L'ultima epidemia di morbillo nello stato americano ha infettato più di 270 persone
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I genitori di una bambina di 6 anni non vaccinata e morta di morbillo il 26 febbraio insistono nel sostenere la loro linea no vax. In un'intervista all'organizzazione anti-vaccini Children's Health Defense, fondata dall'attuale ministro della Salute americana Robert Kennedy jr nel 2007, hanno detto che la tragedia non li ha convinti sull'utilità del vaccino. "Non fatelo", è stato l'appello shock.
La coppia, che fa parte di una comunità mennonita nella contea di Gaines che ha tassi di vaccinazione tradizionalmente bassi, ha sostenuto che la loro bambina "si trova meglio nel luogo in cui è andata" e che "il suo tempo sulla Terra di era compiuto". Quanto agli altri quattro figli che si sono ammalati di morbillo e sono stati curati con olio di ricino e aerosol hanno detto: "Non è stato così grave, lo hanno superato abbastanza in fretta". L'epidemia di morbillo in Texas, la più vasta nello stato degli ultimi 30 anni, ha infettato più di 270 persone e decine di loro sono state ricoverate in ospedale.
Il morbillo è una malattia infettiva altamente contagiosa causata dal virus del morbillo (genere Morbillivirus, famiglia Paramyxoviridae). Si trasmette principalmente attraverso le goccioline di saliva nell’aria (via aerea) quando una persona infetta tossisce, starnutisce o parla. È caratterizzata da sintomi iniziali come febbre alta, tosse, naso che cola e congiuntivite, seguiti dopo alcuni giorni da un’eruzione cutanea rossa e maculosa che si diffonde dal viso al resto del corpo. Non esiste una cura antivirale specifica per il morbillo, essendo una malattia virale. Il trattamento è sintomatico e di supporto, mirato ad alleviare i sintomi e prevenire complicanze. Il modo più efficace per proteggersi dal morbillo è la vaccinazione con il vaccino trivalente MMR (morbillo, parotite, rosolia). La vaccinazione non solo previene la malattia, ma limita anche la sua diffusione. La malattia è generalmente autolimitante nei casi non complicati, ma può essere grave in persone immunodepresse, bambini piccoli o adulti non immunizzati.