Il capo delle operazioni umanitarie avverte: "Bisogna trovare possibili soluzioni per accelerare l'assistenza umanitaria ai bisognosi"
© -afp
A causa della persecuzione delle milizie Isis "dal mese di gennaio 2014 il numero di sfollati in Iraq ha raggiunto quota 1 milione e 800mila persone". Lo ha detto il capo delle operazioni umanitarie dell'Onu, Valerie Amos, che ha incontrato il presidente iracheno Fouad Massoum a Baghdad. "La situazione nel Paese è terribile - ha aggiunto - bisogna trovare possibili soluzioni per accelerare l'assistenza umanitaria ai bisognosi".
Allarme della Cia: "Già in 30mila combattono per l'Isis" - L'Isis dispone di una forza composta da un minimo di 20mila ad un massimo 31.500 combattenti in Siria e Iraq, secondo una nuova stima della Cia che di fatto raddoppia e triplica le valutazioni precedenti che si aggiravano sui 10mila uomini. Lo ha affermato un portavoce della Cia citato dalla Cnn, secondo cui si tratta di un totale che "riflette l'aumento del reclutamento sin da giugno, dopo i successi sul campo e la dichiarazione del califfato".
Arrivate in Iraq armi italiane per i curdi - Intanto è arrivato a Baghdad il carico di armi italiane destinate ai curdi per la lotta contro Isis. Il carico, composto da 200 mitragliatrici con 650mila munizioni e duemila razzi rpg regolarmente funzionanti, è già stato consegnato alle autorità irachene che ne avevano fatto richiesta. Spetterà ora a queste ultime trasferire il materiale bellico ai curdi. La consegna dovrebbe iniziare a giorni, dopo il via libera dal ministero dell'Economia per la copertura delle spese: un milione e 900mila euro.
E come ha spiegato pochi giorni fa il ministro della Difesa Roberta Pinotti, dopo aver acquisito il consenso delle autorità di Baghdad, si stanno portando avanti le attività diplomatiche, organizzative e logistiche finalizzate al trasporto e alla consegna" delle armi per i peshmerga. I contatti, sia con le autorità centrali che con quelle regionali, puntano a stabilire le modalità di consegna, nonché il controllo del materiale d'armamento. Affinché non finisca nelle mani sbagliate.