Il conflitto in Medioriente

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Israele, Netanyahu sostituisce Gallant con Katz alla Difesa | Scontri tra polizia e manifestanti vicino alla casa del premier

Beirut: da ottobre l'Idf ha spazzato via 37 cittadine nel sud del Libano. Venti palestinesi sono morti in un bombardamento israeliano nel nord della Striscia di Gaza

05 Nov 2024 - 21:31

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 396. Terremoto ai vertici di Israele. A sorpresa, il premier Benjamin Netanyahu ha annunciato la rimozione del ministro della Difesa, Yoav Gallant: a rimpiazzarlo, il fedelissimo Israel Katz, che lascia la casella degli Esteri. Un cambio, ha motivato Netanyahu, dettato da "significative divergenze" sulla gestione del conflitto con Gaza, in un momento in cui il pressing delle diplomazie occidentali per il cessate il fuoco si fa sempre più intenso e l'Iran insiste con le sue minacce. "In mezzo a una guerra è necessaria più che mai la fiducia totale tra il premier e il ministro della Difesa", ha dichiarato Netanyahu. Dopo la notizia del licenziamento di Gallant migliaia di dimostranti si sono radunati spontaneamente nei pressi della residenza privata di Netanyahu a Gerusalemme. Times of Israel ha riferito di scontri tra la polizia e i manifestanti. Intanto Israele ha dichiarato di aver ucciso il capo dell'intelligence di Hezbollah per la Siria in un raid su Damasco

Guerra in Libano, l'impatto sulla salute mentale e fisica degli sfollati

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© Msf @ Dalia Khamissy e Antoni Lallican/Hans Lucas
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"Il nostro impegno morale ed etico è il ritorno dei nostri figli e figlie rapiti da Hamas. Non c'è e non ci sarà alcuna espiazione per l'abbandono degli ostaggi", ha detto questa sera in una dichiarazione ai media Yoav Gallant, dopo essere stato licenziato da ministro della Difesa dal premier Benyamin Netanyahu. "Sono stato licenziato per tre motivi: Israele deve accettare un accordo per la liberazione degli ostaggi anche lasciando Hamas a Gaza; l'aver chiesto che tutti debbano prestare servizio nell'Idf e difendere Israele (compresi gli ortodossi); l'aver chiesto un'indagine governativa sul 7 ottobre", ha aggiunto molto commosso.


Un raid israeliano sulla città libanese di Barja, nel governatorato del Monte Libano, ha ucciso almeno 15 persone. Lo afferma il ministero della Salute, citato da Al Jazeera. "Le operazioni di soccorso e rimozione delle macerie sono ancora in corso", si legge nel post su X.


"Ringrazio il primo ministro Netanyahu per la fiducia che ha riposto in me nominandomi ministro della Difesa. Accetto questa responsabilità con un senso di missione e un profondo impegno per la sicurezza dello Stato di Israele e dei suoi cittadini". È il commento su X di Israel Katz. "Lavoreremo insieme per far progredire l'apparato di difesa verso la vittoria contro i nostri nemici e per raggiungere gli obiettivi della guerra: il ritorno di tutti gli ostaggi come missione più importante, la distruzione di Hamas a Gaza, la sconfitta di Hezbollah in Libano, la limitazione dell'aggressione iraniana e il ritorno sicuro dei residenti del nord e del sud alle loro case", ha dichiarato il neo ministro, che arriva in sostituzione di Yoav Gallant.


Scontri tra polizia e manifestanti sono scoppiati fuori dalla residenza di Benyamin Netanyahu a Gerusalemme, dove in migliaia si sono radunati spontaneamente dopo che il premier ha licenziato il ministro della Difesa Yoav Gallant. Le tv nazionali stanno mostrando i tafferugli.


Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato di aver sollevato dall'incarico il ministro della Difesa Yoav Gallant. Lo riporta Haaretz. Gallant sarà sostituito da Israel Katz, attuale ministro degli Esteri. Gideon Saaar rimpiazzerà Katz.


Centinaia di persone iniziano a radunarsi a Tel Aviv e Gerusalemme per protestare contro il licenziamento del ministro della Difesa Yoav Gallant. Secondo i media israeliani, la polizia ha eretto barricate vicino alla residenza del premier Benyamin Netanyahu a Gerusalemme e fuori dal quartier generale dell'Idf a Tel Aviv. Un tentativo di Netanyahu di licenziare Gallant l'anno scorso per la sua opposizione alla riforma giudiziaria aveva portato decine di migliaia di persone in piazza, costringendo infine Netanyahu a fare marcia indietro. 


La polizia ha fatto irruzione nell'ufficio del primo ministro Benyamin Netanyahu, con una operazione senza precedenti. Lo riferisce Channel 12 affermando che non è ancora chiaro se l'azione, avvenuta sabato sera, sia collegata all'indagine sulla fuga di notizie di intelligence o all'inchiesta di cui si è appreso oggi sui presunti tentativi di falsificare i verbali delle riunioni di gabinetto di guerra.


L'opposizione critica con fermezza la decisione di Benyamin Netanyahu di licenziare il ministro della Difesa Yoav Gallant, sostituendolo con il ministro degli Esteri Israel Katz: "Scendete in piazza", ha scritto su X il presidente dei Democratici Yair Golan, dopo l'annuncio del premier.


Dopo la notizia su un'indagine penale relativa all'ufficio di Benyamin Netanyahu, una nota dell'ufficio stesso la descrive come "una spedizione di caccia senza precedenti nel mezzo di una guerra". "Dopo un anno di fughe di notizie provenienti dalle discussioni del gabinetto e dai servizi sugli ostaggi, le uniche due indagini aperte sono contro l'ufficio del premier, non contro i divulgatori che hanno causato enormi danni ai rapiti e alla sicurezza. Come negli altri tentativi di gonfiare accuse contro il primo ministro e il suo entourage, anche in questo caso la montagna non darà alla luce nemmeno un topolino", afferma la nota.


C'è un deposito di missili in quasi ogni città dell'Iran e questi depositi sono costruiti a 500 metri di profondità. E' quanto ha dichiarato alla televisione iraniana il generale Amir Ali Hajizadeh, comandante della Forza aerospaziale del Corpo dei guardiani della rivoluzione islamica (pasdaran), aggiungendo che il numero dei missili è così alto che "se dovessero essere individuati, il nemico non sarebbe in grado di affrontarli". Quello che vedete, ha concluso Hajizadeh "è solo la punta dell'iceberg".


L'agenzia di stampa ufficiale del governo libanese ha riferito che l'esercito israeliano ha distrutto decine di migliaia di case e 37 cittadine nel Libano meridionale da quando è iniziata l'offensiva di terra all'inizio di ottobre. "Come parte della campagna in particolare nel Libano del sud, l'esercito israeliano sta piazzando mine e demolendo interi quartieri di città e villaggi", afferma l'agenzia di stampa.


Le truppe israeliane hanno scoperto e distrutto un tunnel sotterraneo nel Libano meridionale, la galleria era dotata di diverse diramazioni, tra cui una sala attrezzata per soggiorni di lunga durata, e di armi. Lo riferisce l'Idf aggiungendo di avere smantellato una seconda infrastruttura sotterranea con stanze abitabili e numerose armi.


Quattro palestinesi sono stati uccisi oggi dal fuoco dell'esercito israeliano nei pressi della città di Jenin, in Cisgiordania: lo ha riferito il ministero della Sanità palestinese, spiegando che due delle vittime sono state colpite da un drone.


L'Agenzia di stampa nazionale (Nna) libanese afferma che una persona è morta in un attacco di droni e caccia israeliani che ha colpito stanotte la città meridionale di Haris. La Nna riferisce di raid anche su Khiam, Deir El Zahrani, Srifa e Deir Kifa. Il Ministero della Salute libanese ha affermato che gli attacchi israeliani di ieri sul Paese hanno ucciso 16 persone e ne hanno ferite altre 90 lunedì, per un totale di 3.002 morti e 13.492 feriti da ottobre 2023. 


Almeno 20 palestinesi sono stati uccisi in un attacco israeliano che ha colpito una casa a Beit Lahiya, nel nord della Striscia di Gaza. Lo riporta Al Jazeera Arabic.

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