i misteri della vicenda

Italiani rapiti, centrodestra: "Governo chiarisca sui milioni usati in Libia"

Dopo il rientro di Gino Pollicardo e Filippo Calcagno è il momento delle polemiche sulla condotta dell'operazione di salvataggio. Calderoli: "Dati 6 milioni ai mediatori sbagliati?Calcagno e Pollicardo rientrati in Italia

06 Mar 2016 - 11:31
 © ansa

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"Adesso che i nostri due connazionali sopravvissuti sono rientrati in Italia, e non c'è più pericolo per la loro sorte, è il momento che il governo faccia chiarezza sui tanti, troppi, lati oscuri di questa vicenda" chiede il leghista Roberto Calderoli che insinua un dubbio: "E' vero che sei milioni sono finiti ad un mediatore sbagliato? rincara la dose Maurizio Gasparri di Forza Italia: "Vogliamo sapere se i Servizi hanno pagato anche stavolta".

Calderoli: "Rispondere alle domande della vedova Failla" - "E questa è una delle prime domande domande cui dovranno rispondere Renzi e Gentiloni - aggiunge - perché, a distanza di quattro giorni, ancora non sono state rimpatriate le salme di Failla e Piano? Perché ne Renzi ne Gentiloni hanno trovato il tempo e la voglia di parlare con le famiglie di questi due nostri connazionali uccisi? Ma le domande più importanti sono quelle poste dalla vedova Failla e dal suo avvocato che accusano il governo italiano di aver pagato la liberazione degli altri due ostaggi con il sangue di Failla e Piano e che accusano il governo italiano di non essersi opposto alla raid statunitense del 19 febbraio, pur sapendo che i bombardamenti avrebbero cambiato gli equilibri con le milizie libiche, mettendo così a rischio la sorte dei nostri ostaggi". "E infine un'ultima domanda: abbiamo pagato un riscatto per la liberazione dei due ostaggi sopravvissuti? Di quanto? A chi? Ed è vero che il Governo italiano in precedenza ha pagato sei milioni ad un mediatore sbagliato? Renzi e Gentiloni comincino a rispondere almeno a qualcuna di queste domande..." conclude Calderoli.

Gasparri: "Servizi segreti italiani approssimativi"
- Berlusconi ha detto parole sagge. Occorre prudenza e non bisogna rinnovare azioni improvvisate come quella catastrofica del 2011 che Berlusconi cercò di evitare ma che invece si sviluppò con esiti nefasti. Per quanto riguarda poi la condotta dei nostri Servizi segreti si conferma approssimativa, inaffidabile, inefficiente. Occorre trasparenza perché i due caduti restano una pagina oscura dell'azione italiana in Libia. Prenderò contatto anche con i legali che stanno seguendo la vicenda per dare tutto il supporto affinché le sedi parlamentari siano attivate per ottenere la verità e per sapere se i Servizi hanno pagato milioni e milioni di euro anche in questa occasione", chiede il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri.

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