Uragano Ophelia, oltre 120mila case isolate e senza elettricità In Irlanda
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In Galles è scattata in anticipo la chiusura della scuole per motivi precauzionali. Situazione drammatica nella penisola iberica a causa degli incendi alimentati dai forti venti: 35 morti fra cui un bebè
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L'arrivo dell'uragano Ophelia in Irlanda ha già provocato tre vittime. Oltre 360mila abitazioni sono senza luce mentre in Galles è scattata in anticipo la chiusura della scuole per motivi precauzionali. Si aggrava intanto il bilancio delle vittime dei violenti incendi che hanno interessato alcune aree della penisola iberica, causati dal passaggio dell'uragano: 35 persone sono morte, tra cui un bebè di un mese, in Portogallo. Quattro vittime in Galizia.
Il livello di allerta è stato elevato dal livello arancione al rosso, il massimo, per tutto il Paese e in Irlanda del Nord. Venti forti interessano anche Scozia, Galles e Inghilterra, dove oltre 120mila abitazioni sono senza luce.
Nella penisola iberica 35 morti - Almeno 35 persone sono morte in Portogallo a causa di violenti incendi alimentati dalle alte temperature e dai forti venti, fino a 130 chilometri orari, causati dal passaggio dell'uragano Ophelia. La protezione civile portoghese ha spiegato che 50 persone sono rimaste ferite, tra cui molti vigili del fuoco, per le fiamme, mentre nella Galizia spagnola 4 persone hanno perso la vita, intrappolate in un'auto.
Il precedente 30 anni fa - Il fenomeno in Europa è relativamente inusuale. Ma nelle Isole britanniche non è stato dimenticato il precedente del "Great Storm" dell'ottobre 1987, 30 anni fa esatti, quando una violenta perturbazione atlantica toccò le coste di vari Paesi del Vecchio Continente: investendo in primis il Regno Unito, dove le devastazioni furono pesanti (un miliardo di sterline dell'epoca) e dove si contarono 18 dei 22 morti complessivi.
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