I cinque, tre modenesi, un palermitano e una bresciana, si sono salvati buttandosi a terra e se la sono cavata solo con qualche escoriazione
Nella discoteca Reina di Istanbul, teatro della strage di Capodanno, c'era anche un gruppo di giovani italiani. I cinque si sono salvati buttandosi a terra e schivando così i colpi che il killer sparava a bruciapelo: sono riusciti a cavarsela solo con qualche escoriazione. Si tratta di tre modenesi, un palermitano e una ragazza bresciana, tutti in Turchia per motivi di lavoro, che hanno raccontato di aver visto "almeno due killer" in azione.
Intervistato da "Il resto del Carlino", uno dei cinque giovani racconta che "Stavamo mangiando quando sono stati esplosi i primi colpi ed è scattato il panico. Ci siamo gettati a terra: la sola cosa che abbiamo capito è che gli assalitori sparavano sulla folla per uccidere". E sostiene che gli assalitori fossero "almeno due. Per quanto abbiamo potuto capire, mentre uno apriva il fuoco dalla scalinata della pista da ballo, ce n'era un secondo che sparava al piano di sopra, dove si trova il ristorante giapponese. Ma tutto è durato solo una frazione di secondo".
Il giovane racconta anche che "una di noi, una ragazza di Brescia, è stata travolta dalla folla. Ha preso una botta in testa e si è ferita all'arcata sopracciliare: poca cosa, in fin dei conti". E adesso, ancora terrorizzati, tutti e cinque vogliono tornarsene a casa anche se in Turchia hanno un lavoro: "Siamo sotto shock e abbiamo fretta di rientrare in Italia per allontanarci anche fisicamente da una città in preda alla paura. Abbiamo resistito il più a lungo possibile perché il lavoro è importantissimo, ma questa cosa ci ha segnati".