la riforma per l'igiene

L'India ha costruito 5 milioni di wc però il popolo continua a non usarli

Il premier Nerendra Modi ha un piano per portare la toilette in casa in molte zone rurali, ma le maggiori resistenze sono psicologiche

08 Giu 2015 - 18:43

    © -afp

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Pulire gli escrementi umani è una cosa da paria, gli intoccabili considerati fuori dal sistema della caste e per questo reietti. In India la resistenza della cultura millenaria, fondata su una rigida separazione in classi sociali, prevale sulle innovazioni tecnologiche: mentre il governo tenta di risolvere la questione igienica facendo costruire più di 5 milioni water nelle abitazioni, il popolo li considera inutili e persiste nel non usarli.

Un regalo inaspettato - In alcune case è stato, per così dire, calato dall'alto: un giorno un ufficiale del governo ha annunciato che sarebbe stata costruita una piccola stanza adiacente alla casa con dentro un water. Lo stesso avviso è arrivato in oltre 5 milioni di case: un piano per costruire toilette, nelle zone rurali che sta portando il Paese, per volontà del suo premier Nerendra Modi, a farne costruire un numero enorme, soprattutto nello stato dell'Uttarpradesh, quello più in emergenza. "Ma questa è solo la parte più facile", ha titolato il Washington Post, perché nel grande Paese asiatico il fatto di avere un bagno non significa necessariamente usarlo, anzi.

Resistenze culturali - Per secoli gli abitanti del Subcontinente indiano hanno vissuto facendo i propri bisogni all'aperto, una soluzione che molti di loro, intervistati, hanno definiti "confortevole e salutare" perché "all'aria aperta è meglio che in un ambiente chiuso". Soprattutto gli anziani hanno definito i bagni "troppo piccoli e scomodi", temendo inoltre che il water potesse "riempirsi subito". Insomma la missione del governo per avere un'India più pulita (Clean India è il programma che contiene tutte le innovazioni che il presidente vuole attuare in questo campo) non è tanto quella di costruire infrastrutture, quanto quella di abbattere i muri mentali della popolazione.

Il sistema delle caste - Oltre al fatto di trovare scomodo fisicamente il locale adibito a toilette, alcuni abitanti considerano l'atto quotidiano di pulirla come qualcosa di impuro, perché destinato ai paria, i fuori casta che vivono ai margini della società. Ed è così che la resistenza culturale non è solo tipica delle zone più arretrate e rurali, dove oltre il 70% delle case non ha servizi, ma anche delle città, dove il 30% di abitazioni ne rimangono prive.

Un problema per donne e bambini - Secondo l'ultimo rapporto Unicef le infezioni di tipo intestinale, come la diarrea, sono ancora una delle prime cause di morte fra i bambini. Prima di tutto per loro, quindi, è fondamentale la diffusione di una cultura dell'igiene. Altra piaga dell'India è la violenza sulle donne, che spesso termina in omicidio: uno dei fattori di rischio è stato considerato proprio il fatto che molte donne sono costrette ad appartarsi in luoghi bui per fare i propri bisogni. Da un lato la protesta contro la violenza è stata integrata con quella per avere i servizi, che aveva lo slogan "A toilet for all", dall'altra però questo collegamento ha finito per fan considerare il water come una "cosa da donne", dunque snobbata dalla popolazione maschile.

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