Kiev, scontri tra nazionalisti e polizia davanti al Parlamento: ucciso un agente
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Disordini dopo il primo "ok" dei deputati all'autonomia delle regioni filorusse
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Trenta manifestanti sono stati fermati a Kiev per gli scontri avvenuti davanti al Parlamento ucraino durante l'approvazione degli emendamenti alla costituzione. Lo ha detto il ministro dell'Interno, Arsen Avakov, aggiungendo che un agente è stato ucciso da una scheggia al cuore. Il capo della polizia della capitale, Aleksandr Tereschiuk, ha poi sottolineato che circa cento agenti sono rimasti feriti.
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A perdere la vita negli scontri è stato il membro della Guardia nazionale ucraino, Igor Debrin, 24 anni.
Anche dei giornalisti delle emittenti ucraine "Canale 5" e "Tsn" sono rimasti feriti in seguito all'esplosione di una bomba lanciata dai manifestanti nazionalisti. Secondo un reporter di Canale 5, Oleksandr Argat, il cameraman Dima Bolshakov di Tsn sarebbe "seriamente ferito a una gamba".
La protesta è scoppiata dopo che i deputati ucraini hanno approvato in prima lettura - con 265 voti a favore sui 226 richiesti e 87 contrari - una riforma costituzionale che conferisce una maggiore autonomia ai territori orientali filorussi in mano ai ribelli. La riforma riguarda in particolare il Donbass, dove da oltre un anno infervono gli scontri armati tra i separatisti appoggiati da Vladimir Putin e l'esercito di Kiev.
Mosca: a breve un vertice sul conflitto - Entro metà settembre ci sarà un incontro tra i ministri degli esteri del formato Normandia (Germania, Francia, Russia e Ucraina) sul conflitto nel Donbass. Lo ha annunciato il consigliere diplomatico del Cremlino Iuri Ushakov. Dopo l'incontro, ha aggiunto, si discuterà la possibilità di tenere un vertice tra i leader dei quattro Paesi.