L'attuale leader potrebbe mantenere la carica anche dopo il secondo quinquennio, oltrepassando il limite del 2023
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Il Partito Comunista cinese ha proposto di abolire il limite di due mandati presidenziali consecutivi imposto dalla Costituzione. Se la mozione verrà approvata, il presidente Xi Jinping potrà mantenere la carica anche dopo il secondo quinquennio che dovrebbe partire a marzo con l'elezione da parte dell'Assemblea nazionale del popolo. In caso contrario Xi, alla guida della Cina dal 2013, dovrà lasciare l'incarico nel 2023.
Oltre alla già nota proposta di iscrivere nella Costituzione il "Pensiero di Xi Jinping sul socialismo con caratteristiche cinesi per una nuova era", il Comitato centrale ha suggerito anche di inserire il riferimento alla "costruzione di una comunità con un futuro condiviso per umanità", altra teoria "forte" del presidente.
Nel complesso, l'idea è di aggiungere alla carta "i valori centrali del socialismo", oltre che la definizione del ruolo primario del Partito. "La leadership del Pcc definisce la peculiarità del socialismo con caratteristiche cinesi", riferisce la Nuova Cina.
Tra le altre riforme alla Carta fondamentale, figurano il meccanismo di "giuramento di lealtà" in base alla quale tutti i funzionari statali devono prestare un giuramento pubblico alla Costituzione al momento dell'assunzione delle funzioni. In quest'ottica, la Commissione di supervisione, l'anticorruzione statale, si appresta a diventare un organo primario dello Stato previsto dalla Costituzione.