E Bezos la ringrazia: "E' stata una partner, un'alleata e una mamma straordinaria. E' brillante e avrò sempre qualcosa da imparare da lei"
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Jeff Bezos resta il maggiore azionista di Amazon anche dopo il divorzio, mantenendo il 75% delle azioni che aveva con la moglie. MacKenzie concede inoltre al fondatore del colosso delle vendite online i suoi interessi nel Washington Post e in Blue Origin. A precisare i dettagli del divorzio attraverso un tweet è proprio l'ex moglie di Bezos, alla quale invece va il restante 25% dei titoli, ovvero il 4% di Amazon: una quota che vale 36 miliardi di dollari, che rende quello tra Jeff e l'ex moglie il divorzio il più costoso della storia e che fa di Mackenzie una delle donne più ricche al mondo.
Secondo i calcoli di Bloomberg, MacKenzie diventa la quarta paperona mondiale, secondo Forbes la terza alle spalle dell'erede di L'Oreal Francoise Bettencourt Meyers e di Alice Walton, la figlia del fondatore di Walmart. Bezos nonostante tutto resta il più ricco al mondo, con la sua quota in Amazon - il 12% rispetto al 16% pre-divorzio - che vale 107 miliardi di dollari, ai quali si aggiungono i 4 miliardi di dollari di valore del Washington Post e di Blue Origin.
"Sono grata che si sia concluso il processo di dissoluzione del mio matrimonio con Jeff. Sono contenta di dargli tutti i miei interessi nel Washington Post e in Blue Origin, il 75% delle nostre azioni in Amazon più il controllo dei voti sulle mie azioni", ha scritto MacKenzie su Twitter. Pronta la risposta di Bezos: "E' stata una partner, un'alleata e una mamma straordinaria. E' brillante e avrò sempre qualcosa da imparare da lei".
Il divorzio sarà finalizzato nei prossimi novanta giorni, al termine dei quali MacKenzie diverrà la terza maggiore azionista di Amazon. L'accordo stempera i timori di uno scossone al vertice di Amazon: MacKenzie avrebbe infatti potuto chiedere il 50% dei beni comuni, ovvero 80 miliardi di dollari, e non lo ha fatto. Non ha neanche indebolito la posizione del suo ex marito e neanche portato avanti una battaglia legale che, era il timore, avrebbe potuto distrarre Bezos dai suoi compiti di amministratore delegato.