Le perizie

Kamala Harris e Donald Trump, la grafologa Candida Livatino analizza le loro firme

Quella di lei "scorre in maniera fluida. È il segnale che è socievole ed estroversa"; quella di lui "è angolosa, anzi, spigolosa. Le punte aguzze sembrano delle lance con le quali è pronto a difendersi e ad attaccare"

11 Set 2024 - 12:55
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© Tgcom24  | Firma di Kamala Harris
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La grafologa Candida Livatino ha analizzato le firme di Kamala Harris e Donald Trump. Ecco le sue considerazioni.

L'analisi della firma di Kamala Harris

 "La firma di Kamala Harris scorre in maniera fluida. È il segnale che è socievole ed estroversa, che ha ottime capacità di comunicazione e sa usare le parole giuste per farsi apprezzare e convincere gli altri. Ha inoltre calcato molto sul foglio. Kamala è dotata di una notevole energia, di grinta, combattività e determinazione, oltre che di una grande forza di volontà. Sono queste le doti che le permettono di superare gli ostacoli e di portare avanti progetti molto ambiziosi. Se è convinta di una cosa non perde coraggio alle prime difficoltà, ma va avanti per la sua strada senza ripensamenti. Il nome è molto elaborato e bello a vedersi, mentre il cognome è illeggibile. Questo ci fa capire che, da un lato è dotata di un'intelligenza vivace e creativa, dall'altro che vuole mettere in evidenza la sua individualità rispetto alla famiglia d'origine, alla quale è comunque molto legata (cognome e nome sono uniti)", spiega Livatino. 

L'analisi della firma di Donald Trump

 "La firma di Donald Trump è angolosa, anzi, spigolosa. Le punte aguzze sembrano delle lance con le quali è pronto a difendersi e ad attaccare, del tutto indifferente all'idea di risultare antipatico. Rispecchiano bene la sua aggressività verbale, che però non deve far dimenticare l'arguzia e la capacità di utilizzare le parole giuste per raggiungere i suoi obiettivi. Difficilmente prende in considerazione i pareri degli altri ed è poco incline a farsi consigliare nelle sue decisioni. Ma c'è un particolare che ci fa scoprire un altro Trump. Alla fine del cognome la mano torna indietro, a formare una specie di guscio che avvolge le ultime lettere. È il segno delle sue fragilità e del desiderio di proteggersi da chi lo potrebbe attaccare. Il personaggio arrogante e spaccone che conosciamo è tale anche perché, così facendo, cerca di nascondere la parte più fragile di sé", aggiunge la grafologa. 

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