Le autorità hanno offerto una ricompensa di 9mila dollari a chiunque fornirà informazioni utili sul rapimento della volontaria italiana
"Silvia Romano è viva. Non abbiamo dubbi". A dirlo è Noah Mwivanda, comandante regionale della polizia di tutta la regione costiera kenyana, all'inviata di Repubblica. "Silvia si trova nella foresta, in mano a tre degli assalitori. Gli altri cinque sono scappati, e ne abbiamo perse le tracce. Di lei invece abbiamo la localizzazione e le impronte". La polizia ha diffuso nomi e volti dei presunti tre rapitori a cui sarebbe stata affidata la ragazza. Si tratta di Ibrahim Adan, Yusuf Kuno e Said Abdi. Su di loro è stata messa una taglia di un milione di scellini kenyani, pari a circa 9mila dollari.
La polizia keniota offrirà dunque la ricompensa a chiunque fornirà informazioni utili sui rapitori. "Il servizio di polizia nazionale intende informare il pubblico in merito alle indagini sul rapimento di Sylvia Constanca, una volontaria di Miele Africa, una Ong operativa su Chakama, nel paese di Kilifi. Abbiamo stabilito che le seguenti persone, le cui immagini sono in allegato, potrebbero essere coinvolte nel crimine. Sono Ibrahim Adan, Yusuf Kuno e Said Abdi. Di conseguenza ci appelliamo al pubblico di informare la stazione di polizia più vicina qualora dovessero vedere una di queste tre persone. Una ricompensa di un milione di scellini verrà a offerta a chiunque fornirà informazioni utili ai fini dell'arresto dei rapitori", si legge nella nota rilasciata dalla polizia e condivisa sul profilo Twitter ufficiale.
Le autorità hanno espresso ottimismo e hanno dichiarato che i responsabili verranno individuati "nel più breve tempo possibile". La ventitreenne italiana, Silvia Costanza Romano, è stata sequestrata mercoledì 21 novembre da un commando di uomini armati nella contea di Kilifi, sulla costa del Kenya.
Per quanto riguarda il movente Mwivanda ha affermato di non saperne ancora nulla, ma la polizia è propensa a "escludere un atto terroristico”. La Farnesina segue da vicino le ricerche. "E' un episodio terribile. Le autorità del Kenya si stanno impegnando, naturalmente c'è il massimo riserbo", ha dichiarato il ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi.