I marinai, catturati a novembre al largo delle Crimea, sono accusati dalla Russia di aver violato i suoi confini marittimi
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Ancora non c'è stato lo scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina, tra i quali il regista ucraino Oleg Sentsov e i marinai arrestati nel corso dello scontro fra navi nello stretto di Kerch. E' il governo di Kiev a smentire un un post su Facebook della deputata ucraina Anna Islamova in cui sosteneva che "i marinai, Sentsov, Karpyuk, Balukh e Grebe volano a casa! Li stiamo aspettando".
I marinai, catturati a novembre al largo delle Crimea, sono accusati dalla Russia di aver violato i suoi confini marittimi. Il regista, arrestato nel 2014 in Crimea, è stato condannato a venti anni di carcere per aver partecipato a due tentativi di incendio doloso nella città di Simferopol, agli ordini di un gruppo di ultradestra ucraino. Lui ha sempre negato e il processo è stato stigmatizzato da Usa Ue e da altre personalità del mondo del cinema.
A maggio 2018 Sentsov ha iniziato uno sciopero della fame per convincere la Russia a liberare 64 ucraini che il regista ritiene prigionieri politici. Dopo oltre 140 giorni ha abbandonato lo sciopero per evitare di essere nutrito a forza.
"Il processo è in corso, le informazioni sul suo completamento non sono vere", ha dichiarato l'ufficio della presidenza in un post su Facebook. "Questa non è la prima volta che vediamo tale confusione dovuta a informazioni non confermate attribuite a diverse 'fonti'". Nel comunicato non si fa riferimento ai prigionieri al centro dello scambio.