L'ultima vittima della censura del corpo femminile è un personaggio dei cartoni animati
"Viaggio nella foresta segreta" è il titolo dell'ultimo film con protagonisti i Puffi, pubblicizzati ampiamente in Israele con manifesti colorati in cui compaiono i principali protagonisti. Peccato però che, dei quattro personaggi blu, nel sobborgo ortodosso di Bené Braq, alle porte di Tel Aviv, ne siano rimasti soltanto tre. L'escluso, o meglio l'esclusa, è l'unico personaggio femminile della saga: la simpatica Puffetta. Il motivo della misteriosa scomparsa della Puffa dalle chiome Bionde? Secondo la stampa laica "potrebbe turbare i timorati".
Si sarebbe trattato dunque di una mossa preventiva dell'agenzia pubblicitaria, per evitare reazioni adirate da parte degli abitanti. Ma la stampa ortodossa è passata al contrattacco spiegando come non ci siano cinematografi a Bené Braq e pertanto i bambini non avrebbero potuto vedere il film di animazione. Anche il municipio ha assicurato di non aver preso alcuna censura.
Dalla stampa ortodossa è allora giunta l'ipotesi che i distributori del film abbiano voluto creare apposta un "Caso Puffetta" per suscitare interesse sulla pellicola. Vero o no, di certo la scomparsa di un personaggio femminile dalle locandine non sarebbe una novità: già nel 2015 infatti, quando nei cinema arrivò Hunger Games, saga incentrata sulla storia di Katniss Everdeen, interpretata da Jennifer Lawrence, a sparire dalle pubblicità era stata proprio l'attrice statunitense. Le immagini di donna a Bené Braq non sono accettate.