"Non ti rendi conto di quali violenze, psicologiche e verbali, sono costretta a sopportare", aveva aggiunto
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La 52enne Antonella Castelvedere, la professoressa universitaria originaria di Bagnolo Mella (Brescia) uccisa nella sua abitazione nel borgo di Colchester, in Inghilterra, e per il cui omicidio è stato arrestato il marito, voleva tornare in Italia. Lo riporta il Corriere della Sera, che cita conoscenti della famiglia. In particolare, la docente avrebbe detto alla madre, riferendosi al marito: "Non ti rendi conto di quali violenze, psicologiche e verbali, sono costretta a sopportare. Non ne posso più".
"Antonella stava pensando di andarsene, lasciarlo e tornare in Italia, ma desiderava il meglio per la sua bambina: mai l'avrebbe turbata. Era combattuta, forse anche nella speranza che la situazione potesse migliorare", hanno detto i conoscenti della famiglia al quotidiano.
Pare, inoltre, che una collega di Castelvedere avesse ricevuto delle confidenze dall'amica sui rapporti tesi con il marito che non riusciva ad accettare i suoi successi professionali. "Si tratta di un omicidio in ambito familiare e non vi è alcuna minaccia per chi abita a Colchester", ha confermato la polizia dell'Essex, dopo che all'inizio si pensava che la donna potesse essere vittima di una rapina in casa. "Non stiamo cercando nessun altro" ha aggiunto la polizia, che sta però comunque raccogliendo testimonianze di amici della coppia in grado di ricostruire i rapporti tra marito e moglie.
La famiglia attende per i prossimi giorni le ceneri della donna, i cui funerali saranno celebrati nel paese di nascita. I parenti sono in contatto con la Farnesina anche per discutere l'affidamento della figlia piccola della docente universitaria, rimasta senza madre, uccisa, e senza padre, in arresto. La bambina adesso si trova in una comunità protetta in Inghilterra.