Gli Usa frenano Israele: "Potremmo non attaccare Gaza via terra" | Biden atteso a Tel Aviv: vedrà Netanyahu | La Giordania cancella il summit dopo la strage dell'ospedale

Mentre prosegue la guerra in Medio Oriente, gli Stati Uniti frenano Israele sull'attacco di terra a Gaza. Il presidente americano Biden è atteso mercoledì all'alba a Tel Aviv per incontrare Netanyahu. Intanto il primo ministro israeliano, visitando una base militare, ha detto: "Nei prossimi giorni colpiremo Gaza con forza". E le forze armate israeliane hanno confermato che l'ipotesi di un cessate il fuoco con gli estremisti palestinesi di Hamas è ancora lontana, anche se la nuova offensiva "potrebbe essere qualcosa di diverso" dall'invasione di terra annunciata nei giorni scorsi. La Giordania, dopo l'attacco all'ospedale di Gaza, ha invece cancellato il summit a 4 in programma ad Amman tra Biden, il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi e il presidente dell'Autorità palestinese Abu Mazen 

 Joe Biden dovrebbe restare in Israele, dove incontrerà il primo ministro Benjamin Netanyahu, per circa 5 ore. Lo riferisce la tv israeliana canale 12. Al di là dell'impegno militare che gli Usa hanno già garantito con l'invio di due portaerei e decine di jet, Washington sta fissando dei paletti precisi per l'intervento israeliano nella Striscia. E sta lavorando per evitare la deflagrazione di un conflitto più esteso, con gli occhi puntati prima di tutto sull'Iran.
 

 Nella serata di martedì, in seguito all'esplosione che ha provocato la morte di centinaia di persone nell'ospedale di Gaza, la Giordania ha cancellato il summit a 4 su Gaza e il futuro dei palestinesi a cui avrebbe dovuto partecipare Biden insieme al presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi e al presidente dell'Autorità palestinese Abu Mazen. Lo stesso Abu Mazen aveva qualche ora prima annunciato la volontà di voler disertare l'incontro. Annullata anche la visita di Biden ad Amman. 

 Il summit a quattro in Giordania "è stato cancellato perché non serve parlare di qualsiasi altra cosa che non sia fermare la guerra". Lo afferma il ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi citato dai media arabi.

 Intanto Hamas ha accusato il presidente americano di essersi lasciato ingannare "dalla narrazione israeliana", affermando che gli Stati Uniti sono "colpevoli di questa guerra contro il nostro popolo". Interpellato dalla Cnn, il portavoce del gruppo estremista palestinese, Hazem Qassem, ha bollato come "aggressiva" la posizione degli Stati Uniti nei confronti del popolo palestinese, sostenendo che la visita di Biden miri a fornire sostegno finanziario e morale a Israele, incoraggiandolo al tempo stesso a "commettere ulteriori massacri contro i palestinesi".

 "Purtroppo l'amministrazione americana e il presidente americano Biden hanno adottato una posizione molto aggressiva contro il popolo palestinese e si sono fatti ingannare dalla narrazione israeliana. La sua visita è solo per sostenere gli israeliani finanziariamente e moralmente e per incoraggiare l'occupazione a commettere ulteriori massacri contro i nostri fratelli e le nostre sorelle palestinesi, contro bambini e anziani", ha aggiunto Qassem.