COLPITA DA UNA PALLOTTOLA VAGANTE

Kenya, scontri a Nairobi: 10 morti tra cui una bambina di 9 anni

Proteste dopo le presidenziali, testimoni hanno riferito che la polizia ha aperto il fuoco contro i manifestanti. L'opposizione fornisce un altro bilancio, non ufficiale: "Le vittime? Oltre cento"

13 Ago 2017 - 09:23
 © -afp

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Caos in Kenya. Una bambina di 9 anni è rimasta uccisa a Nairobi da una pallottola vagante, durante gli scontri fra polizia e sostenitori dell'opposizione, dopo l'annuncio della vittoria di Uhuru Kenyatta alle presidenziali nel Paese. A denunciarlo è stato il padre, Wycliff Mokaya, raccontando che la piccola stava "giocando con gli amici" sul balcone di casa quando "all'improvviso è caduta a terra".

A sparare, secondo alcuni testimoni, sarebbe stata la polizia, che a Mathare (quartiere leale al leader dell'opposizione Raila Odinga, il cui partito ha respinto i risultati del voto definendolo una farsa) ha esploso "colpi sporadici" contro i manifestanti.

La bimba non è stata peraltro l'unica vittima degli scontri: fonti sanitarie hanno infatti riferito di altri 9 giovani uccisi dalla polizia a Kisumu, altro quartiere sotto il controllo di Odinga. La polizia, da parte sua, sostiene che le uccisioni sono da collegarsi a episodi di sciacallaggio. Diversi i feriti: nell'ospedale di Kisumu sono ricoverate quattro persone con ferite di arma da fuoco e almeno altre sei con traumi da pestaggio. Secondo il Kenya National Commission on Human Rights, Ong che si occupa della difesa dei diritti umani nel Paese, i morti sono invece almeno 24, 17 dei quali nella sola Nairobi.

L'opposizione accusa l'esercito e dà un nuovo bilancio: più di 100 morti - Secondo l'opposizione, in Kenya "le forze di sicurezza hanno ucciso più di cento persone, tra cui dei bambini, durante la repressione delle proteste seguite all'annuncio della rielezione del presidente uscente Uhuru Kenyatta". La notizia è stata riportata da media locali. Gli uomini dell'opposizione non hanno fornito prove del numero di uccisi. Uno dei suoi esponenti, James Orengo, ha però accusato le forze dell'ordine di aver provocato le violenze.

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