Il misterioso oggetto celeste avvistato nel 2017 durante la traversata del sistema solare, per due astronomi, potrebbe essere artificiale ed essere stato inviato da extraterrestri
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Il misterioso oggetto celeste a forma di sigaro, avvistato nel 2017 durante la traversata del sistema solare e ribattezzato Oumuamua, potrebbe essere artificiale ed essere stato inviato da extraterrestri per studiare la Terra. E' questa l'ipotesi di due astronomi di Harvard che ha provocato una pioggia di critiche nel mondo scientifico e sui social network.
Le ipotesi in circolazione sul misterioso asteroide Oumuamua fu avvistato per la prima volta dal telescopio Pan-STARRS1 alle Hawaii (da qui il nome che significa "messaggero" in hawaiano). E' lungo circa 400 metri e largo 40 ed è stato seguito da diversi telescopi come il primo oggetto proveniente da un altro sistema stellare. Per questo inizialmente è stato classificato come "oggetto interstellare".
Una squadra dell'Agenzia spaziale europea a giugno affermò che si trattava probabilmente di una cometa con ghiaccio che si trasforma in gas vicino al Sole.
Per i due ricercatori di Harward, invece, potrebbe essere che "Oumuamua sia una sonda pienamente operativa inviata volontariamente nei dintorni della Terra da una civiltà extraterrestre". E l'ipotesi è stata messa nero su bianco in un articolo che uscirà il 12 novembre sulla rivista Astrophysical Journal Letters.
La comunità scientifica contro la teoria dei due astronomi di Harvard La teoria dei due astronomi di Harvard è fondata sull'"accelerazione eccessiva" di Oumuamua, che si muove a un ritmo più veloce del previsto. Questo sarebbe possibile solo per i corpi celesti "che hanno una grande superficie e sono molto sottili, ma che non esistono in natura". Da qui il ricorso a un'altra spiegazione: è una sonda a propulsione.
Ma gli scienziati hanno respinto questa teoria poco dopo la sua formulazione. Nessun segnale artificiale, infatti, è stato rilevato in provenienza dal corpo celeste. L'idea dei due studiosi ha rapidamente infiammato i social network e la comunità scientifica. "Come molti ricercatori, mi piacerebbe molto che ci fossero prove convincenti della vita extraterrestre, ma non è questo il caso", ha commentato all'Afp Alan Fitzsimmons, un astronomo della Queens University di Belfast.
"E' già stato dimostrato che le caratteristiche osservate nell'oggetto sono coerenti con quelle di un corpo celeste simile a una cometa espulso da un altro sistema stellare", ha sottolineato, aggiungendo: "Alcuni degli argomenti nel loro studio sono basati su numeri che contengono molte incertezze". Anche Katie Mack, un'astrofisica della North Carolina State University, è molto critica. "Bisogna capire che per gli scienziati l'idea più pazza è sempre pubblicabile, a patto che ci sia una minima possibilità che non sia sbagliata", ha scritto su Twitter. "Persino gli stessi autori probabilmente non ci credono".
La difesa Interpellato dall'Afp sull'argomento, uno dei due ricercatori, Shmul Bialy, ha risposto: "Non direi che 'credo' che sia stato inviato dagli extraterrestri. Poiché sono uno scienziato, non un credente, mi baso su prove per trovare possibili spiegazioni fisiche per i fenomeni osservati". L'altro autore, Avi Loeb, capo del Dipartimento di Astronomia di Harvard, ha detto invece alla Nbc che l'umanità potrebbe non sapere mai perché Oumuamua si stia allontanando dalla Terra e non tornerà indietro. "E' impossibile indovinare lo scopo di Oumuamua senza altri dati", ha concluso.