Tra loro ci sarebbero anche tre bambini. 29 persone si trovano in ospedale in gravi condizioni. Per il presidente William Ruto "sembra terrorismo"
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Aumentano a 90 i morti della "setta dei digiunatori" a Shakahola, nelle vicinanze di Malindi, in Kenya.Tra di loro ci sarebbero anche tre bambini. 29 persone si trovano in ospedale in gravi condizioni. Per il presidente William Ruto "sembra terrorismo". Secondo la Croce Rossa sarebbero 212 gli individui collegati al culto "dei digiunatori". Quindi, il bilancio delle vittime è destinato a salire.
La polizia continua a ispezionare una vasta area di circa 300 ettari della foresta nella località alle porte della città in Kenya, dove sono stati rinvenuti i corpi degli adepti. Gli inquirenti sospettano infatti che possano ancora esserci persone senza vita seppellite nella zona appartenente alla "chiesa internazionale della buona novella". Gli investigatori hanno dichiarato di aver trovato "corpi ammassati in fosse poco profonde, con fino a sei persone all'interno di una tomba, mentre altri sono stati abbandonati sul terreno, all'aperto".
Sul "massacro di Shakaola", come è stato definito dai media, è intervenuto anche il presidente keniano William Ruto, scagliandosi contro questo tipo di organizzazioni: "Quello che abbiamo visto a Shakahola, sembra terrorismo", ha detto. "I terroristi usano la religione per promuovere i loro atti atroci. Persone come Mackenzie usano la religione per fare esattamente la stessa cosa", ha proseguito. Ha anche promesso azioni per contrastare questi culti. A seguito della morte dei seguaci della setta, si è anche aperto un dibattito nel Paese sulle scappatoie legislative e sulla sicurezza nei confronti di queste organizzazioni.