Covid, il premier israeliano Netanyahu si vaccina in diretta tv
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Il premier, però, ha avverito i suoi connazionali: mascherine, regole ferree per i viaggi all'estero, quarantena e distanziamento sociale, resteranno in vigore
"Israele è il primo Paese al mondo ad emergere dal Covid". E' il premier Benjamin Netanyahu ad annunciare che l'emergenza coronavirus è ormai alle spalle e che entro la fine di marzo quasi tutta la popolazione israeliana sarà vaccinata. Attenzione, però, il governo israeliano ha avvertito che questo non vuol dire un liberi tutti: si dovrà ancora continuare con mascherine, distanziamento sociale, regole ferree per i viaggi all'estero e quarantena, perché casi di contagio si registrano ancora, anche se i numeri sono scesi drasticamente da gennaio, confermando così un andamento positivo.
"La pandemia è dietro di noi" ha detto Netanyahu, ricordando che il "green pass" (la certificazione di doppia vaccinazione) permetterà di frequentare ristoranti, bar, teatri ed eventi sportivi come prima.
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Riaperture e ripartenza dunque, per Israele, che ha annunciato un'alleanza con Austria e Danimarca per istituire un fondo di ricerca e sviluppo per la produzione di impianti per vaccini. In Europa, secondo l'organizzazione mondiale della sanità, la curva dei contagi di coronavirus è tornata a salire dopo sei settimane di calo anche a causa delle varianti.
Preoccupa il Brasile, che potrebbe superare gli Stati Uniti e raggiungere il primo posto nella classifica mondiale delle vittime di Covid. Nelle prossime settimane invece era atteso il rapporto della squadra di esperti dell'Oms inviata a gennaio a Wuhan, in Cina, per indagare sulle origini del Covid-19. Ma ora sarebbe stata chiesta una nuova inchiesta internazionale perché il team che ha svolto la missione non avrebbe avuto accesso sufficiente ad istituti, laboratori, mercati ed ospedali per indagare sulle possibili fonti del virus, compresa una possibile fuga di laboratorio.