Shirel Golan partecipava al Nova Festival

Israele, sopravvissuta al 7 ottobre si suicida nel giorno del compleanno | Il fratello: "Abbandonata dallo Stato"

Shirel Golan partecipava al Nova Festival durante l'attacco di Hamas a Reem. "Da un anno non voleva quasi uscire di casa, era persa dentro se stessa", spiega il famigliare dando la notizia della morte

21 Ott 2024 - 20:10
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"Lo Stato di Israele ha abbandonato lei e tutti i sopravvissuti del Nova Festival". Punta il dito contro Israele Eyal Golan, fratello di Shirel, la 22enne sopravvissuta alla strage di Hamas al rave party di Reem e trovata morta in casa a Sharon un anno dopo la tragedia del 7 ottobre 2023. Si è suicidata nel giorno del suo compleanno. "Non voleva quasi uscire, era persa dentro se stessa", sottolinea il famigliare in un'intervista alla tv pubblica israeliana Kan.

Shirel Golan, sopravvissuta dell'attacco di Hamas al rave di Reem il 7 ottobre, si è tolta la vita nel giorno del suo ventiduesimo compleanno nella sua abitazione a Sharon. "Non voleva quasi uscire di casa, era persa dentro se stessa", ha aggiunto nell'intervista il fratello Eyal, accusando: "Lo Stato di Israele ha semplicemente abbandonato lei e tutti i sopravvissuti del Nova".

Eyal ha anche descritto il peggioramento che ha visto nelle condizioni di sua sorella dopo il massacro del 7 ottobre. "Le avevo raccomandato di sottoporsi al trattamento post-traumatico. L'ultima volta che l'ho incontrata è stata durante la festa di Sukkot, giovedì, - ha aggiunto, - quando ho provato a strapparle qualche parola sui suoi sentimenti, si è chiusa ancora di più. Non era pronta a condividere".

"Shirel avrebbe dovuto viaggiare con i miei genitori a Gerusalemme per la tradizionale benedizione dei sacerdoti, ma all'ultimo momento non ha voluto ed è rimasta a dormire. Dopo un'ora e mezza senza risposta, mia madre ha chiamato il suo ragazzo, lui l'ha trovata dopo che lei ha posto fine alla sua vita", ha riferito Eyal dando così la notizia del suicidio della sorella. Era domenica, il giorno del suo compleanno, un giorno che la giovane avrebbe dovuto trascorrere in famiglia.

"Se lo Stato si fosse preso cura di lei, niente di tutto questo sarebbe successo", le parole di rabbia di Eyal riportate dai media. "Lo Stato di Israele ha ucciso mia sorella due volte. Una volta a ottobre, mentalmente, e una seconda volta nel giorno del suo 22esimo compleanno, fisicamente", ha concluso.

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