Centinaia di famiglie in fuga dal Libano meridionale
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Chiuse le scuole e le università libanesi per tutta la settimana. Code infinite di auto in fuga dal sud del Paese. Tajani: "Iran disponibile al cessate il fuoco". Guterres: "Il Libano non diventi una nuova Gaza"
La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 354 e si allarga al Libano contro Hezbollah. Una terza ondata di attacchi è stata sferrata dall'esercito israeliano alla periferia di Beirut e in tutto il Paese. Le autorità hanno deciso di chiudere le scuole e le università per tutta la settimana. Nei raid è stato colpito anche un ospedale. In centinaia fuggono per trovare rifugio in Siria, creando code infinite lungo l'autostrada. L'escalation nella regione hanno spinto gli Usa ad annunciare l'invio di nuove truppe e a opporsi fermamente a un'invasione di terra israeliana nel Paese. Secondo l'ultimo bilancio finora gli attacchi hanno causato oltre 500 morti, tra cui decine di bambini, e migliaia di feriti. Il segretario dell'Onu, Antonio Guterres: "Il Libano non diventi una nuova Gaza".
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Sirene anti aeree si sono attivate nel sud di Israele per una sospetta infiltrazione di droni nella comunità di Sapir, nel deserto di Arava, nel sud di Israele vicino al confine con la Giordania. Lo riferisce Times of Israele.
"Il regime israeliano porta avanti atrocità in Gaza e i suoi leader parlano di questi crimini contro l'umanità come di autodifesa legittima. Condanniamo i crimini contro l'umanità di Israele, la comunità internazionale deve fermare le atrocità con un cessate il fuoco, e porre fine al barbarismo di Israele". Lo ha detto il presidente iraniano Masoud Pezeshkian parlando all'Assemblea Generale Onu.
Il consiglio di sicurezza dell'Onu terrà una riunione d'urgenbza domani. Lo annuncia la presidenza slovena. Il consiglio è convocato alle 18 ora locale, le 24 italiane, dopo consultazioni con le delegazioni e il segretariato.
Le difese aeree siriane hanno intercettato presunti missili israeliani diretti contro la città portuale mediterranea di Tartus, non lontano dal confine nord del Libano. Lo hanno riferito fonti dell'esercito siriano citate dalla Reuters nel suo sito web, in cui si riferisce anche di alcuni testimoni che hanno dichiarato di aver udito molteplici esplosioni.
Rivolgendosi al segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha affermato che l'Onu non sta impedendo gli attacchi di Hezbollah a Israele. "Signor Segretario Generale Antonio Guterres - ha scritto Gallant su X - l'incubo di cui parla è realtà. La realtà è che Hezbollah ha preso in ostaggio il Libano e l'Onu non sta né riconoscendo le loro azioni, né adempiendo al suo obbligo fondamentale: impedire gli attacchi di Hezbollah e chiedere l'attuazione della risoluzione 1701" che ha posto fine alla guerra del 2006. "Gaza è un incubo permanente che minaccia di portare tutta la regione con sé", aveva affermato Guterres.
Le forze armate israeliane affermano che un drone lanciato dal Libano questa sera ha causato lievi danni e innescato un incendio nei pressi della città costiera di Atlit, a sud di Haifa. Hezbollah ha affermato di aver lanciato diversi droni carichi di esplosivo contro la base di Atlit della Marina israeliana, che ospita l'unità commando Shayetet 13. Secondo l'Idf nell'attacco sono stati lanciati tre droni, due dei quali sono stati intercettati dalle difese aeree.
Il ministro della Salute libanese Firass Abiad ha detto ad Al Jazeera che 569 persone sono state uccise negli attacchi israeliani sul Paese da lunedì.
L'esercito israeliano ha affermato che Hezbollah ha lanciato circa 300 razzi contro Israele. "Oggi, circa 300 razzi sono stati lanciati contro Israele... ferendo sei civili e soldati, la maggior parte dei quali in modo lieve", ha affermato il portavoce militare Daniel Hagari in una conferenza stampa. Secondo quanto riferito da Haaretz, si tratta del numero più alto in un solo giorno dall'inizio della guerra.
Hezbollah ha affermato di aver lanciato diversi droni carichi di esplosivo contro la base di Atlit della Marina israeliana, a sud di Haifa. La base ospita l'unità commando Shayetet 13. Secondo l'Idf, nell'attacco sono stati lanciati tre droni, almeno due dei quali sono stati intercettati dalle difese aeree. Ulteriori dettagli sono in fase di indagine. Lo riferiscono i media israeliani.
Hamas non intende partecipare a nuovi negoziati per un cessate il fuoco a Gaza e lo scambio di prigionieri. La formazione palestinese chiede inoltre all'Onu "un'azione immediata" per porre fine alla guerra.
"Abbiamo avuto esperienze in Libano in passato. Non smaniamo di iniziare un'invasione via terra da nessuna parte". Lo ha detto l'ambasciatore israeliano all'Onu, Danny Danon.
L'ambasciatore israeliano all'Onu, Danny Danon, attacca il segretario generale Antonio Guterres e definisce il dibattito dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite una "farsa annuale ipocrita". "Quando il segretario generale parla del rilascio dei nostri ostaggi, l'Assemblea tace, ma quando parla della sofferenza a Gaza riceve un fragoroso applauso", ha detto Danon ai giornalisti al Palazzo di Vetro.
"Ho trovato disponibilità da parte dell'Iran per il cessate il fuoco, almeno formalmente". Lo ha detto il ministro degli esteri Antonio Tajani in una conferenza stampa a margine della 79ma Assemblea Generale dell'Onu a New York. Tajani ha spiegato che per Teheran "rimane chiave il cessate il fuoco a Gaza e noi stiamo facendo tutto ciò che è in nostro potere per convincere Israele".
arlando alle truppe durante un'esercitazione che simula un'offensiva di terra in Libano, il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha affermato che le truppe hanno "già preparato ulteriori colpi" per Hezbollah. "Hezbollah di oggi non è quello di una settimana fa - ha detto - la sequenza di colpi che ha subito nel suo comando e controllo, nei suoi operativi, nelle sue armi, tutte queste cose sono colpi estremamente gravi. Ne abbiamo altri pronti, sappiamo cosa fare", ha aggiunto. L'esercitazione è l'ultima di una serie condotta dalle forze armate in vista di una potenziale offensiva di terra contro Hezbollah in Libano.
La guerra di Israele a Gaza è un "crimine di genocidio". È l'accusa lanciata dall'emiro del Qatar, lo sceicco Tamim bin Hamad Al-Thani, all'Assemblea generale dell'Onu. "La palese aggressione del popolo palestinese nella Striscia è l'aggressione più barbara, abominevole e diffusa, che viola i valori umani e le convenzioni e i diritti internazionali".
In Libano la "situazione è estremamente drammatica". Lo ha riferito Valentina Corona, capo missione dell'organizzazione umanitaria internazionale Intersos nel Paese. "Ci sono code infinite di gente che vuole lasciare il sud libanese, la situazione è molto in divenire. Le strade non sono considerate sicure. Molti hanno descritto esplosioni intorno a loro, vetri infranti che sono entrati in casa. Ci stiamo attivando per capire quali sono i bisogni dei centri che accolgono gli sfollati, perlopiù scuole. Inclusa la distribuzione di beni di prima necessità, come beni per l'igiene intima, perché gli sfollati si sono lasciati dietro quasi tutti i loro averi. Sono partiti in macchine piene di persone, quindi con poco spazio per portare bagagli".
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha paragonato ancora una volta il premier israeliano Benjamin Netanyahu ad Adolf Hitler, nel suo intervento all'assemblea generale all'Onu. "Proprio come Hitler è stato fermato dall'alleanza dell'umanità 70 anni fa, Netanyahu e la sua rete di omicidi devono essere fermati dall'alleanza dell'umanità", ha detto.
La British Airways si unisce alle decisioni di altri vettori aerei europei e sospende i voli da e per Israele, sullo sfondo dell'escalation del conflitto in Libano. Lo stop, fa sapere la compagnia di bandiera britannica, è destinato a restare in vigore almeno fino a giovedì compreso.
Hezbollah ha lanciato un'ondata di almeno 30 razzi sulla Galilea occidentale, in risposta ai raid israeliani.
L'esercito israeliano ha annunciato che sta conducendo ancora ampi attacchi contro obiettivi di Hezbollah in Libano.
"A causa dell'attacco di Israele, Gaza è diventato il maggiore cimitero del mondo per donne e bambini. Ma a Gaza non stanno morendo solo i bambini, sta morendo anche il sistema Onu". Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. "Le immagini delle prigioni israeliane che si sono trasformate in campi di concentramento mostrano che tipo di barbarie ci troviamo di fronte", ha aggiunto definendo "nobile" il tentativo dei palestinesi di difendersi all'oppressione. "I valori che l'Occidente dice di difendere stanno morendo, la verità sta morendo, la speranza dell'umanità di vivere in un mondo più giusto sta morendo".
Il premier Benyamin Netanyahu annuncia che Israele continuerà a colpire Hezbollah in Libano.
Hezbollah ha rivendicato un attacco contro l'unità Samson, un centro di comando e rifornimento regionale, con missili di tipo Fadi 3. È la prima volta che il gruppo sciita libanese afferma di utilizzare questo tipo di vettori. Domenica mattina aveva affermato di aver utilizzato i Fadi 1 e Fadi 2 contro Israele. Hezbollah ha inoltre rivendicato un raid "con decine di missili contro i principali magazzini nella regione settentrionale della base Nimra". La base Nimra, una delle principali basi nel nord di Israele, si trova a circa 50 chilometri dal confine libanese-israeliano e a ovest di Tiberiade.
"È il momento di finalizzare l'accordo sul cessate il fuoco e di portare a casa gli ostaggi, che non hanno chiesto questa guerra che Hamas ha iniziato". Lo ha detto il presidente americano Joe Biden intervenendo all'Onu, ribadendo che l'unica soluzione è quella dei due Stati.
Il Libano ha deciso di chiudere scuole e università fino alla fine della settimana a causa dei raid israeliani nel sud e nell'est del Paese.
"Teheran eserciti la propria influenza sui gruppi nella regione, per richiamarli alla moderazione in tutti i quadranti: Libano, Iraq, Siria e Mar Rosso". E' quanto ha auspicato il ministro degli Esteri Antonio Tajani nel suo incontro con il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi, a margine dei lavori dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. "Ho ribadito la forte preoccupazione del governo italiano, anche a nome dei partner G7, per un urgente cessate il fuoco a Gaza come in Libano - ha detto Tajani - Allo stesso tempo ho voluto sottolineare il nostro forte impegno per prevenire una nuova escalation in Libano, in particolare lungo la Linea Blu dove opera la missione UNIFIL di cui fanno parte circa 1000 militari italiani". Tajani ha anche espresso condanna e "forte preoccupazione per il trasferimento di armi dall'Iran alla Russia" e invitato il governo iraniano a "rivedere ogni decisione in tal senso". Infine il vice premier ha auspicato "il proseguimento di un dialogo franco tra Roma e Teheran anche a livello delle rispettive ambasciate".
Il livello di impunità nel mondo è "politicamente indifendibile e moralmente intollerabile", con un numero crescente di governi che violano sistematicamente la Carta delle Nazioni Unite. Lo ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, inaugurando il dibattito generale della 79esima sessione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, a New York. "C'è impunità ovunque: in Medio Oriente, nel cuore dell'Europa, nel Corno d'Africa e non solo. In Ucraina e' giunto il tempo per una pace giusta, basata sul diritto internazionale. Il Libano è sull'orlo del collasso", ha detto Guterres, secondo il quale quella che stiamo vivendo è "un'epoca di trasformazione epica", nella quale il mondo sta fronteggiando sfide mai viste prima. "Lo stato attuale del nostro mondo non è sostenibile, non possiamo andare avanti così. Le sfide che abbiamo di fronte sono risolvibili, ma richiedono di rendere più sicuro il meccanismo di risoluzione dei problemi a livello globale", ha aggiunto.
La sala dell'Assemblea Generale dell'Onu applaude ripetutamente il segretario generale Antonio Guterres quando parla di Gaza e delle sofferenze del popolo palestinese. "Gaza è un incubo permanente che minaccia di portare tutta la regione con sé", ha detto Guterres, che ha comunque condannato nuovamente l'attacco di Hamas del 7 ottobre.
"Il popolo del Libano, il popolo di Israele e il popolo del mondo non possono permettersi che il Libano diventi un'altra Gaza". Lo ha detto il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres nel suo intervento alla 79esima Assemblea Generale. "La comunità internazionale deve mobilitarsi per un cessate il fuoco immediato, il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi e l'inizio di un processo irreversibile verso una soluzione a due Stati", ha aggiunto.
L'attacco israeliano alla periferia sud di Beirut ha causato sei morti e quindici feriti. Lo afferma il ministero della Sanità libanese.
I soccorritori di Hezbollah dicono che tre persone sono state uccise in un attacco israeliano al sud di Beirut.
Secondo fonti della Difesa israeliana, un obiettivo dell'attacco dell'esercito a Beirut è Abu Jawad Harikhi, il comandante del sistema missilistico di Hezbollah. Lo riferiscono i media israeliani. Questo è il quinto attacco dell'Idf a Beirut dall'inizio della guerra. Almeno una persona sarebbe rimasta uccisa nel raid, secondo fonti della sicurezza libanese.
Secondo un report saudita, l'obiettivo dell'attacco israeliano a Beirut è Talal Hamiyah, responsabile delle operazioni di Hezbollah fuori dal Libano.
Almeno una persona è stata uccisa in un attacco israeliano alla periferia meridionale di Beirut, che secondo fonti di sicurezza aveva come obiettivo un comandante di alto rango di Hezbollah. Lo riporta il Guardian.
Secondo le Forze di difesa israeliane (Idf), i caccia dell'Aeronautica militare hanno sganciato circa 2mila munizioni su obiettivi di Hezbollah in Libano nel corso della giornata di ieri. I jet da combattimento dell'Idf hanno colpito circa 1.500 obiettivi Hezbollah, secondo l'esercito. I droni ne hanno colpiti centinaia di altri.
I cittadini americani in Libano "devono andarsene ora, finché ci sono ancora voli disponibili". Lo ha affermato il portavoce per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, mentre divampa lo scontro tra Israele e Hezbollah.
Secondo una fonte della sicurezza libanese, un attacco israeliano ha colpito il sud di Beirut, che è la roccaforte di Hezbollah.
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno iniziato "un'altra ondata di attacchi contro obiettivi terroristici di Hezbollah in Libano". Lo riferiscono le Idf su X. Gli attacchi rientrano nell'operazione "Frecce del nord".
Il giornalista Hadi al-Sayed della rete televisiva libanese Al Mayadeen è stato ucciso in un attacco israeliano nel sud del Libano, ha riferito la stessa emittente. "Al Mayadeen esprime le sue condoglianze per la morte del corrispondente Hadi al-Sayed a seguito di un attacco aereo israeliano contro la sua casa nel sud del Libano", si legge sui social media.
Centinaia di persone sono entrate in Siria dal Libano dopo gli attacchi di Israele: lo riferiscono fonti della sicurezza di Damasco. Da ieri sono decine di migliaia i libanesi in fuga dopo l'escalation tra Israele e Libano.
"Quattro paramedici sono morti lunedì quando ambulatori e cliniche sono stati colpiti da Israele. Questa mattina hanno colpito l'ospedale di Bint Jbail", nel sud del Libano: lo afferma il ministro della Salute libanese Firass Abiad in una conferenza stampa, ripresa da Bbc. Il ministro ha dichiarato che 1.835 persone sono rimaste ferite nelle esplosioni, aggiungendo che il personale medico "ha lavorato al massimo per prendersi cura di tutti i pazienti".
"Non dobbiamo dare tregua a Hezbollah, accelereremo le operazioni offensive". Lo ha dichiarato il capo di stato maggiore israeliano, Herzi Halevi, nella sua valutazione della situazione attuale tra Israele e il gruppo sciita filoiraniano. "Dobbiamo continuare a lavorare con tutte le nostre forze. La situazione richiede un'azione continua e vigorosa in tutti i settori", ha aggiunto.
Il bilancio delle vittime degli attacchi israeliani in Libano è salito a 558. Lo afferma il ministero della Salute libanese, come riporta Al Jazeera. Cinquanta sono bambini, 94 donne e 4 paramedici.
Nuovi avvisi di evacuazione sono stati inviati ai civili in Libano dall'esercito israeliano nei villaggi in cui Hezbollah ha immagazzinato munizioni nelle case, affermando che gli attacchi aerei contro il gruppo terroristico continueranno anche oggi. "Se vi trovate in prossimità o all'interno di edifici di Hezbolla o di quelli utilizzati per immagazzinare armi, dovete allontanarvi da quelle strutture di almeno un chilometro o andare fuori dal villaggio, immediatamente", ha scritto su X il portavoce in lingua araba dell'Idf. "Chiunque si trovi vicino ad elementi di Hezbollah si mette in pericolo", ha aggiunto.
"L'Iran non resterà indifferente. Stiamo a fianco del popolo del Libano e della Palestina". Lo afferma il ministero degli Esteri iraniano, Seyed Abbas Araghchi, in una dichiarazione riportata sul sito web del ministero. "I crimini di Israele, favoriti dagli Stati Uniti, sono chiari al mondo intero. Non distogliete lo sguardo. Non si può permettere che questo brutale e criminale disprezzo per la vita umana continui", ha aggiunto.
L'Alto rappresentante dell'Unione europea Josep Borrell ha avvertito del pericolo di una "guerra totale" in Medioriente. "Finché la guerra continuerà a Gaza, non si fermerà altrove", ha detto in un'intervista rilasciata alla radio nazionale spagnola Rne a New York, dove si sta svolgendo l'Assemblea generale delle Nazioni Unite. C'è una "situazione esplosiva che sta contaminando la regione", ha aggiunto. Secondo il capo della diplomazia Ue, l'escalation "si sta intensificando perché alcuni vogliono che si intensifichi". Borrell ha affermato che gli attacchi che hanno colpito anche la popolazione civile in Libano non sono conformi "alle leggi di guerra". "I libanesi stanno pagando un prezzo molto alto", ha aggiunto.
I bombardamenti di Israele sul Libano rischiano di portare a una completa destabilizzazione della regione. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato da Ria Novosti.
Questa mattina Hezbollah ha lanciato oltre 100 razzi verso il nord di Israele. Un'ora fa, altri 10 missili sono stati diretti dal Libano verso la regione della Galilea colpendo aree aperte. Lo riferisce Idf.
Decine di migliaia di persone sono fuggite dagli attacchi in Libano da lunedì. È quanto affermano le Nazioni Unite.
Il ministro degli Esteri libanese uscente, Abdallah Bou Habib, ha sottolineato la necessità di una "de-escalation", dopo il lancio di una vasta operazione militare israeliana contro le postazioni del partito sciita filo-iraniano Hezbollah in Libano. È quanto è emerso dall'incontro del ministro libanese a New York con il senatore statunitense Chris Murphy.
Almeno nove civili palestinesi sono rimasti uccisi la scorsa notte nei raid condotti da Israele su tutta la Striscia di Gaza secondo quanto scrive Al Jazeera, citando il ministero della Sanità di Hamas a Gaza, che parla di notevole incremento dell'intensità degli attacchi sull'enclave palestinese.
I raid israeliani di lunedì in Libano hanno riguardato un'area di oltre 1.700 chilometri quadrati. E' quanto emerge dai dati rilevati dai satelliti Usa per il monitoraggio degli incendi, analizzati da Associated Press. Il Fire information for resource management system della Nasa viene solitamente utilizzato dagli esperti per tracciare gli incendi nelle aree rurali degli Stati Uniti, ma può essere utilizzato anche per tracciare bagliori e incendi che seguono gli attacchi aerei, in particolare per esempio quando un raid aereo incendi materiale infiammabili al suolo, come munizioni o carburante. I dati di lunedì mostrano incendi significativi in tutto il Libano meridionale, che si estendono dal confine con Israele fino a Mashgara, nella Valle della Bekaa, a circa 20 km dal confine.
La Resistenza islamica in Iraq, coalizione di milizie sciite sotto l'ombrello dell'Iran, ha affermato di aver effettuato un attacco con droni contro un obiettivo militare israeliano nel Golan, area occupata da Tel Aviv nel 1967 e annessa de facto nel 1981. E' quanto si apprende da una nota della stessa coalizione diffusa dai media in lingua araba.
Nasser Yassin, il ministro libanese che coordina la risposta alla crisi degli attacchi di Israele, ha affermato che 89 rifugi temporanei sono stati allestiti in scuole e altre strutture. Lo riporta Al Jazeera. I rifugi hanno la capacità di ospitare più di 26mila persone fuggite dalle "'atrocità israeliane", ha affermato.
Un alto dirigente del movimento islamista palestinese Hamas, Hussein al Nader, è stato ucciso da un attacco delle Forze di difesa di Israele (Idf) in Libano. Lo ha fatto sapere lo stesso gruppo palestinese attraverso un comunicato in cui ha esortato a "continuare il percorso di resistenza fino alla liberazione e alla fine dell'occupazione".
La difesa civile israeliana ha modificato le sue istruzioni per altre località del nord di Israele a causa dell''escalation della situazione e dei razzi di Hezbollah verso il nord del Paese. Di conseguenza, le scuole non apriranno oggi in varie città, tra cui Megido, Yokneam Illit, Daliyat al-Karmel e Isfiya.
Le Forze di Difesa Israeliane hanno colpito durante la notte dozzine di obiettivi terroristici di Hezbollah come parte dell'operazione Northern Arrows. Nella notte di martedì, sotto la direzione dell'intelligence dell'IDF, l'IAF ha colpito dozzine di obiettivi di Hezbollah in numerose aree del Libano meridionale. Durante gli attacchi, l'IDF ha colpito la cellula terroristica Hezbollah che ha effettuato l'attacco e i lanciatori utilizzati per sparare durante la notte contro l'area di HaAmakim.
Le sirene di allarme per razzi in arrivo hanno risuonato nella notte ad Afula, Nazareth e in numerose altre comunità nel nord di Israele. Lo riporta il Times of Israel.
Gli Stati Uniti si oppongono a un'invasione di terra di Israele in Libano. Lo riferisce un funzionario americano.
L'esercito israeliano ha affermato che un "gran numero" di militanti di Hezbollah sono stati uccisi negli attacchi in Libano nelle ultime 24 ore.
L'esercito israeliano afferma che nelle ultime ore gli aerei hanno attaccato diverse centinaia di altri obiettivi di Hezbollah, portando a 1.600 il numero di raid in Libano contro il gruppo sciita nelle ultime 24 ore.
Il Pentagono ha annunciato che invierà altri militari americani in Medio Oriente. "Alla luce dell'aumento della tensione e per estrema cautela, stiamo dispiegando un piccolo numero di soldati aggiuntivo per aumentare le nostre forze già presenti nella regione", ha affermato il portavoce del Dipartimento della Difesa, il generale Pat Ryder, senza specificare il numero. Sono circa 40mila i militari statunitensi presenti nella regione con basi in Iraq, Siria e nei paesi del Golfo Persico. Inoltre è presente la portaerei Abraham Lincoln nel Golfo di Oman e la Harry S. Truman è salpata dalla Virginia alla volta del Mediterraneo.