Nato e cresciuto a Firenze, per oltre dieci anni ha lavorato nel campo della ristorazione: ecco chi era l'italiano ucciso dall'Isis in Siria
Lorenzo Orsetti (nome di battaglia "Tekoser" ossia "lottatore") combatteva da un anno e mezzo al fianco del popolo curdo contro l'esercito della Turchia e lo Stato Islamico prima di venire ucciso dall'Isis. Le forze curdo-siriane hanno diffuso la sua lettera-testamento. La missiva rappresenta una consuetudine per i miliziani: "Ciao, se state leggendo questo messaggio significa che non sono più in questo mondo - dice - Nonostante questa prematura dipartita, la mia vita resta comunque un successo. Sono quasi certo che me ne sono andato con il sorriso sulle labbra. Non avrei potuto chiedere di meglio".
Nato e cresciuto a Firenze, Orsetti per oltre dieci anni ha lavorato nel campo della ristorazione. A febbraio in un'intervista rilasciata al sito "Gli occhi della guerra", l'italiano spiegava come "lo Stato islamico è un male assoluto. Questa è una battaglia di civiltà". Orsetti aveva la passione per la scrittura e alcuni suoi racconti sono stati pubblicati nella sezione "Internazionale" del portale Milano in movimento. Anarchico della brigata internazionale dei curdi nel nord est della Siria, lo scorso 13 marzo era partito per una nuova missione. "A quanto pare diverse case-trincee-tunnel sono rimaste. Non me lo faccio dire due volte, se tutto va bene domani riparto!", aveva scritto su Facebook il giorno prima.
Mercoledì scorso i combattenti curdi, tra cui Orsetti e le Unità di protezione del popolo curdo (Ypg), appoggiati da aerei americani, hanno tentato di rompere le ultime difese dell'Isis nella parte orientale della Siria, mentre i jihadisti hanno fatto resistenza nascondendosi sotto terra per sfuggire agli attacchi aerei.