RESTA IN CELLA UNO SOLO

Italiano ucciso in Spagna: liberi due dei ceceni accusati di omicidio

La polizia sta lavorando per fare luce sul loro passato. In carcere solo il giovane che ha sferrato il calcio fatale a Niccolò: è un atleta di lotta libera

15 Ago 2017 - 21:54
 © facebook

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Sarebbero persone con una formazione paramilitare i tre giovani ceceni, tutti residenti in Francia come richiedenti asilo politico, che hanno massacrato Niccolò Ciatti a Lloret de Mar, all'interno di una discoteca. Per uno di loro, quello che ha dato il calcio mortale al volto di Niccolò già a terra, è stato confermato il carcere, gli altri sono stati liberati e possono rientrare in Francia.

L'uomo, Rassoul Bissoultanov, 24 anni, è un atleta professionista di lotta libera e ha partecipato a diversi tornei. Il suo allenatore a Strasburgo ha riferito che Bissoultanov si era allenato lì per sei anni e che era un "giovane tranquillo, che non ha mai causato problemi". Il 24enne aveva trovato asilo politico in francia durante il conflitto tra Cecenia e Russia.

Si indaga anche sul locale, se è vero, come stanno verificando gli inquirenti, che quella sera c’erano solo nove uomini della sicurezza a controllare oltre duemila ragazzi. Anche per questo, riporta il Corriere della Sera, i tre ceceni che sono stati fermati con l’accusa di omicidio hanno potuto colpire e andare via senza problemi.

Lloret de Mar chiude la discoteca dove è avvenuto il pestaggio - Intanto il comune della località catalana di Lloret de Mar ha deciso di chiudere la discoteca dove è avvenuta la rissa in cui ha perso la vita il 22enne italiano. Inoltre il comune si costituirà parte civile nel processo contro i tre responsabili, arrestati poco dopo essere fuggiti dal locale: si tratta di tre giovani di età comprese fra i 20 e i 26 anni, di origine cecena e residenti in Francia dove avevano chiesto asilo politico.


Conclusa l'autopsia - I medici legali spagnoli avrebbero concluso l'autopsia sul corpo di Niccolò e ora sarebbero in attesa dei risultati di una serie di esami autoptici, al termine dei quali, se il magistrato non ordinerà ulteriori esami e darà il nulla osta, il corpo del ragazzo potrà rientrare in Italia.

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