Continua quella che è stata definita l'Intifada dei coltelli e il Paese ripiomba in un'altissima tensione. Ucciso un manifestante palestinese durante scontri. Netanyahu: "Terrorismo istigato da Anp e Hamas"
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Continua l'escalation di violenza in Israele. Nelle ultime 48 ore sono stati accoltellati sette israeliani in quella che ormai è stata definita l'Intifada dei coltelli visto che tutti gli attacchi sono stati compiuti da palestinesi. Il Paese ripiomba così in un'altissima tensione: l' aggressore palestinese è stato raggiunto dai colpi di arma da fuoco della sicurezza e catturato, mentre un manifestante palestinese è rimasto ucciso nel corso di scontri con l'esercito nei pressi del campo profughi di Shuafat a nord di Gerusalemme.
Una "ondata di terrorismo" che per il premier Benyamin Netanyahu - intervenuto in serata insieme al ministro della difesa Moshè Yaalon - "è una conseguenza dell'istigazione dell'Anp, di Hamas, del movimento islamico e di alcuni stati della regione". "Questa istigazione - ha detto - incendia il terreno con bugie sulla Moschea di Al-Aqsa... Le fiamme dell'Islam estremo arrivano da noi". Il premier ha poi sottolineato che le misure adottate dimostreranno presto che "il terrorismo non da' risultati".
Divieto di accesso alla spianata. Il premier Netanyahu intanto ha esteso ai deputati arabi il divieto di entrare alla Spianata delle moschee, che gli ebrei chiamano Monte del tempio, emesso mercoledì nei confronti dei soli parlamentari ebrei. La decisione, ha detto un portavoce, è stata presa "per placare gli animi" nell'area, sacra sia per gli ebrei sia per i musulmani.
Paura per l'escalation. Intanto, una riunione d'urgenza del governo dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) è stata convocata dal primo ministro Rami Hamdallah per discutere dell'ondata di violenze a Gerusalemme est e in Cisgiordania, mentre il sindaco di Gerusalemme Nir Barkat ha fatto un appello ai cittadini "dotati di porto d'armi, addestrati e a conoscenza delle regole di apertura del fuoco" a portare con loro l'arma per difendersi. "Gli israeliani - ha detto - comprendono che le retrovie sono come la prima linea. Girare con l'arma personale accresce il senso di sicurezza nelle strade". Anche la Casa Bianca ha espresso profonda preoccupazione per l'escalation della violenza. "Facciamo appello - ha dichiarato il portavoce della Casa Bianca Josh Earnest- perchè tutte le parti adottino misure positive per riportare la calma".