"Non importa cosa io o chiunque altro vi abbiamo raccontato sull'industria della moda: non è fatta per noi, non lo è mai stata", ha detto
Halima Aden, la modella statunitense di origine somala, abbandona la moda. Lo ha annunciato lei stessa sul suo profilo Instagram spiegando che la carriera nel settore l'ha costretta ad allontanarsi dalle sue convinzioni religiose e a scendere a compromessi sul velo. La top model è diventata nota nel 2016 per essere stata la prima a indossare un hijab a Miss Minnesota e, successivamente, per averlo portato anche sulle passerelle e copertine più importanti del mondo. "Non importa cosa io o chiunque altro vi abbiamo raccontato sull'industria della moda: non è fatta per noi, non lo è mai stata", ha detto.
In una serie di stories su Instagram, la 23enne ha spiegato le sue motivazioni. Troppi i compromessi durante le campagne pubblicitarie e le sfilate: dall’abbigliamento alle preghiere saltate. Ma non è tutto. Quello della modella è una sorta di mea culpa per essersi "snaturata": "È stato necessario commettere questi errori per poter diventare un simbolo di cui possiate fidarvi. Nessuno prima di me mi ha indicato una via da seguire, quindi gli errori sono una parte del percorso di apprendimento. Ho fatto delle cose giuste, ma non è abbastanza. Dobbiamo avere questa conversazione per cambiare il sistema veramente".
"Se avessi proseguito su questa strada avrei finito per rinunciare del tutto al mio hijab", ha aggiunto la (ex) modella, accusando l'industria della moda di non essere inclusiva. "Ho giustificato tantissime cose - dice -. Come se fossimo noi ad aver bisogno che questi brand rappresentino le donne che portano l'hijab. Sono loro ad aver bisogno di noi e non il contrario. Ma allora ero così disperatamente alla ricerca di una qualsiasi forma di rappresentazione che ho perso il contatto con chi ero davvero". "Guardandomi indietro - conclude - ho fatto quello che dicevo che non avrei mai fatto. Ovvero compromettere chi sono solo per essere accettata".